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Bpco: tappi di muco legati ad aumento della mortalità

Bpco: la doppia broncodilatazione il nuovo standard delle raccomandazioni GOLD. Solo la triplice riduce la mortalità secondo nuovi studi

La mortalità per tutte le cause nei pazienti con Bpco tende ad aumentare in presenza di tappi di muco che ostruiscono le vie aeree respiratorie di calibro medio-grande

Uno studio recentemente presentato nel corso del Congresso annuale dell’American Thoracic Society e contemporaneamente pubblicato su Jama (1) ha dimostrato che la mortalità per tutte le cause nei pazienti con Bpco tende ad aumentare in presenza di tappi di muco che ostruiscono le vie aeree respiratorie di calibro medio-grande.

Disegno dello studio
In questa analisi retrospettiva osservazionale, i ricercatori hanno analizzato 4.363 adulti con Bpco (età media 63 anni; 44% donne) che fumavano da almeno 10 anni nello studio COPDGene, per verificare se vi fosse una relazione tra la presenza di tappi di muco alla TAC toracica e una maggiore mortalità per tutte le cause.

Sulla base di quanto osservato alla TAC, i ricercatori hanno raggruppato i pazienti in base al numero di segmenti polmonari interessati da tappi di muco che ostruivano le vie aeree di medie e grandi dimensioni, con un diametro del lume compreso tra 2 mm e 10 mm: zero (n = 2.585; 59,3%), da uno a due (n = 953; 21,8%) o tre o più (n = 825; 18,9%).

Per valutare la mortalità, i ricercatori hanno quindi utilizzato un’analisi di regressione che teneva conto di età, sesso, etnia, BMI, anni di abitudine al fumo, status di fumatore, FEV1 e misure di enfisema e malattia delle vie aeree rilevate alla TAC.

Risultati principali
Sul totale della coorte di pazienti, 1.769 (40,6%) sono deceduti nell’arco di una mediana di 9,5 anni.
Non solo: quelli con tappi di muco presenti in almeno tre segmenti polmonari hanno registrato il tasso di mortalità più elevato, pari al 54,1% (IC95%: 50,7%-57,4%), seguiti da quelli con tappi di muco in uno o due segmenti polmonari (46,7%; IC95%: 43,5%-49,9%) e da quelli senza tappi di muco alla TAC (34%; IC95%: 32,2%-35,8%).

Rispetto ai pazienti che non avevano tappi di muco, quelli con tappi di muco in tre o più segmenti si connotavano per una mortalità maggiore (HR aggiustato = 1,24; IC95%: 1,1-1,41). Anche i pazienti con tappi di muco che interessavano uno o due segmenti polmonari hanno mostrato una mortalità maggiore rispetto a quelli senza tappi di muco (aHR = 1,15; IC95%: 1,02-1,29).

I ricercatori hanno ulteriormente aggiustato i dati in base alla presenza di malattia coronarica e  bronchite cronica, ottenendo risultati paragonabili a quelli dell’analisi iniziale, con una mortalità più elevata nei pazienti con tappi di muco in tre o più segmenti (aHR = 1,25; IC95%: 1,1-1,42) e in uno o due segmenti polmonari (aHR = 1,15; IC95%: 1,02-1,3) rispetto ai pazienti senza tappi di muco.

Questa relazione è stata mantenuta anche dopo aggiustamento dei dati in base all’anamnesi di asma, oltre che per tutte le variabili precedentemente menzionate. In questo modello, i ricercatori hanno riscontrato gli stessi hazard ratio osservati in precedenza.

In particolare, la mortalità nei pazienti con Bpco e tappi di muco si è leggermente indebolita con l’aggiustamento aggiuntivo dei dati per il numero di esacerbazioni all’anno osservate nel corso del follow-up dello studio rispetto a quelli senza tappi di muco (da uno a due segmenti polmonari, aHR = 1,1; IC95%: 0,96-1,25; tre o più segmenti polmonari, aHR = 1,2; IC95%: 1,05-1,38).

Dopo un ultimo aggiustamento dei dati, i ricercatori hanno incluso l’indice di mortalità BODE ed eliminato FEV1 e BMI. In questo modello, i pazienti con ostruzione di muco in almeno tre segmenti polmonari (aHR = 1,21; IC95%: 1,06-1,37) e i pazienti con ostruzione di muco in uno o due segmenti (aHR = 1,14; IC95%: 1,01-1,29) hanno continuato a mostrare una mortalità più elevata di per tutte le cause rispetto a quelli senza ostruzione di muco.

Limiti e implicazioni dello studio
Nel commentare i risultati, i ricercatori hanno ammesso alcuni limiti metodologici intrinseci del lavoro, quali l’impiego del punteggio basato sui segmenti polmonari e l’indisponibilità di alcuni possibili fattori confondenti, come i biomarcatori di infiammazione dell’espettorato legati al muco.

Ciò detto, in conclusione, dato che nei fumatori con Bpco i tappi di muco sono frequenti e associati a mortalità per tutte le cause, i ricercatori hanno ipotizzato un possibile impiego di questi ultimi come un biomarcatore di imaging clinicamente rilevante, necessitante di approfondimento diagnostico, che potrebbe rappresentare in futuro un obiettivo di trattamento potenzialmente modificabile.

Bibliografia
Diaz AA et al. Airway-Occluding Mucus Plugs and Mortality in Patients With Chronic Obstructive Pulmonary Disease.  JAMA. Published online May 21, 2023. doi:10.1001/jama.2023.2065
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