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Inquinamento dei porti: le crociere sotto la lente di uno studio

navi da crociera

Le crociere sotto la lente d’ingrandimento nell’ultimo studio di Ship & Bunker sull’inquinamento portuale nei Paesi Ue

Secondo una nuova ricerca di Ship & Bunker, alcuni porti europei hanno visto l’inquinamento legato agli scali delle navi da crociera tornare ai livelli pre-pandemici, mentre altri sono riusciti a mantenere bassi i livelli di inquinamento.

 Lo studio annuale di Transport & Environment sull’inquinamento derivato dal trasporto marittimo nei porti europei ha contrapposto Southampton, sulla costa meridionale del Regno Unito, a Venezia, dove i livelli sono stati mantenuti bassi.
 Gli scali di 45 navi da crociera a Southampton hanno prodotto emissioni di SOx di poco inferiori a 10.000 kg nel 2022, posizionando il porto come il settimo più inquinato d’Europa in termini di inquinamento atmosferico da navi da crociera.
A Venezia, invece, gli inquinanti atmosferici prodotti dalle navi da crociera sono diminuiti dell’80% in seguito al divieto di scalo delle grandi navi da crociera imposto dalla città portuale. In cima alla lista dell’inquinamento atmosferico prodotto dalle navi da crociera c’è Barcellona (con circa 18.000 kg di SOX), seguita da Civitavecchia al secondo posto e dal Pireo al terzo.
 Le emissioni di SOx derivano dagli scarichi delle navi e dall’uso di olio combustibile convenzionale come carburante. Queste emissioni incidono sulla salute pubblica. Le autorità portuali e gli operatori navali sono favorevoli alla tariffazione delle banchine per le navi attraccate come metodo per ridurre l’inquinamento atmosferico del porto.
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