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Da Aifa ok al rimborso della PrEP, pillola per prevenire l’Hiv

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Aifa autorizza la rimborsabilità della PrEP, acronimo inglese che sta profilassi pre esposizione: evita di contrarre l’Hiv attraverso l’assunzione di antiretrovirali

Si chiama PrEP, acronimo inglese che sta profilassi pre esposizione, ovvero una cura preventiva per evitare di contrarre il virus dell’Hiv attraverso l’assunzione di farmaci antiretrovirali, fondamentalmente gli stessi che si usano per la cura di chi si è già, infettato. Se somministrata correttamente, rispettando dosaggi e modalità di assunzione, è efficace al 99%. Adesso sarà gratuita.

Il Comitato prezzi e rimborsi dell’Agenzia del farmaco (Cpr) ha dato il via libera al rimborso dei medicinali a base di emtricitabina e tenofovir disoproxil. Finora, la profilassi pre-esposizione, la pillola da assumere prima dei rapporti ad alto rischio, costava tra i 50 e i 60 euro a confezione: il prezzo varia a seconda della scelta del prodotto originale  o del farmaco generico. La decisione di Aifa si applica alla formulazione generica messa a punto da Mylan adesso parte di Viatris.

Dopo il via libera della Commissione Tecnico-Scientifica di Aifa, lo scorso 23 marzo, c’era stata una sospensione da parte del Comitato prezzi e rimborsi dell’Aifa, il cui compito è quello di definire il prezzo d’acquisto del farmaco da parte del Servizio Sanitario. «La non gratuità» secondo le associazioni lgbtqia+, «costituiva una barriera insormontabile per le persone più giovani e per i più socialmente vulnerabili» e «un ostacolo verso l’obiettivo di sconfiggere l’Aids entro il 2030».

Il farmaco è ora inserito in fascia A, quindi rimborsabile dal Servizio sanitario nazionale. Ne dà notizia l’associazione Anlaids Onlus, che parla di «svolta». «La rimborsabilità della Prep – commenta Bruno Marchini, presidente di Anlaids – è un importante passo in avanti nella prevenzione dell’infezione da Hiv, poiché rende il farmaco fruibile da tutte le persone. La PrEP è però un percorso, che, oltre alla prescrizione del farmaco, comprende lo screening periodico delle infezioni sessualmente trasmesse, che al momento è, nella maggior parte delle regioni italiane, ancora a carico dell’utente. Auspichiamo una completa presa in carico del percorso per garantire una prevenzione efficace e completa consapevolezza».

Se assunta correttamente, la profilassi offre una protezione dall’infezione che sfiora il 100%: lo certificano tutte le agenzie sanitarie internazionali (Onu, Unaids, Oms) che raccomandano di favorire al massimo l’accesso alla Prep e lo dimostrano i dati provenienti dai paesi in cui è rimborsabile. Tra questi: Francia, Germania, Spagna Portogallo, Belgio, Danimarca, Finlandia, Regno Unito e molti altri, a cui da oggi si aggiunge anche l’Italia.

Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, nel 2021 sono state segnalate in Italia 1.770 nuove diagnosi di infezione da Hiv, pari a 3 nuovi casi per 100mila residenti. L’incidenza di nuove diagnosi di Hiv è in continua diminuzione dal 2012 ma negli ultimi anni aumenta la quota di persone a cui viene diagnosticato tardivamente.

Per saperne di più sulla PrEP
Storicamente la PrEP è stata pensata come strumento di prevenzione per le persone con comportamenti ad elevato rischio di contrarre l’HIV, in particolare per coloro che non usano mai il profilattico o lo usano in modo sporadico e hanno frequenti rapporti occasionali. Negli USA è in uso dal 2012, mentre in Europa è stata introdotta solo nel 2016. Intanto gli studi scientifici condotti in questi anni ne hanno dimostrato l’estrema efficacia e tutte le agenzie internazionali ne raccomandano la diffusione, non solo limitata alle persone che si espongono ad un rischio elevato, ma come uno strumento ulteriore di prevenzione per tutte e per tutti.

La PrEP è ormai riconosciuta come un valido e sicuro strumento di prevenzione, un’opzione in più per tutte le persone HIV-negative che vogliano proteggersi dall’infezione.

Prima di iniziare la PrEP è dunque necessario essere certi di non avere l’HIV: è quindi prevista l’effettuazione preliminare di un test per l’HIV di quarta generazione, che dovrà essere poi ripetuto regolarmente per tutto il periodo della profilassi. L’assunzione della PrEP in una persona che ha già l’HIV, potrebbe generare delle resistenze ai farmaci che non potrebbero poi più essere utilizzati come terapia anti-HIV.

La PrEP è fortemente raccomandata alle persone che corrono un rischio sostanziale di contrarre l’HIV:

• persone che non usano mai il profilattico o lo usano in modo sporadico e hanno rapporti occasionali o con partner a rischio per l’HIV. Oltre a queste condizioni, ci sono ulteriori fattori, associati ad un più alto rischio di contrarre l’HIV, che fanno propendere per la PrEP, tra cui una recente Infezione Sessualmente Trasmissibile (IST), il ricorso alla Profilassi Post-Esposizione (PPE) e l’uso di sostanze psicoattive durante i rapporti sessuali, in particolare mefedrone, GHB/GBL e metanfetamine (ChemSex).

• Persone che, facendo uso di sostanze per via iniettiva, condividono siringhe e strumenti (cucchiaini, fiale, filtri) con altre.

La PrEP NON è indicata a chi utilizza sempre il profilattico per proteggere i rapporti sessuali, né ai/alle partner sessuali delle persone con HIV che seguono regolarmente la terapia e hanno la carica virale irrilevabile (U=U, ossia Undetectable = Untransittable: se l’HIV non è rilevabile, non è trasmissibile); la PrEP è indicata solo ai/alle partner sessuali delle persone con HIV che non seguono una terapia o non la seguono con regolarità o che, avendola appena iniziata, non hanno ancora raggiunto la soppressione virologica.

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