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Tentato golpe in Russia: gli Stati Uniti conoscevano le intenzioni di Prigozhin

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Per i media americani, la Casa Bianca sapeva dell’azione di Prigozhin. Lo stesso presidente russo Vladimir Putin sarebbe stato messo in guardia dai suoi servizi di intelligence

La Casa Bianca era informata da giorni di un’imminente iniziativa del gruppo paramilitare Wagner: lo riferisce il quotidiano Washington Post, citando fonti anonime dell’amministrazione statunitense. Secondo il giornale, a confermare questa probabilità e ad accrescere l’attenzione americana era stata un’ordinanza del ministero della Difesa russo datata 10 giugno che impone l’obbligo per le unità armate non inquadrate nell’esercito di sottoscrivere contratti con il governo. Una misura, questa, secondo il Washington Post, che riguarderebbe anche Wagner e il suo capo Evghenij Prigozhin.

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ANCHE PUTIN ERA STATO MESSO IN GUARDIA

Le fonti del giornale avrebbero aggiunto che “c’erano abbastanza segnali per informare la leadership che si preparava qualcosa” ma anche che i dettagli del piano di Prigozhin non erano chiari fino a poco prima dell’inizio della sua azione, la cosiddetta “marcia di giustizia” partita da Rostov sul Don.
Sempre stando alla ricostruzione del Washington Post, lo stesso presidente russo Vladimir Putin sarebbe stato messo in guardia dai suoi servizi di intelligence. Non è chiaro quando ma, secondo le fonti, “ben più di 24 ore prima” dell’azione di Wagner.

LE RICOSTRUZIONI SULLE ALTRE TESTATE USA

A tentare ricostruzioni su ciò che la Casa Bianca sapeva sono anche altre testate americane. Secondo l’emittente Cnnl’intelligence statunitense aveva rilevato spostamenti di munizioni ed equipaggiamenti militari da parte di Wagner presso il confine tra Russia e Ucraina. Il quotidiano New York Times riferisce inoltre che il presidente Joe Biden ha avuto colloqui con i suoi omologhi di Francia, Germania e Gran Bretagna relativi a timori di una perdita di controllo da parte di Putin sugli arsenali nucleari nella disponibilità della Russia.

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