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Roma ricorda Michelle Causo con una fiaccolata a Primavalle

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Roma ricorda Michelle Causo, uccisa a coltellate da un coetaneo ora in carcere: ieri la fiaccolata a Primavalle, domani i funerali della ragazza

Mazzi di fiori su una cattedra e due banchi disposti a presidio dell’ingresso dell’istituto statale “Vittorio Gassman” a Torrevecchia, palloncini e persone che distribuivano fiaccole. Quelle che hanno portato con se’ le diverse centinaia di cittadini, radunati ieri sera per la fiaccolata in ricordo di Michelle Causo, la 17enne uccisa a coltellate la scorsa settimana e il cui corpo senza vita è stata lasciato, ricoperto da buste dell’immondizia, su un carrello della spesa vicino a dei secchi della spazzatura in via Borgia a Primavalle. La “passeggiata del ricordo” è partita davanti l’ingresso della sede centrale del Gassman dove è stato appeso lo striscione “Con Michelle nel cuore, vittime mai più”. “Devono buttare la chiave, devono morire in carcere”, ha detto, tra le urla, il padre di Michelle.

“Aveva un lato forte e un lato fragile – ha detto la professoressa Luisa De Acutis, insegnante di scienze motorie della 3a C, che Michelle frequentata – Amava molto la pallavolo, era partecipativa ma quando si stufava del gioco schiacciava, fregandosene. Di lei ricordo soprattutto il sorriso, correva da me quando confliggeva con le altre insegnanti, ‘prof, posso stare un po’ con lei?’ mi diceva. Aveva le fragilità di ogni adolescente, voleva affermarsi. Era molto cambiata dopo la morte della nonna. C’era molto affezionata”.
Qualche piccolo momento di tensione con giornalisti e reporter accusati di avere scritto “tante zozzerie in questi giorni”. Poi fumogeni colorati e un “grande applauso per Michelle” è partito quando il corteo si è fermato nel punto in cui è stato ritrovato il corpo e che ora è un tappeto di fiori, cuscini, lumini lo striscione “Piccolo angelo fai buon viaggio”.

La fiaccolata si è conclusa nella basilica parrocchiale di Santa Maria della Salute dove il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e il governatore del Lazio, Francesco Rocca, insieme ad alcuni presidenti di Municipio di Roma e a un centinaio di persone hanno pregato per la 17enne uccisa. La preghiera è stata accompagnata dalle parole nette di padre Baldo Reina, vescovo del settore ovest di Roma: “Sentiamo forte l’indignazione, lo sgomento, la rabbia ed esigiamo di essere protetti. La fiaccolata è stata un bel gesto ma non basta. È un segno di solidarietà e presenza ma abbiamo bisogno di proteggerci gli uni gli altri, abbiamo il dovere di proteggere i giovani e loro di proteggersi da ogni male. Chiediamo dal profondo del cuore, la protezione di Dio ma anche la responsabilità per proteggerci sempre, in ogni istante e in ogni luogo. In particolare i giovani del nostro quartiere e della nostra città”. Il vescovo ha ricordato anche “le vittime di Casal Palocco. È una città che alza il grido di dolore e in questo momento, forse più drammatico di altri, segna il nostro cuore. La vita è sacra e nessuno la deve toccare”.

GUALTIERI: NO ALLA VIOLENZA

“Ci sono poche circostanze più tristi e dolorose che trovarsi a piangere una giovane ragazza strappata alla vita nel fiore degli anni dalla violenza di chi l’ha uccisa barbaramente. Sono qui a esprimere il dolore di Roma Capitale e a portare la vicinanza e l’affetto di tutti i romani ai suoi familiari, agli amici, a Flavio, a tutti i suoi compagni e a chi le ha voluto tanto bene e che ce la ricorda come una persona gioiosa, una giovane donna che non meritava di subire questa terribile violenza”. Lo ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, partecipando alla fiaccolata in memoria di Michelle Causo. Ora, ha proseguito il primo cittadino, “auspichiamo che la giustizia faccia il suo corso. Vogliamo esprimere un sentimento di rigetto della violenza in tutte le sue forme e di una comunità vicina e solidale con chi sta soffrendo e vuole cercare pur in un momento così duro di dare un messaggio positivo, di amore, speranza e sostegno sapendo che non ci sono parole per capire e giustificare un gesto così. Sentiamo tutta la responsabilità rispetto a fenomeni come la violenza contro le donne, il rifiuto della libertà e autonomia delle donne che spesso porta all’omicidio. Sentiamo il dovere di reprimere e prevenire ogni fenomeno di violenza contro le donne, è innanzitutto un compito culturale”, ha concluso Gualtieri, che ha deposto una corona di fiori nel luogo dove è stato ritrovato il corpo della giovane e si è intrattenuto a parlare con i familiari.

ROCCA: FAMILIARI MICHELLE CHIEDONO GIUSTIZIA E VICINANZA

“I familiari di Michelle chiedono giustizia, chiedono di non essere dimenticati”, ha detto Francesco Rocca alla fiaccolata. Il governatore del Lazio insieme al sindaco di Roma, ha parlato a lungo con i familiari della 17enne che chiedono di essere sostenuti di fronte a “quel dolore tremendo che si prova di fronte alla innaturalità della morte di una figlia, una sensazione devastante che non si può spiegare”.
Il valore della fiaccolata “è che dobbiamo essere vicini, aiutare il quartiere a elaborare questo lutto – ha aggiunto Rocca come riferisce la Dire (www.dire.it) –. La famiglia ha detto una cosa importante: ‘Questo delitto poteva accadere ovunque, non è il quartiere’. Questo è un quartiere che ha molte sfide ma sono convinto che questo delitto poteva accadere ovunque. Abbiamo oggi una difficoltà nel dialogo generazionale, nel comprendere e intercettare le difficoltà dei giovani. Questa fiaccolata per me ha anche questo significato: silenzio, raccoglimento e riflessione”.

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