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“Idiom” è il disco di esordio delle Trust The Mask

trust the mask

Disponibile su tutti gli store digitali, in CD e vinile IDIOM, il disco d’esordio del duo elettro-pop sperimentale delle Trust The Mask

IDIOM è il primo album del duo electro-pop sperimentale Trust The Mask formato da Elisa Dal Bianco e Vittoria Cavedon, fuori per Bronson Recordings.

Un disco fatto di sperimentazione e caos creativo, nel quale l’abilità di Trust The Mask nel mescolare l’analogico e il sintetico, il fisico e il digitale, si manifesta in tutta la sua forza.

La musica e l’immaginario del duo veneto lavorano in tandem, attraverso simbolismi e significati nascosti, alimentandosi a vicenda. Quella di Trust The Mask è una simbiosi, un’unione virtuosa basata su un immaginario condiviso, sullo scambio creativo e su un profondo desiderio di connessione tra l’artista e il suo pubblico. Intrecciati nell’essenza stessa della loro estetica, i copricapi concettuali, splendidamente realizzati, indossati da Elisa e Vittoria alludono a una dimensione eterea e ultraterrena, che dà vita a un’altra entità.
Le canzoni di Elisa (cantautrice di formazione classica con una specializzazione in musica elettronica) sono incentrate sull’equilibrio tra le possibilità offerte dall’elettronica e i suoni più tattili degli strumenti analogici. La voce di Vittoria – cantante autodidatta con un orecchio melodico più orientato al pop, affine ad artiste come Florence + The Machine, Zola Jesus e Dillon – completa queste idee con morbidezza e potenza.
Le Trust the Mask cercano una connessione con il mondo in un ambiente globale sempre più fratturato.

Il filo conduttore di IDIOM è l’osservazione dei legami tra gli esseri umani, come si evince ascoltando brani quali “Will You Come?”, primo singolo estratto, un brano alt pop prodotto insieme al producer e musicista Matteo Vallicelli di The Soft Moon, che parla dell’edonismo di una serata di eccessi; o “Spring”, in cui percepiamo il calore derivante da un abbraccio e dalla capacità di vivere a pieno i propri luoghi.

Mentre il brano di apertura dell’album, “Juniper”, ricco di sfumature, si concentra su aspetti legati all’interiorità raccontando «la fine consapevole di una relazione», altri brani del disco affrontano questioni sociali importanti. Tra questi “Our Fault”, «una lettera alla Terra, un tentativo di chiederle scusa per aver superato il limite». Ma anche “Otaku”, secondo singolo anticipatore dell’album, che trae il suo titolo dalla parola giapponese usata per descrivere quelle persone che rifuggono dalle interazioni umane a favore di videogiochi e anime: un brano cyber-pop futuristico infuso di glitch e suoni industriali, caratterizzato da synth tenebrosi e notturni che accennano all’oscurità e alla compassione. Anche questo scritto insieme a Matteo Valicelli.

Ma è probabilmente “Frontiers” a riassumere meglio il messaggio di Trust the Mask: un brano che parla dell’importanza di guardarsi intorno e di stringere legami con il mondo. Una delle tracce più sperimentali dell’album, che mescola voci robotiche a suoni industriali, uniti ai canti evocativi di monaci cambogiani.

Influenzato dall’originalità degli Young Fathers, dall’energia di PVA e Boy Harsher e dall’evoluzione costante del duo tedesco Ätna, IDIOM è un esordio che incapsula con precisione il fascino dell’alieno e dell’avanguardia, capace di travolgere tutti coloro che hanno il coraggio di entrare nel vortice sonoro seducente delle loro creatrici.

TRACKLIST
01. Juniper – 02. It’s a matter of fact  – 03. Otaku – 04. Our fault – 05. Unsaid – 06. Spring – 07. Will you come? – 08. Frontiers – 09. Loaded gun – 10. Magnets – 11. Murder flashback – 12. You’re not fine

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