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Fibrosi polmonare idiopatica: nalbufina riduce la tosse

Tosse cronica e dolore cronico non sono casuali

Fibrosi polmonare idiopatica: compresse di nalbufina a rilascio prolungato promettenti contro la tosse secondo nuovi studi

In un studio crossover di recente pubblicazione, pazienti affetti da fibrosi polmonare idiopatica (IPF) hanno mostrato una riduzione del sintomo “tosse” dopo trattamento con nalbufina compresse a rilascio prolungato (NAL ER). I risultati sono stati considerati interessanti, dato che, allo stato attuale, non esistono terapie per la tosse approvate per questa popolazione di pazienti.

Razionale e disegno dello studio
L’IPF è una malattia polmonare progressiva che porta a cicatrizzare il tessuto polmonare, ricordano i ricercatori nell’introduzione allo studio. La funzione polmonare di questi pazienti è compromessa e accompagnata da sintomi respiratori, dei quali la tosse è uno dei più comuni. Nonostante la tosse rappresenti una delle principali cause di morbilità nei pazienti con IPF, il trattamento di questo sintomo è attualmente orfano di terapie efficaci.

Gli agonisti/antagonisti oppioidi misti sono in grado, da dati presenti in letteratura, di ridurre la tosse cronica agendo a livello farmacologico sul sistema oppioide sia a livello del sistema nervoso periferico che di quello centrale.
La nalbufina è un agonista/antagonista misto degli oppioidi che blocca il recettore degli oppioidi mu e attiva il recettore degli oppioidi kappa, entrambi noti per mediare la tosse e la voglia di grattarsi. Il prodotto, stando ad informazioni dell’azienda che ne cura lo sviluppo (Trevi Therapeutics) è in fase di sperimentazione anche per il prurito cronico.

Lo studio, crossover randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, prevedeva due periodi di trattamento di 22 giorni, con un periodo di washout di 2 settimane nel mezzo.
NAL ER è stato somministrato ad una dose iniziale di 27 mg una volta al giorno, che è stata poi titolata fino a 162 mg due volte al giorno entro il 16° giorno.

I ricercatori hanno valutato la variazione percentuale rispetto al basale della frequenza oggettiva della tosse diurna nelle ore, misurata da un monitor elettronico per la tosse, come endpoint primario dello studio. I cambiamenti nella frequenza oggettiva della tosse nelle 24 ore, nella gravità della tosse e nella dispnea, basati sugli outcome riferiti dai pazienti, costituivano, invece, gli endpoint secondari dello studio.

Riduzione della tosse nei pazienti con IPF
L’analisi ha incluso 41 pazienti con IPF sottoposto a trattamento con almeno una dose del farmaco in studio, dopo essere stati randomizzati. Durante il periodo di trattamento con NAL ER, il team ha osservato una riduzione significativa della frequenza oggettiva della tosse diurna, con una diminuzione del 75,1% rispetto alla riduzione del 22,6% del periodo di trattamento con placebo.

I ricercatori hanno evidenziato che questo risultato corrispondeva ad una diminuzione di 52,5 punti percentuali rispetto al basale (P < 0,001) al giorno 21, dopo aggiustamento dei dati in base  agli effetti del placebo.
La terapia con il farmaco è risultata associata ad una riduzione del 76,1% (IC95% :83,1-69,1) della frequenza oggettiva della tosse nelle 24 ore, mentre il trattamento con placebo ha mostrato solo una riduzione del 25,3% (43,9-6,7), con una variazione corretta per il placebo di 50,8 punti percentuali.

Bilanciamento degli eventi avversi
Tra gli eventi avversi comuni riscontrati con il trattamento vi sono stati nausea, affaticamento, costipazione e vertigini, che sono stati più frequenti rispetto al gruppo placebo e che devono essere presi in considerazione quando si valuta il profilo complessivo beneficio-rischio di NAL ER in questa popolazione, hanno detto i ricercatori.

“Questi risultati di safety sono risultati simili a quelli di uno studio sulla morfina a basso dosaggio nella tosse cronica, che ha riportato costipazione e sonnolenza rispettivamente nel 40% e nel 25% dei pazienti”, si legge nello studio”.

Riassumendo
Sulla base dei risultati dello studio crossover a breve termine, il ricercatori hanno concluso che NAL ER potrebbe rivelarsi un’opzione di trattamento promettente nel ridurre la frequenza della tosse nei soggetti affetti da IPF. Data la mancanza di terapie approvate per questo problema clinico, i risultati sono considerati molto interessanti per gli sviluppi futuri nella terapia di questo disturbo associato all’IPF.

Tuttavia, è stata riconosciuta la necessità di condurre ulteriori studi mirati ad approfondire le conoscenze sull’efficacia complessiva, la tollerabilità e l’utilità clinica del trattamento nella gestione della tosse nei pazienti con IPF.

Bibliografia
Maher TM, Avram C, Bortey E, et al. Nalbuphine Tablets for Cough in Patients with Idiopathic Pulmonary Fibrosis. NEJM Evidence. 2023

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