Per gli adolescenti affetti da dermatite atopica da moderata a grave, l’inibitore della Janus chinasi upadacitinib rappresenta una possibile opzione terapeutica efficace e ben tollerata, secondo i risultati complessivi di tre studi clinici pubblicati sulla rivista JAMA Dermatology.

Nel gennaio 2022 upadacitinib è stato approvato dalla Fda statunitense per il trattamento dei pazienti adulti e pediatrici con almeno 12 anni di età con dermatite atopica refrattaria da moderata a grave. Questo nuovo studio ha analizzato i dati degli adolescenti relativi a tre trial clinici di fase III (Measure Up 1, Measure Up 2 e AD Up) in doppio cieco, controllati e randomizzati che hanno coinvolto pazienti adulti e 552 adolescenti di età compresa tra 12 e 17 anni in più di 20 paesi in Europa, Nord e Sud America, Medio Oriente, Oceania e nella regione Asia-Pacifico da luglio 2018 a dicembre 2020.

Nei tre studi «il trattamento con upadacitinib della dermatite atopica da moderata a grave negli adolescenti è stato efficace e generalmente ben tollerato, con un profilo complessivo di efficacia e sicurezza simile a quello osservato negli adulti. Gli esiti riportati dai pazienti hanno indicato una migliore qualità complessiva della vita correlata alla salute rispetto al placebo» hanno scritto l’autrice principale Amy Paller, presidente del dipartimento di dermatologia e professore di dermatologia e pediatria presso la Northwestern University di Chicago, e colleghi.

Riduzione significativa della gravità della malattia vs placebo
Gli adolescenti hanno ricevuto upadacitinib orale una volta al giorno alla dose di 15 mg o 30 mg oppure placebo. Nel trial AD Up tutti i partecipanti hanno utilizzato corticosteroidi topici.

Dopo 16 settimane, rispettivamente in Measure Up 1Measure Up 2 e AD Up, una percentuale maggiore di adolescenti è ottenuto un miglioramento di almeno il 75% nell’Eczema Area and Severity Index (EASI 75) con upadacitinib 15 mg (73%, 69%, 63%) e upadacitinib 30 mg (78%, 73%, 84%) rispetto al placebo (12%, 13%, 30%) (P<0,001 per tutti i confronti rispetto al placebo).

Una percentuale maggiore di adolescenti ha anche raggiunto un punteggio di 0/1 (pelle libera o quasi libera da lesioni) nel validated Investigator Global Assessment for Atopic Dermatitis (vIGA-AD) alla settimana 16 con upadacitinib 15 mg e upadacitinib 30 mg rispetto al placebo (P<0,001 nominale per tutti i confronti rispetto al placebo).

Tendenze simili che dimostrano la superiorità di upadacitinib rispetto al placebo sono state osservate per la risposta EASI 90 e per il miglioramento di almeno 4 punti nella Worst Pruritus Numerical Rating Scale (WP-NRS) relativa al prurito.

L’efficacia di upadacitinib negli adolescenti di età compresa tra 12 e 17 anni è stata ampiamente simile a quella degli adulti di età compresa tra 18 e 75 anni per gli endpoint di efficacia sia co-primari che secondari chiave.

Il farmaco è stato generalmente ben tollerato, con acne lieve o moderata come evento avverso più frequente, riportato dal 10-13% dei soggetti trattati con la dose da 15 mg, dal 15-16% con la dose da 30 mg in confronto al 2-3 % con il placebo.

Risultati ben accolti, da valutare il lungo termine
«Non sono sorpreso dall’efficacia del farmaco, dato che i JAK inibitori sono potenti immunosoppressori. I punti di forza di questi studi includono un altro numero di partecipanti pediatrici, la portata internazionale e l’uso di misure standardizzate e convalidate» ha commentato Peck Ong, allergologo pediatrico e immunologo presso il Children’s Hospital di Los Angeles, non coinvolto nello studio.

«L’effetto di questa classe di farmaci è più specifico rispetto agli immunosoppressori tradizionali come la ciclosporina e il metotrexato, ma non così specifico come i farmaci biologici, pertanto sono necessari dati sulla sicurezza a lungo termine» ha aggiunto. «Tuttavia 16 settimane sono un tempo molto breve per studiare una malattia cronica come la dermatite atopica. Abbiamo bisogno di dati sulla sicurezza relativi almeno a 1 anno».

«Al momento le opzioni per il trattamento sistemico approvate dalla Fda per gli adolescenti affetti da dermatite atopica sono limitate, il che richiede studi come questo che esplorino ulteriori possibili approcci terapeutici» ha affermato Sean Reynolds, dermatologo pediatrico presso Children’s Mercy Kansas City, Missouri, non coinvolto nello studio, che ha accolto con favore i dati sui nuovi agenti farmacologici dato l’impatto della malattia sull’autostima, sul sonno e su altri aspetti importanti della vita quotidiana.

Ritiene che upadacitinib orale possa essere di aiuto in particolare nei pazienti che non hanno trovato sollievo con altri trattamenti topici o sistemici o che hanno la fobia delle iniezioni. Se l’efficacia complessiva e gli effetti collaterali relativamente lievi per la maggior parte dei pazienti che assumono upadacitinib negli studi sono incoraggianti, «l’efficacia a lungo termine e gli eventi avversi in questa popolazione richiedono ulteriori approfondimenti, soprattutto se si considerano le limitate opzioni di trattamento sistemico per la dermatite atopica disponibili in questa fascia di età» ha aggiunto.

«Considerate le potenzialità dei JAK inibitori per la gestione di una miriade di condizioni infiammatorie della pelle oltre alla dermatite atopica, l’uso di upadacitinib e di altre molecole della classe per il trattamento di queste malattie nei bambini e negli adolescenti rappresenta un’area entusiasmante per gli studi futuri nel campo della dermatologia pediatrica» ha osservato.

Referenze

Paller AS et al. Efficacy and Safety of Upadacitinib Treatment in Adolescents With Moderate-to-Severe Atopic Dermatitis: Analysis of the Measure Up 1, Measure Up 2, and AD Up Randomized Clinical Trials. JAMA Dermatol. 2023 Apr 12;e230391. 

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