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Obesità: valutazione con indice di massa corporea ha evidenti limiti

sindrome metabolica

La valutazione del grasso corporeo tramite assorbimetria a raggi X a doppia energia ha raddoppiato il numero di statunitensi con obesità rispetto all’indice di massa corporea

La valutazione del grasso corporeo tramite assorbimetria a raggi X a doppia energia ha raddoppiato il numero di statunitensi con obesità rispetto alla classica valutazione basata sull’indice di massa corporea, confermando i suoi limiti e il fatto che non dovrebbe essere l’impostazione predefinita per stabilire l’obesità. Se ne è discusso in occasione del congresso 2023 della Endocrine Society (ENDO).

«L’indice di massa corporea (BMI) sottovaluta enormemente la vera obesità» ha affermato la relatrice Aayush Visaria, ricercatore presso la Rutgers Robert Wood Johnson Medical School di New Brunswick, New Jersey. «Dovrebbe essere integrato con altri metodi di misurazione per la gestione dei singoli pazienti, con valutazioni che potrebbero includere una scala di impedenza bioelettrica o la circonferenza della vita».

Visaria ha citato una nuova policy emessa dall’American Medical Association un paio di giorni prima della sua presentazione, che consiglia di utilizzare il BMI insieme ad altre valide misure di rischio come, ma non solo, misurazioni del grasso viscerale, indice di adiposità corporea, composizione corporea, massa grassa relativa, circonferenza della vita e fattori genetici/metabolici. «Siamo all’inizio della fine del BMI» ha dichiarato.

Diverse opzioni alternative più efficienti del BMI
Ha fatto presente che la scansione tramite assorbimetria a raggi X a doppia energia (DEXA), per quanto precisa e affidabile, è poco pratica e conveniente per lo screening dell’obesità nella pratica di routine. Di conseguenza si aspetta un maggior ricorso alla misurazione circonferenza della vita, spesso espressa come rapporto vita-altezza. Anche se ha riconosciuto che non è una misurazione così semplice da rilevare con precisione, una migliore formazione del medico dovrebbe far sì che diventi la norma.

Un altro strumento utile per la misurazione dell’obesità che prevede si diffonderà rapidamente sono le bilance pesapersone, che registrano sia il peso che la percentuale di grasso corporeo utilizzando una piccola corrente elettrica per misurare l’impedenza bioelettrica dell’adiposità.

«Le scale di bioimpedenza forniranno misurazioni più standardizzate rispetto alla circonferenza della vita e rivoluzioneranno il modo in cui misuriamo l’obesità» ha affermato. «Sono molto accessibili ed economiche, con molti modelli che sono venduti a meno di $ 100».

Dimostrazione dei limiti del BMI per diagnosticare l’obesità
Per il loro studio, i ricercatori hanno utilizzato i dati di quasi 9.800 adulti statunitensi di età compresa tra 20 e 59 anni (età media 39 anni) raccolti tramite diverse National Health and Nutrition Examination Surveys nel periodo 2011-2018. Tutti i partecipanti sono stati sottoposti alla valutazione DEXA del loro grasso corporeo totale e al calcolo del BMI.

Utilizzando i limiti standard di obesità sia per il BMI che per il grasso corporeo totale, è risultato che la DEXA ha valutato il 74% dei partecipanti come affetti da obesità in base al grasso corporeo, rispetto al 36% sulla base del BMI.

Nel 64% della coorte che non risultava obesa con il BMI, le scansioni DEXA hanno evidenziato che il 53% di questo sottogruppo aveva l’obesità in base al contenuto di grasso corporeo. Invece tra i soggetti con BMI normale, il 43% presentava obesità secondo il risultato DEXA.

Quando al BMI è stato aggiunto il dato relativo alla circonferenza della vita per ampliare la capacità diagnostica, la percentuale di adulti che non erano obesi in base al solo BMI è stata quasi dimezzata.

Ulteriori analisi hanno mostrato che il tasso di diagnosi mancate di obesità in base al BMI era più comune solo tra le persone di etnia ispanica o asiatica, con entrambi i gruppi che mostravano un tasso di obesità del 49% secondo DEXA tra quelli con BMI nella norma.

Il tasso delle mancate diagnosi di obesità è risultato più elevato tra le donne, con una prevalenza del 59% di obesità secondo DEXA tra quelle con un indice di massa corporea normale.

Un cambiamento migliorativo non semplice da attuare
È tuttavia improbabile che il BMI venga abbandonato in tempi brevi, considerato quanto è radicato nella pratica clinica, oltre che per la sua relativa semplicità e precisione.

Il BMI è integrato in un’ampia gamma di linee guida sull’uso dei farmaci e sugli interventi chirurgici. È integrato nelle normative della Fda e per la fatturazione e la copertura assicurativa. Per annullare l’infrastruttura costruita attorno al BMI e sostituirlo con qualcos’altro ci vorrebbero dati estremamente solidi e anni di lavoro. Non credo che accadrà tanto presto» aveva commentato di recente sull’argomento Daniel Bessesen, professore presso l’Università del Colorado ad Aurora e responsabile dell’endocrinologia per Denver Health. «Sarebbe quasi impossibile sostituire tutti gli studi che hanno utilizzato il BMI con altrettante indagini che utilizzano un’altra misura».

Referenze

ENDO 2023. Abstract OR10-01. Presented June 16, 2023.

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