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La sindrome dell’ovaio policistico toglie un anno di vita

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Nel 2017 in Italia sono previsti 5.200 nuovi casi

Studio finlandese: le donne con sindrome dell’ovaio policistico sono decedute in media un anno prima rispetto alle loro controparti sane della stessa età

In uno studio finlandese le donne con sindrome dell’ovaio policistico sono decedute in media un anno prima rispetto alle loro controparti sane della stessa età, principalmente per malattie del sistema circolatorio, cancro e diabete. I dati sono stati presentati al congresso 2023 della Endocrine Society (ENDO).

La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è il disturbo endocrino più comune delle donne in età riproduttiva, il 50-70% delle quali presenta anche obesità concomitante.

«Dobbiamo riconoscere che questo è un onere per la salute e non solo un problema riproduttivo. In molti casi ci occupiamo solo di quest’ultimo e poi queste donne vengono lasciate sole, ma dobbiamo andare oltre» ha affermato il relatore Terhi Piltonen, professore nei dipartimenti di ostetricia, ginecologia ed endocrinologia riproduttiva presso l’Università di Oulu, in Finlandia. «Penso che la parte difficile sia gestire il mantenimento della salute di queste donne e sostenerle per ottenere la migliore salute possibile. Abbiamo bisogno di uno sforzo multidisciplinare e di destinare più risorse alla ricerca».

Come ha osservato Punith Kempegowda dell’Università di Birmingham (UK) «in effetti, nelle nostre scuole di medicina nel Regno Unito, in 5 anni gli studenti ricevono solo 45 minuti di istruzione sulla PCOS e ci si aspetta che siano preparati sull’argomento».

«Negli ultimi 20 anni i finanziamenti per la ricerca su questa condizione hanno totalizzato meno della metà di quelli stanziati per la medicina» ha aggiunto «E stiamo parlando del 10% di tutte le donne. Dobbiamo riconoscere il problema ed educare di più le persone. Abbiamo bisogno di un maggior numero di studi pubblicati per capirne di più».

Le donne con PCOS perdono in media un anno di vita
I dati presentati al congresso provengono da 9.839 donne con PCOS e 70.705 controlli abbinati per età e regione dal registro finlandese per l’assistenza sanitaria. La diagnosi di ovaio policistico era stata effettuate a un’età media di 27 anni.

Il tempo medio di follow-up è stato di 13,1 anni in entrambi i gruppi, durante i quali sono deceduti 1.003 controlli e 177 donne con PCOS. L’età media al decesso era di 51,4 anni per il gruppo PCOS rispetto a 52,6 anni per i controlli, con una differenza significativa (P <0,001).

Più specificamente, nell’analisi non aggiustata, le donne con PCOS avevano un aumento della mortalità a causa di tumori (HR = 1,42), malattie endocrine, nutrizionali o metaboliche (HR = 2,45) e malattie del sistema circolatorio (HR = 1,77). Nell’analisi aggiustata avevano un aumento della mortalità a causa di malattie del sistema circolatorio (aHR = 1,67) e tumori (aHR = 1,38). Le donne con PCOS presentavano anche un aumento della mortalità a causa di diabete (aHR = 3,07), altre malattie del sistema circolatorio (aHR = 2,07) e bronchite (aHR = 3,61).

Una condizione metabolica, non solo un problema riproduttivo
«La PCOS è molto più di un problema legato alla fertilità, e questo potrebbe non essere l’obiettivo o quello che una donna pensa nel momento in cui comincia ad avere i sintomi di PCOS o riceve una diagnosi» ha commentato Greg Dodell, proprietario e presidente della Central Park Endocrinology, New York. «La PCOS è in gran parte una condizione metabolica radicata nella resistenza all’insulina e, pertanto, è importante riconoscerne i potenziali esiti clinici, inclusa la mortalità».

Per le donne con questa condizione ha consigliato di concentrarsi sulla riduzione dell’insulino-resistenza tramite l’approccio comportamentale e i farmaci che promuovono la salute, se necessario. I dati dimostrano che il miglioramento della forma fisica, indipendentemente dalla variazione del peso corporeo, può migliorare i marcatori metabolici. E ha suggerito che queste donne vengano regolarmente sottoposte a screening per problemi di salute mentale.

«La PCOS si verifica in tutto lo spettro delle dimensioni, ma le persone in sovrappeso od obese possono dover affrontare anche questo stigma con conseguenze negative sulla salute» ha fatto presente. «Inoltre queste pazienti possono evitare di effettuare per gli screening sanitari di routine, quindi è una questione importante che dobbiamo continuare ad affrontare».

Referenze

Ollila MM et al. OR35. Presented at: ENDO Annual Meeting; June 15-18, 2023; Chicago.

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