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Quarta rata Pnrr, il Governo modifica 10 obiettivi su 27

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Pnrr, il Governo modifica 10 obiettivi su 27 per richiedere la quarta rata. Inviate alla Commissione Ue le proposte di modifica

La quarta rata del Pnrr rischia di slittare al 2024 e il Governo corre ai ripari. Questa mattina è stata convocata con urgenza una cabina di regia che ha approvato la modifica della quarta rata, fa sapere in conferenza stampa il ministro degli Affari europei, il Sud le Politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto. La quarta rata PNRR “aveva 27 obiettivi da raggiungere, il governo ha inviato il 17 aprile alla Commissione Ue le proposte di modifica di questi obiettivi. Il lavoro di questi mesi ha portato a 10 diversi interventi, i ministeri interessati sono Infrastrutture, Imprese, Istruzione, Cultura, la Presidenza del Consiglio dipartimento della Coesione, alcuni ministeri hanno diverse misure. Con questa modifica il governo punta a un risultato molto importante. La quarta rata in questo modo puo’ essere oggetto, dopo la condivisione formale con la Commissione Ue di richiesta di pagamento che invieremo“, spiega.

FITTO: CHIEDEREMO IL PAGAMENTO DI TUTTA LA QUARTA RATA SENZA DEFINANZIAMENTO

Il percorso di revisione degli obiettivi realizzato dal governo “porterà alla richiesta dell’intera quarta rata, non immaginando un definanziamento”, spiega Fitto.

FITTO: AD OGGI NESSUN PAESE HA CHIESTO PAGAMENTO QUARTA RATA

Al momento tre paesi hanno chiesto il pagamento della terza rata, Spagna, Italia e Grecia” e “ad oggi nessun paese ha chiesto il pagamento della quarta rata“. La Spagna “è il secondo PNRR in Europa, è da 60 miliardi e hanno appena chiesto la parte a debito, il nostro è da 220 miliardi”, precisa Fitto. Le modifiche alla quarta rata, chieste in anticipo dall’Italia, rappresentano “un percorso che ci consentirà nei prossimi giorni di chiedere il pagamento della quarta rata”, dice Fitto.

 FITTO: IN PARLAMENTO IL 18 PER RELAZIONE SEMESTRALE, CI VADO PIÙ DI ALTRI

“Sarò in Parlamento il 18 per la relazione semestrale. Penso di essere andato in Parlamento un numero di volte non paragonabile con quanto accaduto nei due anni passati”, aggiunge Fitto.

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