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Profilometria ottica 3D nuovo strumento per test cellulari in-vitro

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Michele Ferrari e Francesca Cirisano dell’Istituto di chimica della materia condensata e di tecnologie per l’energia (Cnr-Icmate) di Genova hanno messo a punto una procedura innovativa e non invasiva per la valutazione della vitalità cellulare in vitro in grado di discriminare fra cellule patologiche e sane, i cui risultati sono in accordo con i metodi biochimici comunemente impiegati basati sul metabolismo cellulare.

Ampiamente utilizzati per determinare la citotossicità di sostanze chimiche, substrati materiali o farmaci, i test in vitro permettono di monitorare l’inibizione della crescita di cellule tumorali in seguito alla somministrazione di molecole antitumorali o la proliferazione cellulare indotta come misura dell’efficacia di terapie rigenerative.

Nello specifico, i ricercatori hanno applicato la profilometria ottica 3D confocale e interferometrica, una tecnica di imaging delle superfici nelle tre dimensioni con risoluzione su scala micro-e nanometrica, su diverse colture cellulari prima e dopo la somministrazione dei differenti trattamenti, ricavando le immagini 3D delle cellule e quantificandone i parametri morfologici.

Il volume è, infatti, un parametro importante nella definizione della vitalità di una cellula perché varia in risposta ad un determinato composto citotossico o farmaco: è stato possibile distinguere quindi la proliferazione così come il meccanismo di morte cellulare instauratosi, l’apoptosi o la necrosi, associato al tipo di variazione volumetrica osservata sulla singola cellula, fornendo indicazioni sull’efficacia di un trattamento fin dai primi istanti dopo la somministrazione, informazione difficilmente ottenibile utilizzando i metodi standard biochimici.

Questo lavoro di ricerca e valorizzazione tecnologica è parte di un progetto iniziato nel quadro della collaborazione fra Cnr-Icmate e il gruppo di Maria del Carmen Morán della Facoltà di Farmacia e Scienze dell’Alimentazione dell’Università di Barcellona, e ha già fruttato i primi incoraggianti risultati pubblicati sulla rivista Materials Science and Engineering in una direzione di trasferimento tecnologico verso l’azienda Sensofar Metrology. Il lavoro è stato, infatti, recentemente riportato sul sito dell’azienda come case-study di utilizzo innovativo della profilometria 3D nello screening in vitro della risposta cellulare a determinate molecole.

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