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Carbon Capture and Storage: pubblicato nuovo studio strategico

Uno studio rileva per la prima volta tre composti ozono-distruttori proibiti dal Protocollo di Montreal, grazie ai dati prodotti da una rete globale di 15 stazioni

La European House – Ambrosetti ha condotto lo studio strategico “Carbon Capture and Storage: una leva strategica per la decarbonizzazione e la competitività industriale”

La European House – Ambrosetti, in collaborazione con Eni e Snam, ha condotto uno studio strategico dal titolo “Carbon Capture and Storage: una leva strategica per la decarbonizzazione e la competitività industriale”.

Lo studio evidenzia che l’Italia può assumere un ruolo di leadership nello scenario internazionale di decarbonizzazione, sostenendo il dibattito a livello europeo con proposte concrete per lo sviluppo del CCS.

Il CCS (Carbon Capture and Storage) è una tecnologia che cattura l’anidride carbonica (CO2) dai processi industriali e la immagazzina in modo sicuro e permanente. È una soluzione indispensabile per ridurre le emissioni di CO2 dai settori hard to abate (difficili da decarbonizzare), salvaguardando così la sopravvivenza e la competitività di importanti settori economici.

L’Italia ha un grande potenziale per lo sviluppo del CCS, grazie alla presenza di strutture industriali hard to abate e di giacimenti di gas inesauribili che possono essere utilizzati per lo stoccaggio della CO2.

Lo studio stima che, entro il 2050, in Italia si potrebbero stoccare circa 300 milioni di tonnellate di CO2, pari a circa quattro volte le emissioni annuali della Regione Lombardia. Ciò sarebbe possibile grazie alla costruzione del Ravenna Hub, un progetto che prevede la realizzazione di un sistema di cattura, trasporto e stoccaggio della CO2 con una capacità totale di oltre 500 milioni di tonnellate.

Il Ravenna Hub è un progetto strategico per l’Italia, che le permetterebbe di posizionarsi come un punto di riferimento per lo sviluppo del CCS a livello europeo. Il progetto, inoltre, creerebbe un valore aggiunto di 1,55 miliardi di euro e oltre 17.000 posti di lavoro entro il 2050.

Per lo sviluppo del CCS è necessario che l’Italia definisca un quadro regolatorio chiaro e stabile che incentivi gli investimenti in questo settore. È inoltre necessario che venga potenziata la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie CCS, in particolare per l’utilizzo della CO2 catturata.

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