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Asma severo non controllato: dupilumab in add on efficace

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Il trattamento add on con dupilumab si è dimostrato efficace e sicuro nell’asma severo grave non controllato, stando ai risultati di uno studio real world

l trattamento add on con dupilumab si è dimostrato efficace e sicuro nell’asma severo grave non controllato, stando ai risultati di uno studio real world recentemente pubblicato su Respiratory Medicine. Nello specifico, I pazienti asmatici che presentavano i livelli più elevati iniziali di eosinofili nel sangue e/o di FeNO sono stati quelli che hanno tratto i maggiori benefici dal trattamento con questo inibitore di IL-4 e IL-13.

Razionale e disegno dello studio
Come è noto, dupilumab si è dimostrato essere un farmaco sicuro e di provata efficacia nel trattamento dell’asma grave non controllato nei trial clinici registrativi di fase III, ricordano i ricercatori nell’introduzione allo studio.
La ridotta disponibilità di dati provenienti dalla pratica clinica reale ha spinto gli autori del nuovo studio a valutare l’efficacia e la sicurezza di dupilumab nella real world come terapia add on nel trattamento dell’asma grave non controllato.

Lo studio, di coorte e retrospettivo, monocentrico, ha incluso 148 pazienti asmatici gravi provenienti da una struttura ospedaliera sita presso Rotterdam, nei Paesi Bassi, reclutati in un periodo compreso da gennaio 2019 a dicembre 2020.

In questi pazienti, è stato somministrato dupilumab per via sottocutanea (200 mg/14 giorni) in ospedale oppure tramite autosomministrazione domiciliare.  I pazienti dipendenti da una terapia di mantenimento con steroidi orali (OCS) o con altre comorbidità di tipo 2 sono stati trattati, invece, con dupilumab 300 mg/14 giorni. In tutti i casi, i pazienti sottoposti a prima iniezione sottocute di farmaco ricevevano una dose doppia del farmaco in questione.

L’outcome primario dello studio era rappresentato dal tasso annuale di esacerbazioni (AER).

Gli outcome secondari valutati sono stati i seguenti:
– funzione polmonare, mediante misura spirometrica di FEV1
–  punteggi del questionario per il controllo dell’asma (ACQ-5)
–  dipendenza dalla terapia di mantenimento con OCS
–  punteggio riportato al questionario sulla qualità della vita correlata all’asma (AQLQ)
–  frequenza degli eventi avversi (AEs) riportati

Risultati principali
Gli sperimentatori hanno documentato una riduzione del valore mediano AER (dal basale a 12 mesi di trattamento add on con dupilumab) dei pazienti in studio (da 4,00 (IQR, 2,00-5,00) a 1,00 (IQR, 0,00-2,00) (P <0,001).
Inoltre, è stata osservata anche una riduzione del livello di dipendenza dalla terapia di mantenimento con OCS a seguito dell’impiego  di dupilumab add-on – dal 39,9% dei pazienti al basale al 20,3% dei pazienti dopo 6 mesi di dupilumab  e al 14,9% a 12 mesi (P <0,001).

Al contempo, i ricercatori hanno registrato un miglioramento della mediana di FEV1 dal basale a 6 e a 12 mesi di assunzione di dupilumab come terapia add-on [da 2,21 (IQR, 1,58-2,85) a 2,50 (IQR, 2,00-3,06) a 6 mesi e a 2,51 (IQR, 1,88-3,04) a 12 mesi di assunzione di dupilumab, rispettivamente] (P <.001). Anche l’ACQ mediano al basale dei partecipanti allo studio, pari a 3,00 (IQR, 2,00-3,80), è migliorato a 1,80 (IQR, 0,60-2,95) a 6 mesi e a 1,40 (IQR, 0,20-2,60) a 12 mesi (P< 0,001).

Per quanto riguarda la safety, il 45,3% dei partecipanti ha riportato almeno un evento avverso (AE) derivante dalla terapia con dupilumab. La cefalea (23,6%), i sintomi simil-influenzali (15,5%), i sintomi oculari (10,8%) e le reazioni nel sito di iniezione (10,1%) sono stati gli AE più frequenti. Gli sperimentatori hanno osservato che l’8,8% dei partecipanti ha manifestato eosinofilia e il 2,7% iper-eosinofilia in aggiunta agli AE segnalati.
Per quanto riguarda la qualità della vita, gli sperimentatori hanno riscontrato che il 27% (40/148) dei pazienti ha sperimentato un miglioramento dei punteggi mediani AQLQ, dal basale a 12 mesi, mentre non hanno riportato i risultati del punteggio AQLQ per i 108 pazienti rimanenti.

I sottogruppi con livelli elevati di FeNO  (≥50 ppb) o conta elevata di eosinofili (≥300/μL) al basale sono stati quelli che hanno tratto i maggiori benefici in termini di riduzione delle esacerbazioni e di miglioramento del controllo dell’asma ACQ; ciò premesso, tuttavia, tutti i pazienti hanno mostrato un miglioramento statisticamente significativo negli AER e nei punteggi ACQ.

Anche i pazienti con FeNO o eosinofili elevati al basale hanno mostrato i  miglioramenti di entità maggiore per quanto riguarda FEV1.

Al contrario, non è stato registrato un miglioramento significativo di FEV1 tra i pazienti con valori medi di eosinofili (≥150 e <300/ μL) (P =0,003) e valori medi di FeNO (≥25 e <50ppb) (P =0,001), né tra i pazienti con livelli inferiori di eosinofili o di FeNO.

Limiti e implicazioni dello studio
Nel commentare i risultati, i ricercatori hanno ammesso tra i limiti metodologici intrinseci del loro studio la mancanza di dati e l’esistenza di ritardi nella raccolta dei dati per le difficoltà incontrate dai pazienti ad effettuare test spirometrici durante la pandemia.

A ciò si aggiungono: 1) la mancata considerazione dell’influenza dell’impiego degli steroidi orali  e dell’impiego pregresso di farmaci biologici al basale; 2) la mancata considerazione dell’effetto dell’isolamento legato alla pandemia COVID-19 sulla riduzione degli AE.

Ciò detto, nel complesso, “…questo studio real-world suggerisce che l’impiego di dupilumab come terapia aggiuntiva per l’asma grave comporta un miglioramento del tasso di esacerbazioni asmatiche gravi, della dipendenza da corticosteroidi orali, della funzione polmonare, del controllo dell’asma e della qualità di vita, in linea con i risultati riportati nei trial clinici di fase III – scrivono i ricercatori nelle conclusioni del lavoro”.

Inoltre, lo studio ha dimostrato che i benefici dell’aggiunta di dupilumab sono più consistenti negli individui con livelli elevati di eosinofili e di FeNO al basale e che gli effetti collaterali del trattamento sono lievi.

Bibliografia
Thelen JC et al. Efficacy and safety of dupilumab as add-on therapy for patients with severe asthma: A real-world Dutch cohort study. Respir Med. Published online November 26, 2022. doi:10.1016/j.rmed.2022.107058
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