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Salario minimo: opposizioni insoddisfatte dell’incontro con Meloni

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Ognuno mantiene le proprie posizioni sul salario minimo, nulla di fatto dopo l’incontro tra le opposizioni e il governo. Conte: “Meloni non ha le idee chiare”

Si è concluso con un nulla di fatto l’incontro per la revisione del salario minimo tra il governo e le opposizioni. Dopo una riunione durata due ore, le prime indiscrezioni trapelate annunciavano “ciascuno mantiene le sue posizioni”.

FRATOIANNI: DA MELONI CI ASPETTAVAMO NOVITÀ, NON C’È STATA

“Ci aspettavamo una novità politica, non è arrivata, non c’è una proposta alternativa ed è un problema. Meloni ha detto che il tema è importante e che è pronta a confrontarsi. Questo confronto è un primo risultato della convergenza delle opposizioni”. Lo dice il coportavoce Avs Nicola Fratoianni al termine dell’incontro a Chigi tra la premier Giorgia Meloni e le opposizioni sul Salario Minimo.

CALENDA: INCONTRO INTERLOCUTORIO MA NESSUNO HA SBATTUTO PORTA

“È stato un incontro interlocutorio. Sono soddisfatto, non pensavo che oggi la Meloni firmasse la nostra proposta ma è positivo che nessuno ha sbattuto la porta“. Così il leader di Azione Carlo Calenda parlando al termine dell’incontro avuto dalle opposizioni col governo a Palazzo Chigi sul salario minimo. “Siamo entrati nel merito dei dubbi del governo, che erano specifici e non generici. La proposta della Meloni è di avere un dialogo su un terreno più ampio del solo salario minimo, dentro il quale non c’è un pregiudizio a discutere di salario minimo”, ha detto.

EVI (EV): PETIZIONE PER DOTARE PAESE DI MISURA FONDAMENTALE

“Continueremo la battaglia in parlamento, anche con la mobilitazione delle persone, lanciamo una petizione per dotare il nostro paese di una misura fondamentale per contrastare il lavoro povero. In altri Paesi la misura ha dimostrato di funzionare”. Così Eleonora Evi, co-portavoce nazionale di Europa Verde, parlando al termine dell’incontro avuto dalle opposizioni col governo a Palazzo Chigi sul salario minimo.

CONTE: DA MELONI PALLA IN TRIBUNA, NON HA IDEE CHIARE

“Siamo venuti con spirito costruttivo. Meloni aveva chiesto questo confronto ma non c’è da parte sua nessuna controproposta. È stata una palla buttata in tribuna. Il governo non ha le idee chiare. Noi faremo partire una raccolta firme da presentare sul tavolo alla ripresa dei lavori parlamentari. La nostra una posizione ideologica? I nostri interventi sono stati tutti nel merito che il governo non ha ancora approfondito”. Lo afferma il leader M5s, Giuseppe Conte al termine dell’incontro a Chigi come riferisce la Dire (www.dire.it).

MAGI (+EU): NON È STRUMENTO DI CUI AVERE PAURA

“Abbiamo sottolineato l’anomalia di quanto avvenuto oggi, una sorta di remake di commissione parlamentare o un Question time del governo alle opposizioni. La Meloni ci ha rivolto delle domande e noi abbiamo risposto, motivando lo strumento che non è contrario alla contrattazione collettiva ma semmai un sostegno. Non bisogna averne paura”. Così il segretario di +Europa, Riccardo Magi, parlando al termine dell’incontro avuto dalle opposizioni col governo a Palazzo Chigi sul salario minimo. “La ministra Calderone ha ribadito la sua contrarietà alla nostra proposta, poi infine abbiamo sentito la proposta in tutta la sua vaghezza della premier Meloni. Ha detto di avviare un percorso celere e attento su una proposta condivisa sui salari bassi e sul lavoro povero. Nulla di che. La proposta dell’opposizione unita resta. Ma il governo non ha detto né sì né no”.

SCHLEIN: DA MELONI NO NOVITÀ E NO RISPOSTE ANCHE SU EMILIA-R. E DE ANGELIS

“La nostra battaglia sul salario minimo ha prodotto un risultato politico con questo confronto che ha portato allo stop dell’emendamento soppressivo in commissione. Ma da questo confronto non sono emerse nè idee chiare nè proposte dal Governo. Ci aspettavamo una novità dalla premier che sembra rimasta sulle sue posizioni. La maggioranza ha tutti gli strumenti per fare gli approfondimenti che vorrà fare, ma noi andremo avanti con la raccolta firme. La nostra proposta è già incardinata nella sede opportuna del confronto che è il Parlamento. È stata un’occasione per chiedere alla premier delle dimmissioni di De Angelis e dei ristori per l’Emilia Romagna che ancora non si vedono. Anche su questo non abbiamo avuto risposte”. Lo dice la segretaria Pd, Elly Schelin al termine dell’incontro a Chigi tra la premier Giorgia Meloni e le opposizioni sul Salario Minimo.

TAJANI: CONFRONTIAMOCI DAVANTI AL CNEL PER ANALISI APPROFONDITA

Abbiamo proposto di confrontarci anche davanti al CNEL che potrebbe fare un’analisi approfondita della situazione”. Così il vicepremier Antonio Tajani, parlando con la stampa al termine dell’incontro avuto dalle opposizioni col governo a Palazzo Chigi sul salario minimo. “Vogliamo aumentare i salari. Abbiamo ribadito la proposta di Forza Italia: un salario minimo non fissato per legge ma frutto della contrattazione collettiva per fare sì che i contratti pirata si adeguino al minimo della contrattazione collettiva. Poi detassazione degli straordinari e tredicesima”. E ancora: “Il dibattito resta aperto, siamo pronti a confrontarci. A volte ci sono rigidità dell’opposizione ma a noi interessa aprire dibattito sui salari poveri”.

MELONI: CHI ORA LO PROPONE NON LO MISE QUANDO ERA AL GOVERNO

“Voglio dare un segnale di attenzione e rispetto, il tema mi sta a cuore. Chi oggi all’opposizione propone il salario minimo non lo ha messo quando era al governo. Noi abbiamo dimostrato di tenerci”. Così la premier Giorgia Meloni parlando con la stampa al termine dell’incontro avuto da governo e opposizioni a Palazzo Chigi sul salario minimo. La premier spiega che “abbiamo salari più bassi perchè la nostra crescita è stata più bassa. L’unico modo è rimettere in moto l’economia. Si fa l’esempio di Francia e Germania, che sono cresciute negli ultimi anni del 20%. L’Italia solo il 2%”. E ancora: “Punto ad arrivare a una proposta in tempo per la legge di Bilancio, ma non vorrei che fosse della maggioranza o delle opposizioni. Non sarebbe un buon metodo di dialogo. Un buon metodo di dialogo è provare a lavorare insieme”.

MELONI: A OPPOSIZIONI PROPOSTO COINVOLGIMENTO CNEL

“Il Governo ha concentrato le sue energie sul tema dei salari che è una nostra grande priorità. Per questo ho scelto di incontrare le opposizioni sul tema del salario povero perché ci interessa, purché si comprenda che la materia è estremamente ampia. Ci sono delle divergenze su quali possano essere gli strumenti per rafforzare i salari e io ho proposto un confronto con chi è indicato costituzionalmente per affrontare questo lavoro, che è il Cnel prima della legge di bilancio. Ho proposto quindi un lavoro da fare insieme nei prossimi 60 giorni per il quale ho già la disponibilità del Cnel”, ha detto. E ancora: “Sull’Emilia Romagna avevo risposto alle continue rimostranze del presidente Bonaccini che, secondo me, sono poco fondate, mentre su De Angelis non ritengo di dovermi occupare del responsabile della comunicazione della Regione Lazio, perché sono cose di competenza del presidente della Regione”.

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