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In Toscana primo Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale per la CMT

Malattia di Charcot-Marie-Tooth: una rassegna dei trattamenti in corso di sviluppo per la patologia pubblicata di recente dal Dott. Pareyson

Pubblicato il primo Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale dedicato espressamente alla CMT della regione Toscana

La Regione Toscana ha approvato il PDTA per la malattia di Charcot-Marie-Tooth, una rara neuropatia periferica di origine genetica al momento senza cura.

I percorsi diagnostici terapeutici assistenziali (PDTA), in particolar modo quelli dedicati alle malattie rare, sono uno strumento fondamentale per la definizione del miglior processo assistenziale possibile e soprattutto, per la gestione clinica dei pazienti. Questo Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale, che è il primo in Italia ad essere approvato secondo la normativa vigente più recente, sarà un utile e indispensabile supporto per la presa in carico terapeutica globale e mirata dei pazienti affetti da questa malattia.

L’Importanza del Networking Toscano

Grazie all’ottimo lavoro svolto dalla Rete Regionale Toscana per le Malattie Rare, in collaborazione con l’Associazione ACMT-Rete e con i principali clinici esperti di questa patologia, è stato affrontato il complesso percorso per la realizzazione di questo documento e oggi tutti i pazienti con CMT possono essere soddisfatti per il risultato raggiunto, vista la qualità e la capillarità della rete regionale a cui possono fare riferimento.
Grazie a queste linee guida per la presa in carico terapeutica globale e mirata, per la diagnosi, spesso difficile per questa patologia, e per le necessità assistenziali, i pazienti affetti da CMT troveranno in tutta la regione Toscana la più completa e adeguata assistenza.
Nel documento sono stati espressi tutti i passaggi previsti e fondamentali per la presa in carico globale dei pazienti, sia pediatrici che adulti. Ricordiamo che questa patologia spesso insorge anche in età adulta causando un degrado costante della qualità della vita di quanti ne sono affetti.

Consulta il PDTA

Misure salienti del PDTA Toscano per la CMT

Le linee guida del PDTA permetteranno la gestione della presa in carico globale per ogni paziente affetto da CMT, grazie a un team multidisciplinare costituito principalmente da neurologo, neurofisiologo, fisioterapista, terapista occupazionale (psicologo), pediatra e, in casi selezionati, da un chirurgo ortopedico.

Riconoscimento della malattia, esenzione spese mediche e diagnosi genetica

Indicazioni per la diagnosi, per la Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) e la diagnosi genetica pre-impianto (PGT)

Piano terapeutico e riabilitativo

La CMT è una malattia che non ha ancora una terapia farmacologica, che è progressiva quindi nel tempo limita e modifica l’autonomia e la qualità della vita dei pazienti, per cui è prevista la prescrizione di un piano riabilitativo individuale comprendente esercizi attivi, terapia manuale passiva, addestramento e allenamento all’utilizzo di ortesi e/o ausili; sostegno psicologico per permettere ai malati, soprattutto ai più giovani, di accettare la malattia e le sue conseguenze (disabilità, inabilità lavorativa, decisioni sulla procreazione, ecc). Al termine del trattamento intensivo, il paziente sarà rivalutato dal medico di riferimento e quindi tornerà al proprio domicilio con un piano di trattamento personalizzato da continuare anche autonomamente con attività individuale o di gruppo (AFA). Una visita fisiatrica di controllo potrà prevedere eventuali ulteriori cicli sulla base di obiettivi raggiungibili solo con un intervento specifico del fisioterapista. Pertanto, nei casi che lo richiedano è prevista una riabilitazione continuativa e mirata e viene meno di fatto il limite delle 10+10 sedute annuali di fisioterapia previste finora.

Aspetti Assistenziali

Per le persone con Charcot-Marie-Tooth è previsto il riconoscimento di una serie di diritti, tra cui l’invalidità civile (età adulta), indennità integrativa (età pediatrica) e provvedimenti Legge 104/1992 applicabili secondo il quadro clinico.

Transizione pediatrico/adulto

La “transizione” è processo di passaggio dall’età pediatrica a quella adulta, che coinvolge gli individui di età compresa tra i 13 e i 25 anni, e tutti coloro che gravitano intorno alla persona, quali familiari e operatori. Per garantire continuità nell’assistenza (tra i 14 ed i 16 anni), il pediatra di libera scelta concorda con il medico di medicina generale un incontro per una trasmissione completa della documentazione clinica e la condivisione delle strategie terapeutiche. Al raggiungimento dell’età adulta, il neuropsichiatra infantile o il pediatra di libera scelta affida il paziente e trasmette la documentazione clinica al Neurologo del Centro di riferimento, che si occuperà dei successivi follow-up.

Gli effetti del PDTA sulla Charcot-Marie-Tooth

Questi esempi di linee guida, estrapolate dal testo completo del documento pubblicato sul sito della regione Toscana, se applicate correttamente costituiscono un valido e indispensabile aiuto per migliorare la qualità di vita dei pazienti con CMT.
Questo PDTA è la conferma che quando si lavora bene si può essere un riferimento di eccellenza al servizio dei bisogni dei cittadini e, in questo caso, di pazienti fragili, la cui qualità di vita potrà migliorare significativamente grazie a questo PDTA che rappresenta un unicum in Italia, e potrà essere modello di riferimento per la stessa patologia anche in altre regioni.

Il parere della referente Angela Arcuri

Partecipare alla redazione del PDTA per la CMT è stata un’esperienza interessante e impegnativa, iniziata diversi anni fa grazie a un incontro con la dott.ssa Cecilia Berni del centro di coordinamento delle malattie rare della regione Toscana, che mise in contatto la nostra Associazione con il prof. Antonio Federico, neurologo dell’Università di Siena, uno dei maggiori esperti di CMT in Italia, con il quale, abbiamo realizzato la prima stesura del PDTA.

Collaborare alla realizzazione di questo importante documento in un confronto reale e attivo con i clinici estensori, ai quali, abbiamo dovuto indicare i reali bisogni dei pazienti affetti da CMT, è stata una grande responsabilità, una bella collaborazione e anche una grande soddisfazione.

Questo PDTA approvato dalla regione Toscana, è strutturato secondo la più recente normativa vigente e perciò è un caso unico in Italia, e sarà il modello di riferimento per questa patologia anche nelle altre regioni italiane; auspichiamo che questo sia anche una sfida, fra le altre regioni, a fare ancora di meglio nell’interesse di quanti sono affetti da CMT.

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