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Con diete ipocaloriche benefici per chi ha il diabete di tipo 2

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Le diete ipocaloriche, in combinazione con un programma intensivo di modifica dello stile di vita, associate a un aumento dei tassi di remissione tra i pazienti con diabete di tipo 2

Le diete ipocaloriche, in particolare in combinazione con un programma intensivo di modifica dello stile di vita, sono state associate a un aumento dei tassi di remissione tra i pazienti con diabete di tipo 2, secondo i risultati di una metanalisi di 28 studi randomizzati pubblicata sull’American Journal of Clinical Nutrition.

«È accertato che il miglioramento del controllo glicemico può ridurre i rischi di complicanze microvascolari e di eventi legati alle malattie cardiovascolari e che la terapia dietetica è una componente chiave nei programmi di gestione del diabete di tipo 2» hanno scritto il primo autore Ahmad Jayedi, dietista presso la Semnan University of Medical Sciences e dottorando presso la Teheran University of Medical Sciences in Iran, e colleghi.

«Questo ha portato a raccomandare che, con l’aiuto di un team di assistenza sanitaria, le persone con diabete di tipo 2 adottino un piano alimentare sano personalizzato per ottimizzare il controllo glicemico e la salute a lungo termine. Più recentemente, è stato dimostrato che una restrizione calorica più intensiva e interventi strutturati sullo stile di vita possono portare a raggiungere la remissione dal diabete di tipo 2» hanno aggiunto.

Tuttavia, hanno fatto presente, l’impatto della restrizione calorica non è stato valutato in modo completo e non ci sono molte evidenze sugli effetti dose-dipendenti della restrizione calorica nei pazienti con diabete di tipo 2.

Revisione della letteratura e metanalisi
Per questo motivo i ricercatori hanno condotto una revisione sistematica e una metanalisi di 28 studi randomizzati che hanno valutato in che modo una dieta ipocalorica pre-specificata è stata in grado di influenzare la remissione del diabete di tipo 2. Gli studi inclusi avevano una durata di almeno 12 settimane e hanno coinvolto un totale di oltre 6.000 partecipanti.

Lo scopo era stimare l’effetto assoluto (differenza di rischio) a 6 mesi (6 ± 3 mesi) e 12 mesi (12 ± 3 mesi) di follow-up e la differenza media per gli effetti della restrizione calorica sugli esiti cardiometabolici. Per stabilire la certezza delle evidenze è stato utilizzato l’approccio Grading of Recommendations Assessment, Development and Evaluation (GRADE).

Più pazienti in remissione con regime dietetico ipocalorico
Definendo la remissione come il raggiungimento di livelli di emoglobina glicata (HbA1c) inferiori al 6,5% senza l’uso di farmaci, i ricercatori hanno rilevato che le diete ipocaloriche aumentavano la remissione di 38 pazienti in più su 100 a 6 mesi (GRADE = moderate) e di 13 pazienti in più su 100 a 12 mesi (GRADE = moderate) rispetto alle cure abituali o alla dieta abituale.

Definendo la remissione come il raggiungimento di livelli di HbA1c inferiori al 6,5% almeno 2 mesi dopo l’interruzione del trattamento, la remissione è aumentata di 34 pazienti in più su 100 a 6 mesi (GRADE = very low) e di 16 pazienti in più su 100 a 12 mesi (GRADE = low).

Risultati migliori abbinando una modifica intensiva dello stile di vita
Gli autori hanno sottolineato che di recente l’American Diabetes Association ha raccomandato che la maggior parte delle persone con sovrappeso, obesità o diabete di tipo 2 adottino un programma di intervento sullo stile di vita che includa la perdita di peso con una riduzione dell’apporto energetico di 500-750 kcal al giorno, per un corrispettivo di assunzione giornaliera di circa 1.500-1.800 kcal per gli uomini e da 1.200 a 1.500 kcal per le donne.

L’analisi ha mostrato che, a 6 mesi, ogni diminuzione di 500 kcal al giorno nell’apporto energetico portava a riduzioni clinicamente significative della HbA1c (differenza media -0,82%, GRADE = high) e del peso corporeo (differenza media -6,33 kg, GRADE = high), che sono migliorate a 12 mesi.

«Le evidenze attuali suggeriscono che i benefici clinici compaiono generalmente dopo una perdita di peso del 3-5% e che i benefici della perdita di peso sono progressivi, dove una maggiore perdita di peso indica ulteriori miglioramenti della salute» hanno osservato glia autori. «I nostri risultati hanno confermato ulteriormente questi dati, indicando che i livelli di HbA1c, il glucosio plasmatico a digiuno e il peso corporeo sono diminuiti linearmente insieme alla riduzione dell’apporto energetico».

Hanno concluso che sono necessari ulteriori studi per confermare gli effetti a lungo termine della restrizione calorica nel diabete di tipo 2, dal momento che c’è ancora una certa confusione sul grado di restrizione calorica da consigliare ai pazienti in modo che adottino gli interventi sullo stile di vita più efficaci.

Referenze

Jayedi A et al. Effect of calorie restriction in comparison to usual diet or usual care on remission of type 2 diabetes: a systematic review and meta-analysis of randomized controlled trials. Am J Clin Nutr. 2023 Mar 25;S0002-9165(23)46301-0. 

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