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Condizionatori: l’impatto sulle bollette e i consigli per risparmiare

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In Italia lo possiede il 40% delle famiglie e il 90% di uffici e negozi

Condizionatori: come usufruire dello sconto in fattura del 65%

Con l’arrivo dell’estate e l’aumento delle temperature, le spese per il condizionamento degli ambienti domestici è destinato fisiologicamente ad aumentare. Il maggior dispendio energetico si traduce in un incremento dei costi in bolletta; secondo un sondaggio condotto dal portale Selectra, l’utilizzo costante di un condizionatore può ‘pesare’ sulla bolletta in percentuali che oscillano tra il 25% e il 50%, a seconda della metratura degli ambienti interni. Un condizionatore ad elevata efficienza energetica, infatti, per il raffrescamento di un locale da 25 m2, può costare fino a 25 euro al mese, in base alle modalità di utilizzo. Allo stesso modo, una macchina più potente, installata in una stanza da 45-50 m2, può comportare una spesa quasi doppia, pari a circa 50 euro mensili.

I due fattori che incidono maggiormente sui consumi degli impianti di condizionamento e climatizzazione sono il tempo in cui rimane in funzione e la temperatura impostata. Dal sondaggio Selectra emerge come quasi la metà degli utenti sceglie un intervallo termico tra i 22° e i 24°, a fronte di un notevole dispendio energetico; solo un terzo, invece, imposta il condizionatore su di una temperatura leggermente più alta (25°-27°) mentre circa il 20% opta per un condizionamento più ‘pesante’ (19°-21°), che determina un maggior consumo di energia.

Naturalmente, è possibile ottimizzare i costi riducendo gli sprechi e con una serie di accorgimenti grazie ai quali non solo risparmiare sulla bolletta estiva ma anche ridurre le emissioni e l’impatto ambientale dei condizionatori. Di seguito, vediamo come fare.

Scegliere macchinari ad alta efficienza energetica

Per quanto possa sembrare banale, il modo migliore per consumare meno energia possibile è quello di scegliere di installare un macchinario altamente efficiente dal punto di vista energetico. A tal proposito, è sufficiente tenere in considerazione la cosiddetta “etichetta energetica”, valida anche per i grandi elettrodomestici; per i condizionatori, la classe più alta (che coincide con un rendimento energetico ottimale) è quella A+++.

Pertanto, in presenza di impianti o macchinari obsoleti o malfunzionanti (che consumano tanto e ‘rendono’ poco), il consiglio è di intervenire, installando modelli più moderni e funzionali. Questo tipo di interventi, agevolabili tramite appositi incentivi statali, rappresentano un investimento per il presente e il futuro, in grado di migliorare il comfort domestico e garantire un cospicuo risparmio negli anni. In aggiunta, in commercio è possibile reperire agevolmente una vasta gamma di macchinari di nuova generazione, anche online; e-commerce specializzati come Emmebistore consentono di accedere agevolmente a catalogo e prezzi dei condizionatori Daikin e di altri marchi di riferimento nel settore.

Manutenzione costante

Uno dei dati più significativi emersi dal sondaggio Selectra è la regolarità con cui gli utenti approntano la manutenzione ordinaria degli impianti. Il 50% esegue gli opportuni controlli una volta l’anno mentre circa il 20% la effettua più di rado (ogni due o tre anni) oppure mai. Il resto del campione intervistato, invece, ha dichiarato di fare manutenzione ad ogni cambio di stagione.

La periodicità della manutenzione è uno degli aspetti regolamentati dalla normativa vigente; per impianti di potenza superiore a 12 kW (corrispondenti a 41.000 BTU/h), le verifiche di efficienza energetica sono obbligatorie, secondo quanto disposto dal DPR 74/2013, e vanno effettuate ogni due o quattro anni a seconda del tipo di impianto e della relativa alimentazione.

Utilizzo sostenibile

Come già accennato, il dispendio energetico dei condizionatori dipende dalle impostazioni scelte dall’utilizzatore; in tal senso, ‘settare’ l’impianto su una temperatura troppo bassa è controproducente, perché il condizionatore avrà bisogno di più energia. È buona norma, quindi, che la differenza di temperatura con l’esterno oscilli tra i 4° e i 7°; in aggiunta, è consigliabile abbinare la funzione di raffrescamento a quella di deumidificazione, dal momento che l’umidità contribuisce ad aumentare la temperatura percepita rispetto a quella reale.

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