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Premio Nobel per la Pace all’attivista iraniana Narges Mohammadi

narges mohammadi

Chi è Narges Mohammadi, Premio Nobel per la Pace 2023. L’attivista iraniana, 51 anni, è attualmente imprigionata dalle autorità iraniane

All’iraniana Narges Mohammadi il Premio Nobel per la pace: l’annuncio, giunto oggi da Oslo, è stato motivato con la sua “lotta contro l’oppressione delle donne” e “per la promozione dei diritti umani e la libertà per tutti”.

Il riconoscimento, a differenza di quanto accaduto nei giorni scorsi per la Medicina, la Chimica o la Fisica, con le comunicazioni giunte dall’Accademia reale di Svezia, da Stoccolma, è stato attribuito dal Comitato norvegese del Nobel a Oslo. Nelle motivazioni della scelta dei giurati si celebra “una lotta coraggiosa” che per Mohammadi ha avuto “un terribile costo personale”. Nel complesso, si evidenzia, “il regime l’ha arrestata 13 volte e condannata cinque volte, infliggendole un totale di 31 anni di carcere e 154 frustate“.

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Il Comitato sottolinea che l’attivista è tuttora in carcere e ricorda in particolare il suo ruolo nella mobilitazione di protesta seguita alla morte nel settembre 2022 di Mahsa Jina Amini, una giovane che era stata fermata dalla polizia morale dell’Iran. “Ancora una volta, Mohammadi ha assunto un ruolo guida” si riferisce nelle motivazioni del Nobel. “Dalla prigione ha espresso supporto per i dimostranti e ha organizzato azioni di solidarietà insieme con altri detenuti” sottolineano i giurati. “Le autorità penitenziarie hanno risposto imponendole restrizioni ancora più severe, vietandole persino di ricevere telefonate o visitatori; lei però è comunque riuscita a far diffondere un articolo che è stato pubblicato dal New York Times nel primo anniversario dell’uccisione di Mahsa”. Il Comitato del Nobel conclude ricordando il messaggio chiave di quel testo: “Più ci rinchiudono, più diventiamo forti”.

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