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Soffri di depressione? Il rischio di sviluppare demenza raddoppia

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Chi soffre di depressione sembra avere un rischio più che doppio di sviluppare demenza secondo i risultati di uno studio pubblicato sulla rivista JAMA Neurology

Uno studio pubblicato sulla rivista JAMA Neurology ha rilevato un rischio di demenza 2,4 volte superiore negli adulti danesi con diagnosi di depressione, un’associazione che persisteva anche quando la depressione veniva diagnosticata nella prima età adulta e nella mezza età e non solo in età avanzata.

«Diversi studi precedenti hanno valutato la relazione tra depressione e demenza nel corso della vita e hanno costantemente scoperto che la depressione in età più avanzata era associata a una successiva diagnosi di demenza» ha affermato il primo autore Holly Elser, epidemiologa nel dipartimento di neurologia presso l’ospedale dell’Università della Pennsylvania. «Eravamo particolarmente interessati a comprendere la persistenza di questa associazione anche quando la depressione viene diagnosticata prima in età adulta, che suggerirebbe che la depressione aumenta il rischio di demenza».

«Potrebbero per esempio esserci dei fattori di rischio comuni condivisi per le due condizioni che possono verificarsi prima nel corso della vita. La depressione può aumentare il rischio di demenza attraverso alterazioni nei livelli dei principali neurotrasmettitori, oppure può cambiare alcuni comportamenti relativi alla salute che a loro volta aumentano il rischio di demenza» ha aggiunto. «Sono necessarie ricerche future che esaminino i potenziali meccanismi che mettono in relazione la depressione precoce nell’età adulta con la successiva insorgenza di demenza».

Uno studio di coorte nazionale danese
Per esaminare il legame tra demenza incidente e depressione diagnosticata in varie fasi della vita, i ricercatori hanno condotto uno studio di coorte nazionale basato sulla popolazione da aprile 2020 a marzo 2023. Hanno incluso oltre 246mila adulti danesi della popolazione generale (età media 50,8 anni, 64,7% donne) a cui è stata diagnosticata la depressione, abbinandoli per sesso e anno di nascita a più di 1 milione di adulti (64,6% donne) senza diagnosi di depressione.

I partecipanti sono stati seguiti dal 1977 al 2018, con un follow-up mediano di 7,89 anni per i soggetti con depressione e di 9,04 anni per la coorte abbinata. Depressione e demenza incidente sono state definite utilizzando i codici diagnostici ICD all’interno del Danish Psychiatric Central Research Register e del Danish National Patient Registry e per stabilire le associazioni tra le due condizioni i dati sono stati aggiustati tenendo conto di istruzione, reddito, malattie cardiovascolari, broncopneumopatia cronica ostruttiva, diabete, disturbi d’ansia, disturbi da stress, disturbi da uso di sostanze e disturbo bipolare. Le analisi sono state stratificate per età alla diagnosi di depressione e sesso.

Condizioni associate non solo con diagnosi di depressione in età avanzata
L’analisi ha rivelato che il 67,7% dei partecipanti con depressione ha ricevuto una diagnosi prima dei 60 anni e ha mostrato un rischio di demenza 2,41 volte quello della coorte abbinata. «Nel nostro studio il tasso di nuove diagnosi di demenza tra i soggetti con diagnosi di depressione era più del doppio che nelle persone senza depressione» ha osservato Elser.

L’associazione persisteva per coloro che avevano ricevuto una diagnosi nella prima età adulta, nella mezza età o in età avanzata (18- 44 anni: HR = 3,08, 45-59 anni: HR = 2,95, 60 anni o più: HR = 2,31). Inoltre il rischio di demenza era maggiore per gli uomini (HR = 2,98) rispetto alle donne (HR = 2,21).

«L’associazione tra depressione e demenza persisteva anche tra le persone con diagnosi di depressione all’inizio dell’età adulta o nella mezza età» ha sintetizzato Elser. «I nostri risultati forniscono quindi una forte evidenza che la depressione non è solo un sintomo precoce della demenza, ma anche che ne aumenta il rischio»

«Lo studio sottolinea che, indipendentemente dall’età, se si riscontrano sintomi di depressione o di declino cognitivo è bene parlarne con il proprio medico e assicurarsi di ricevere l’assistenza di cui si ha bisogno» ha commentato Heather Snyder, vicepresidente responsabile delle relazioni medico-scientifiche presso l’Alzheimer’s Association. «Questo dovrebbe far parte delle cure di routine».

Il trattamento per la depressione può aiutare a ridurre il rischio di demenza?
I ricercatori hanno scoperto che la prescrizione di un antidepressivo entro sei mesi dalla diagnosi di depressione non ha avuto nessun effetto sul tasso di diagnosi di demenza più avanti nella vita. Tuttavia, ha fatto presente Elser, alcune evidenze suggeriscono che il trattamento con un antidepressivo possa invece ridurre tale rischio.

«Sarebbe interessante valutare se la terapia comportamentale combinata con antidepressivi possa mitigare ulteriormente il rischio di demenza» ha detto. «Per quanti soffrono di depressione penso che la priorità sia gestire i sintomi depressivi piuttosto che preoccuparsi di quanto potrebbe accadere in futuro».

Riguardo al motivo per cui la depressione può aumentare le possibilità di avere la demenza, Snyder suggerisce che l’angoscia della depressione può avere un impatto negativo sulla salute del cuore, che a sua volta può avere un impatto negativo sul cervello. «Abbiamo riscontrato un’associazione tra depressione e aumento delle malattie vascolari, che si ritiene che aumenti anche la vulnerabilità del cervello alle malattie che causano la demenza. È anche noto che la depressione aumenta la produzione di glucocorticoidi che forse aumentano l’infiammazione cerebrale».

Referenze

Elser H et al. Association of Early-, Middle-, and Late-Life Depression With Incident Dementia in a Danish Cohort. JAMA Neurol. 2023 Jul 24;e232309. 

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