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Emergenza migranti, oltre 6mila a Lampedusa: per Meloni ricollocamenti inutili

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A Lampedusa oltre 6mila migranti, Meloni: “Ricollocamenti inutili, vanno fermati prima”. La Croce Rossa Italiana: “100 sbarchi registrati nelle ultime ore, situazione difficile”

All’hotspot di Lampedusa ci sono oltre 6.000 persone, tante le famiglie con minori”. A lanciare l’allarme in una nota è la Croce Rossa Italiana che parla di “situazione difficile per via degli oltre 100 sbarchi registrati nelle ultime ore. Stiamo reggendo nella gestione dell’accoglienza, concentrandoci in particolare sui più fragili, ma è evidente che deve continuare a funzionare in queste ore il processo dei trasferimenti dall’isola che, fino a questo momento, ha consentito di mantenere la situazione sotto controllo. È importante anche sotto il profilo umanitario che l’hotspot non vada oltre una soglia critica di presenze”.

BARCHINO SI ROVESCIA, MORTO NEONATO DI 5 MESI

E nella notte si verificata una tragedia. Un neonato di cinque mesi è morto a Lampedusa annegato poco prima che la guardia costiera riuscisse a soccorrere il barcone sul quale si trovava. L’imbarcazione, con una quarantina di persone a bordo, si è rovesciata poco prima dell’arrivo della guardia costiera, e il piccolo è finito in acqua. Per lui non c’è stato nulla da fare, mentre gli altri migranti sono riusciti a mettersi in salvo.

Per la premier Meloni “la questione dei ricollocamenti è secondaria, sono state ricollocate pochissime persone in questi mesi, è una coperta di Linus, la questione non è come scarichiamo il problema, è fermare gli arrivi in Italia, non vedo ancora risposte concrete”, dichiara a Cinque minuti, su Rai1.

Dopo lo stop di Francia e Germania, Meloni ribatte: “Qualche tempo fa abbiamo comunicato ai nostri partner europei che non potevamo più riaccogliere automaticamente i cosiddetti dublinanti, gli irregolari che arrivano e poi passano nelle altre nazioni mentre loro non ci davano una mano a difendere i confini esterni. Ma la questione dei ricollocamenti è secondaria, pochissimi ricollocati in questi mesi? E’ un po’ una coperta di Linus, l’unico modo di risolverla per tutti è fermarli prima che arrivino in Italia”.

L’ALLARME DELL’EX SINDACO DI LAMPEDUSA

“Da alcuni giorni, e soprattutto nelle ultime ore, Lampedusa sta vivendo un’emergenza umanitaria che ha pochi precedenti– dichiara Totò Martello, capogruppo del Pd al consiglio comunale di Lampedusa e Linosa ed ex sindaco dell’isola- ma evidentemente il governo Meloni ha tentato di imporre il ‘silenzio stampa’. Quando il tema dei migranti serviva alla propaganda della campagna elettorale della destra, per alimentare odio e paura tra gli italiani, qui ogni giorno c’erano decine di giornalisti di testate fedeli all’ideologia meloniana e salviniana pronti a ‘raccontare l’invasione’ anche quando ad arrivare era solo un barchino. Adesso che ci sono più di 6.000 migranti, cioè tanti quanti sono i cittadini dell’isola, si incontrano molti giornalisti stranieri mentre quelli italiani sono una minoranza”.

“Capisco l’imbarazzo della signora Meloni che aveva fatto della ‘spudorata idiozia del blocco navale’ il suo cavallo di battaglia in campagna elettorale, ma non è certo tentando di nascondere le notizie sotto il tappeto che un paese come l’Italia può pensare di affrontare una simile emergenza umanitaria – ancora Martello -. Lo ripeto da tempo, servono regole condivise a livello internazionale non per ‘fermare i migranti’ ma per gestire i flussi migratori in maniera ordinata regolare e sicura: basterebbe ispirarsi ai principi del ‘Global compact for migration’, il documento delle Nazioni Unite che proprio questa destra si è sempre rifiutata di firmare. Invece il governo Meloni sta cinicamente abbandonando al loro destino migliaia di persone, perché è bene ricordare che si tratta di persone e non di numeri. Ed al tempo stesso sta abbandonando Lampedusa a sé stessa, grazie anche all’incapacità di chi la amministra e non è in grado di fare rispettare l’isola e la sua cittadinanza”.

Per Matteo Salvini, spiega la Dire (www.dire.it), il grande afflusso di migranti sull’isola è invece “qualcosa di voluto, organizzato, e pianificato anche per mettere in difficoltà un Governo scomodo”, per mettere in difficoltà il governo.

“Se oltre 100 mezzi navali arrivano in poche ore non è un atto spontaneo ma una atto organizzato, un atto di guerra. Il problema non è solo per Lampedusa, perché poi arrivano a Roma, Milano, Torino, Napoli e Palermo con tutte le spiacevoli conseguenze. Non sono complottista ma siccome non credo al caso credo sia qualcosa di voluto, organizzato, e pianificato anche per mettere in difficoltà un Governo scomodo”, dice il leader della Lega e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti intervistato dalla stampa estera. “Sono convinto – continua Salvini – che c’è una pianificazione, una regia. Da parte di chi? Ne discuterò con i miei colleghi, sta lavorando anche l’intelligence che darà risposte. C’è una regia. Sicuramente non possiamo assistere ad altre scene come quelle delle ultime ore. Stiamo raccogliendo elementi. L’intelligence sta indagando e documentando cosa c’è dietro a un traffico organizzato”.

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