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Artrite psoriasica: upadacitinib sicuro in pazienti con coinvolgimento assiale

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Artrite psoriasica: un’analisi ha dimostrato l’efficacia e la sicurezza d’impiego di upadacitinib anche nei pazienti con coinvolgimento assiale

Un’analisi post-hoc dei due trial clinici registrativi SELECT-PsA 1 e 2, pubblicata su Arthritis Research & Therapy, ha dimostrato l’efficacia e la sicurezza d’impiego di upadacitinib anche nei pazienti con coinvolgimento assiale, evidenziando i benefici d’impiego del Jak inibitore anche in questa sottopopolazione di pazienti con PsA.

Razionale dello studio
Ad oggi, non esistono criteri condivisi per identificare la presenza di coinvolgimento assiale nell’artrite psoriasica (PsA); per questi motivi, i tassi di prevalenza variano dal 5 al 70% a seconda dei criteri utilizzati per la diagnosi e della durata della malattia.

Ciò premesso, i dati dei registri suggeriscono che i pazienti affetti da PsA con coinvolgimento assiale presentano un’attività di malattia più elevata e una maggiore compromissione della qualità di vita rispetto ai pazienti affetti da PsA senza coinvolgimento assiale.  “Inoltre – ricordano i ricercatori nell’introduzione allo studio – l’interessamento assiale nella PsA risponde in modo diverso a determinati trattamenti rispetto alla PsA periferica.
Pertanto, una migliore comprensione delle risposte cliniche nei pazienti con PsA e coinvolgimento assiale può aiutare a ottimizzare le decisioni terapeutiche.

L’efficacia di upadacitinib nel trattamento della PsA o delle spondiloartriti assiali (axSpA) è stata stabilita da tempo in studi clinici di fase 3. Dati i benefici osservati di upadacitinib per il trattamento della PsA e la necessità di comprendere meglio le risposte cliniche nei pazienti con PsA con coinvolgimento assiale, l’obiettivo di questa analisi post-hoc è stato quello di valutare l’efficacia e la sicurezza di upadacitinib nei pazienti con PsA attiva e coinvolgimento assiale degli studi di fase 3 SELECT-PsA.

Disegno degli studi PsA-SELECT e outcome considerati nell’analisi post-hoc
I pazienti eleggibili nei due studi erano rappresentati da individui in età adulta, con una diagnosi clinica di PsA attiva, che soddisfacevano anche i criteri di classificazione per l’artrite psoriasica (CASPAR), e che presentavano una risposta insoddisfacente o un’intolleranza ad almeno un DMARDcs nel caso dello studio SELECT-PsA 1 o ad almeno un farmaco biologico nel caso dello studio SELECT PsA-2.

Questi sono stati randomizzati al trattamento, in cieco, con upadacitinib 15 mg o upadacitinib 30 mg per via orale una volta al giorno, con placebo o con adalimumab 40 mg per via sottocute ogni due settimane (solo SELECT-PsA 1) per 24 settimane.

Alla settimana 24, i pazienti assegnati al placebo al basale sono passati a trattamento in cieco con upadacitinib 15 mg o 30 mg, e la condizione di cecità dei trial è stata mantenuta fino a quando tutti i pazienti hanno raggiunto la settimana 56.

Coinvolgimento assiale
Al basale, il coinvolgimento assiale di malattia è stato determinato in base al giudizio dei ricercatori (sì/no) alla luce della totalità delle informazioni cliniche disponibili, quali la durata e le caratteristiche del dolore lombare, l’età di insorgenza ed esami pregressi di laboratorio e o referti di imaging, se disponibili.

Per questi trial, l’imaging non era richiesto di default per confermare la malattia assiale.

Oltre al giudizio soggettivo dei ricercatori, è stato applicato anche il seguente set di criteri basati su outcome riferiti dai pazienti (PRO) per il coinvolgimento infiammatorio assiale attivo:
– Punteggio BASDAI complessivo ≥ 4
– Punteggio BASDAI alla domanda 2 (“Come descriveresti il livello complessivo di spondilite anchilosante, dolore al collo, alla schiena o all’anca percepito?”) ≥ 4 al basale

Outcome
In questa analisi post-hoc sono stati valutati, per entrambi gli studio e a 12, 24 e a 56 settimane, gli outcome di efficacia che descrivono l’attività di malattia assiale nei due sottogruppi di pazienti con PsA con coinvolgimento assiale.

Tra questi vi erano la variazione, rispetto al basale, del punteggio complessivo BASDAI, del punteggio BASDAI modificato (escludendo la domanda 3 relativa al dolore articolare periferico) e il punteggio ASDAS. Inoltre, è stata valutata la variazione, rispetto al basale, delle componenti individuali dell’indice BASDAI (domane da 1 a 6).

Infine, sono state oggetto di valutazione nell’analisi la proporzione di pazienti soddisfacenti la risposta BASDAI50, come pure di quelli che avevano raggiunto, rispettivamente, lo stato di malattia inattiva (ID, definito da un punteggio  < 1,3), di ridotta attività di malattia (LDA, definito da un punteggio < 2,1), di miglioramento importante (MI, definito da una riduzione  ≥ 2 rispetto al basale) e di miglioramento clinicamente importante (CII, definito da una riduzione  ≥ 1,1 rispetto al basale) in base ai punteggio ASDAS.

Risultati principali
In questa analisi post-hoc sono stati riassunti gli endpoint di efficacia per i pazienti randomizzati che erano stati sottoposti almeno ad una dose del farmaco in studio.
Lo studio mostra i dati dei pazienti trattati con placebo, upadacitinib 15 mg e adalimumab 40 mg (solo SELECT-PsA 1) alle settimane 12 e 24, nonché con placebo commutato in upadacitinib 15 mg, upadacitinib 15 mg in continuo e con adalimumab 40 mg (solo SELECT-PsA 1) alla settimana 56.  Non sono stati riportati, invece, i dati demografici e di efficacia relativi al trattamento in continuo con upadacitinib 30 mg, dato che la sola dose approvata per i pazienti con PsA attiva è quella di 15 mg.

Dai dati è emerso che ll 30,9% dei pazienti dello studio SELECT-PsA 1 e il 35,7% dei pazienti dello studio SELECT-PsA 2 presentavano un coinvolgimento assiale in base al solo giudizio dello sperimentatore; il 22,6% (SELECT-PsA 1) e il 28,6% (SELECT-PsA 2) dei pazienti presentavano un coinvolgimento assiale secondo il giudizio dello sperimentatore e i criteri basati sui PRO.

Una percentuale maggiore di pazienti ha raggiunto la risposta BASDAI50 con upadacitinib 15 mg rispetto al placebo utilizzando entrambi i criteri e rispetto ad adalimumab utilizzando il solo giudizio dello sperimentatore, alla settimana 24 in SELECT-PsA 1 (solo sperimentatore: UPA15= 59,0%, placebo, 26,9%, P < 0,0001; ADA= 44,1%, P = 0,015; sperimentatore e PRO-based: UPA15= 60,4%, placebo, 29,3%, P < 0,0001; ADA= 47,1%, P = 0,074), con risultati comparabili nello studio SELECT-PsA 2.

Risultati simili sono stati osservati con UPA15 per gli ulteriori endpoint BASDAI e ASDAS alle settimane 12 e 24, con miglioramenti che si sono mantenuti alla settimana 56.

Passando alla safety, gli eventi avversi emersi a seguito del trattamento (TEAE) sono risultati generalmente simili tra i sottogruppi in studio, indipendentemente dallo stato di coinvolgimento assiale e in linea con il profilo di sicurezza di questo Jak inibitore.

Riassumendo
Nel complesso, indipendentemente dalla valutazione predefinita del coinvolgimento assiale applicata (solo giudizio dello sperimentatore o giudizio dello sperimentatore e criteri basati sui PRO), i pazienti con PsA attiva e coinvolgimento assiale hanno dimostrato miglioramenti dei sintomi assiali con upadacitinib 15 mg, spesso con risposte numeriche maggiori rispetto ad adalimumab, che si sono mantenute nel corso del follow-up a lungo termine (56 settimane) nei due studi di fase 3 SELECT-PsA.

Inoltre, I risultati sulla sicurezza di upadacitinib 15 mg sono stati generalmente comparabili tra pazienti con o senza coinvolgimento assiale.

“Questi dati, pertanto, – concludono i ricercatori – forniscono importanti informazioni ai medici curanti sull’efficacia e la sicurezza di upadacitinib 15 mg nella malattia assiale e possono aiutare a guidare le decisioni terapeutiche per i pazienti affetti da PsA con coinvolgimento assiale”.

Bibliografia
Baraliakos, X et al. Efficacy and safety of upadacitinib in patients with active psoriatic arthritis and axial involvement: results from two phase 3 studies. Arthritis Res Ther 25, 56 (2023). https://doi.org/10.1186/s13075-023-03027-5
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