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Mercato dell’arte e sanità pubblica a “Report” su Rai 3

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La crisi della Sanità Pubblica in primo piano a Report su Rai 3. In trasmissione anche un focus sul mercato dell’arte, con le collezioni Agnelli e Berlusconi

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La seconda puntata del nuovo ciclo di Report, in onda domenica 15 ottobre alle 20.55 su Rai 3 e su RaiPlay, si concentrerà sul Servizio Sanitario Nazionale e sul mercato dell’arte, con particolare rilievo per due collezioni, quella di Giovanni Agnelli, al centro di una disputa ereditaria, e quella di Silvio Berlusconi, custodita in un hangar nei pressi di Villa San Martino, ad Arcore.

La prima inchiesta, firmata da Claudia di Pasquale, con la collaborazione di Goffredo De Pascale e Raffaella Notariale, si intitola “La stiamo perdendo”: la sanità pubblica è a pezzi, i vecchi ospedali sono fatiscenti, quelli nuovi sono semivuoti, interi reparti vengono chiusi per mancanza di personale, mentre le liste d’attesa sono infinite. Trent’anni di tagli alla sanità hanno lasciato un segno indelebile. Neanche la lezione del Covid sembra essere servita. L’ancora di salvataggio lanciata dal Pnrr potrà salvare il Sistema sanitario nazionale? Basterà potenziare la medicina territoriale con la costruzione di case di comunità per garantire ai cittadini il diritto alla salute sancito dalla nostra Costituzione? Dalla Lombardia alla Liguria Report farà una fotografia di come sta messa oggi la sanità pubblica e di qual è la direzione che ormai ha preso il nostro paese.

La seconda inchiesta, invece, è “Compra l’arte e mettila da parte”, di Manuele Bonaccorsi e Federico Marconi. Una lista di oltre 600 capolavori dell’arte moderna e contemporanea, da Monet a Picasso, da Bacon a Balthus, fino a Canova e Balla: è l’immenso patrimonio della collezione di Gianni Agnelli, finita al centro della disputa sull’eredità tra la figlia Margherita e i nipoti John, Lapo e Ginevra Elkann. Attraverso l’incrocio di decine di documenti inediti, raccolti tra l’Italia e la Svizzera, Report è riuscita a compilare per la prima volta l’elenco completo della ricchissima collezione d’arte della famiglia. Cosa ne sapeva il ministero dei Beni Culturali, che avrebbe il compito di sottoporre a tutela le opere d’arte più importanti? Secondo le informazioni raccolte da Report, molto poco. Alcune opere importantissime negli anni sono sparite nel nulla, sotto il naso delle soprintendenze. E potrebbero essere finite all’estero, negli appartamenti svizzeri o americani degli eredi, battute in aste internazionali o nascoste nei porti franchi svizzeri. Sulla loro scomparsa indaga oggi la Procura di Milano.

L’ultimo reportage, infine, ancora con l’arte al centro, si intitola “La crosta”, firmato da Luca Bertazzoni con la collaborazione di Marzia Amico. Secondo il sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi, negli ultimi anni di vita Silvio Berlusconi avrebbe speso più di 20 milioni di Euro in opere d’arte, molte delle quali acquistate telefonando direttamente ai centralini delle televisioni locali durante alcuni programmi di televendite. Le telecamere di Report sono entrate in uno show room di Arzano, piccolo comune a pochi chilometri da Napoli, dove l’ex Presidente del Consiglio avrebbe comprato circa 5mila quadri. Le 25mila opere d’arte acquistate da Berlusconi sono custodite in un hangar di fronte a Villa San Martino, ad Arcore. Report mostrerà in esclusiva le immagini della “quadreria del Presidente”.

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