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Artrite psoriasica: ustekinumab non guarda all’età

artrite psoriasica

Ustekinumab efficace e sicuro in modo simile nel corso di un triennio di osservazione sia nei pazienti adulti più giovani che in quelli più anziani affetti da artrite psoriasica

Il trattamento con ustekinumab si è dimostrato efficace e sicuro in modo simile nel corso di un triennio di osservazione sia nei pazienti adulti più giovani che in quelli più anziani affetti da artrite psoriasica (PsA). Queste le conclusioni principali di un’analisi post-hoc recentemente pubblicata su Arthritis Research & Therapy.

Razionale e disegno dello studio
L’artrite psoriasica (PsA) colpisce tipicamente pazienti di età pari o superiore ai 30 anni. Tuttavia ad oggi, sono ancora limitati i dati sulla sicurezza e la tollerabilità a lungo termine di alcuni DMARDb nei pazienti di età più avanzata.  Di qui il nuovo studio, nel corso del quale i ricercatori hanno voluto valutare la sicurezza, l’efficacia e l’aderenza al trattamento a 3 anni di ustekinumab tra gli adulti più giovani (pazienti di età <60 anni) e quelli più anziani (pazienti di età ≥60 anni) con PsA.

I dati sono stati ricavati dallo studio PsABio real-world, uno studio osservazionale prospettico multinazionale. Lo studio includeva pazienti con PsA che avevano iniziato un trattamento con un farmaco biologico di prima, seconda o terza linea con un anti-TNF o con ustekinumab. Per questa analisi post-hoc, sono stati valutati solo i risultati ottenuti mediante trattamento con ustekinumab.

Nello specifico, sono stati inclusi in questa analisi il numero e la tipologia di eventi avversi (AE), le misure dell’indice di attività clinica della malattia per l’artrite psoriasica (cDAPSA) e dell’attività minima di malattia (MDA), i punteggi Psoriatic Arthritis Impact of Disease-12 (PsAID-12) e la durata del trattamento.

Risultati principali
Un totale di 439 pazienti è stato incluso nell’analisi di efficacia (336 giovani adulti vs 103 anziani) e 494 pazienti nell’analisi di sicurezza (379 giovani adulti vs 115 anziani). Una percentuale maggiore di adulti anziani aveva riportato almeno 1 AE rispetto agli adulti più giovani (40,9% vs 32,7%). Gli effetti indesiderati gravi sono stati riportati da meno del 10% dei pazienti in entrambi i gruppi.

A 6 mesi, un totale di 138 (51,7%) giovani adulti ha raggiunto lo stato di ridotta attività di malattia (LDA), definito da cDAPSA, rispetto a 35 (43,8%) adulti più anziani. Il numero di pazienti che hanno raggiunto questo target è aumentato di semestre in semestre in entrambi i gruppi, anche se l’effetto è stato meno pronunciato tra gli adulti più anziani.

Un totale di 77 (29,8%) adulti più giovani ha raggiunto la MDA a 6 mesi contro 19 (24,1%) adulti più anziani. Il numero di pazienti che hanno raggiunto la MDA è aumentato di semestre in semestre  solo tra gli adulti più giovani.
I punteggi medi della PsAID-12 si sono ridotti tra i pazienti di entrambi i gruppi dal basale a 6 mesi. Inoltre, i punteggi PsAID-12 tra gli adulti più giovani hanno continuato a diminuire di semestre in semestre. Questo effetto è risultato meno pronunciato tra gli adulti più anziani, in quanto i loro punteggi PsAID-12 sono risultati aver raggiunto la fase di plateau.

Una percentuale numericamente maggiore di adulti più giovani (51,5%; IC95%: 46,0-56,9) ha interrotto il trattamento con ustekinumab o è passata a un nuovo DMARDb a 36 mesi, rispetto agli adulti più anziani (45,6%; IC95%: 35,8-55,7). Il tempo trascorso dall’inizio del trattamento all’interruzione/switch è stato simile tra i gruppi (media, 1,98 vs 2,16 anni, rispettivamente).

Da ultimo, La durata media del trattamento con ustekinumab è stata di 24,22 mesi tra gli adulti più giovani e di 26,11 mesi tra gli adulti più anziani.

Riassumendo
Nel commentare i risultati, i ricercatori hanno ammesso alcuni limiti del loro studio, quali la presenza di incongruenze e di lacune nella raccolta dei dati. Inoltre, hanno aggiunto, gli intervalli di confidenza erano ampi e sovrapposti a causa della ridotta dimensione del campione di adulti anziani.
Ciò detto, però, nel complesso “…questi dati rassicurano sull’impiego di ustekinumab in una popolazione di pazienti più anziani, e quindi, potenzialmente più vulnerabili”.

Bibliografia
Gossec L et al. Response to treatment in psoriatic arthritis, the effect of age: analysis of patients receiving ustekinumab in the PsABio real-world study. Arthritis Res Ther. Published online June 9, 2023. doi:10.1186/s13075-023-03078-8
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