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Gigi Hadid minacciata sui social dallo Stato di Israele

Zayn Malik e Gigi Hadid si sono lasciati. La notizia è trapelata dopo un episodio ancora non del tutto chiaro: una possibile aggressione alla madre della modella

Dopo il post pubblicato all’indomani della strage compiuta da Hamas al rave nel deserto del Negev, la modella di origini palestinesi Gigi Hadid e la sua famiglia hanno ricevuto pesanti minacce

“Ti teniamo d’occhio”. Con una minaccia poco velata, degna di un clan della malavita, lo Stato di Israele ha replicato al post che Gigi Hadid ha scritto su Instagram all’indomani della strage compiuta da Hamas al rave nel deserto del Negev. Parole, quelle della modella di origine palestinese, che a leggerle non dimostrano alcun tipo di rancore nei confronti di Tel Aviv: “I miei pensieri vanno a tutte le persone colpite da questa tragedia ingiustificabile mentre ogni giorno di questo conflitto vengono tolte vite innocenti, troppe delle quali sono bambini” si legge.

“Provo una profonda empatia per la lotta palestinese e la vita sotto occupazione, è una responsabilità che sento quotidianamente. Sento anche la responsabilità nei confronti dei miei amici ebrei di chiarire, come ho già fatto in passato: anche se ho speranze e sogni per i palestinesi, nessuno di essi include il male arrecato a una persona ebrea. Terrorizzare persone innocenti non fa alcun bene al movimento della ‘Palestina Libera’. L’idea che ciò accada ha alimentato un doloroso ciclo decennale di ritorsioni avanti e indietro (di cui nessun civile innocente, palestinese o israeliano merita di essere vittima), e aiuta a perpetuare la falsa idea che essere filo-palestinesi [è pari a] antisemita. Se stai soffrendo, mentre oggi faccio le mie condoglianze ai miei cari, sia palestinesi che ebrei, ti mando il mio amore, chiunque e ovunque tu sia. Ci sono molti sentimenti complessi, personali e validi, ma ogni essere umano merita diritti fondamentali, cure e sicurezza; non importa la sua nazionalità, religione, etnia o dove è nato. So che le mie parole non guariranno le ferite profonde di così tante persone, ma prego per la sicurezza di vite innocenti, sempre”.

Sempre su Instagram, poi, Gigi Hadid ha approfondito il suo pensiero attraverso una storia: “Non c’è nulla di ebraico nel trattamento riservato dal governo israeliano ai palestinesi. Condannare il governo israeliano non è antisemita e sostenere i palestinesi non significa sostenere Hamas“. Parole, forse totalmente travisate dallo Stato di Israele che ha risposto in maniera aggressiva taggando la modella: “Non c’è nulla di valoroso nel massacro compiuto da Hamas contro gli israeliani. Condannare Hamas per ciò che è (ISIS) non è anti-Palestina e sostenere gli israeliani nella loro lotta contro terroristi barbari è la cosa giusta da fare“. E ancora: “Hai dormito tutta la scorsa settimana? O hai semplicemente ignorato le uccisioni di bambini ebrei nelle loro case? Il tuo silenzio dice molto chiaramente da che parte stai. Ti teniamo d’occhio”. “Se non condanni questo, le tue parole non significano NIENTE”.

LE SORELLE HADID E LA FAMIGLIA MINACCIATE DI MORTE

Secondo quanto riportato da Tmz, dopo le sue dichiarazioni, Gigi è stata accusata di antisemitismo e insieme alla sorella Bella e ai genitori, è stata minacciata di morte. Tutta la famiglia Hadid è stata costretta a cambiare numero di telefono per gli attacchi ricevuti, anche via mail.

Come spiega la Dire (www.dire.it), Bella e Gigi Hadid sono figlie dell’imprenditore immobiliare Mohamed Anwar Hadid, immigrato dalla Palestina negli anni ’60. L’uomo è noto per la costruzione di hotel e palazzi di lusso, principalmente nel quartiere di Bel Air a Los Angeles e nella città di Beverly Hills, in California.

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