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Troppi problemi fisici: Rafa Nadal potrebbe smettere nel 2024

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Tennis, l’annuncio di Nadal: “Il 2024 ultimo anno, ma potrei non tornare più”. Il campione spagnolo ammette: “C’è anche la possibilità che io non possa riprendermi”

“C’è anche la possibilità che io non possa riprendermi, e non giocare più. Spero che non sia così, ma bisogna essere realistici”. Il giorno dopo essere tornato a parlare, in un’intervista a Movistar+, Rafa Nadal concede un’altra intervista, ad As, nella quale conferma: il 2024 dovrebbe essere il suo ultimo anno, sempre che riesca a tornare in campo. “Per ora – dice – sembra che sia andato tutto bene, ma è stata un’operazione importante e la verità è che bisogna avere ancora un po’ di pazienza. Cammino con i piedi di piombo, cercando molto lentamente di assimilare le cose che facciamo giorno per giorno. Penso che sarà il mio ultimo anno. Sono abbastanza convinto. Anche se allo stesso tempo, a questo punto, a fine settembre, non lo so. Cosa può succedere? Se all’improvviso le cose funzionano molto bene, mi sento bene fisicamente, la mia testa di solito funziona. Se mi sento competitivo e mi piace quello che faccio, perché dovrei limitarmi? Non posso dirlo al 100%. Quale penso sarà il mio ultimo anno? Lo dico, penso che sarà il mio ultimo anno. Ora, se dovessi scommettere, direi che è il mio ultimo anno”.

Il futuro è fatto di tennis, ma non di vittorie. Nadal lo sa: “L’ho supposto. È quello che è. Ne sono molto consapevole. In questo momento nella mia testa c’è semplicemente mettermi in una situazione in cui posso allenarmi e raggiungere un livello competitivo per poter giocare sul circuito. Questo è il mio sogno attuale, andare su un campo da tennis e sentire di poter giocare in modo competitivo. Questo è il primo obiettivo. Dopo non si sa mai. Parteciperò ai pochi tornei a cui ho voglia di dire addio”.

Tra le altre cose Nadal parla anche dei nuovi trionfi di Djokovic: “Credo che i numeri siano numeri e le statistiche siano statistiche, e in questo senso penso che abbia numeri migliori dei miei e questo è indiscutibile. Non lascio cadere alcun anello né ho un ego abbastanza grande da cercare di mascherare una realtà che non lo è. Questa è la verità. Il resto sono gusti, ispirazioni, sensazioni che l’uno o l’altro può trasmetterti, che può piacerti di più l’uno o l’altro. Penso che per quanto riguarda i titoli, Djokovic sia il migliore della storia e su questo non c’è nulla da discutere. Poi, come sempre, ognuno potrà combinare la storia come vuole, dicendo che ho subito tanti infortuni. Mi congratulo con lui per tutto quello che sta ottenendo e questo non mi causa alcun tipo di frustrazione. L’ho detto quando ero quello che vinceva più Slam, l’ho detto quando eravamo in parità e lo dico ora che sono indietro. Non sarò quello che cerca, attraverso una lotta personale, di voler essere ciò che non sono. Ciò che è, è e ciò che non è, non lo è. Lo dico molto soddisfatto di tutto quello che ho fatto”.

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