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Artrite idiopatica giovanile: conferme per efficacia dei farmaci anti-TNF

artrite idiopatica giovanile

Una revisione sistematica della letteratura pubblicata su Pediatric Rheumatology ha dimostrato che i farmaci anti-TNF sono efficaci  per l’artrite idiopatica giovanile

Una revisione sistematica della letteratura pubblicata su Pediatric Rheumatology ha dimostrato che i farmaci anti-TNF sono efficaci e ben tollerati nel trattamento dell’artrite idiopatica giovanile (JIA). Sono necessari, però, studi ulteriori a più lungo termine, da effettuare soprattutto in quei pazienti che passano dalle cure pediatriche a quelle per adulti.

Razionale e disegno della metanalisi
“Ad oggi, nessuno studio testa a testa aveva messo a confronto l’efficacia e la sicurezza dei diversi DMARDb, in particolare dei farmaci anti-TNF, nella JIA” – ricordano i ricercatori nell’introduzione allo studio -. Tuttavia, sono state pubblicate diverse metanalisi e revisioni sistematiche dell’efficacia e/o della sicurezza di questi agenti”.

La JIA, come è noto, può causare disabilità a breve e lungo termine, problemi di crescita, sintomi gastrointestinali, depressione e affaticamento. Circa la metà dei bambini che sviluppano JIA continua ad avere la malattia attiva in età adulta, con conseguenze sulla funzionalità fisica e sulla qualità della vita legata allo stato di salute.

I ricercatori hanno condotto in prima battuta un’analisi sistematica della letteratura pubblicata sull’argomento fino a marzo 2021, mediante ricerca sui principali database bibliografici biomedici (Pubmed, EMBASE). A questa è seguita anche una ricerca manuale della letteratura grigia, al fine di identificare tutti gli abstract pubblicati sull’argomento nei congressi ACR, EULAR, della Childhood Arthritis and Rheumatology Research Alliance e della Paediatric Rheumatology European Society.

E’ stata condotta l’ estrapolazione dei dati di outcome da questi studi se la coorte di pazienti trattati con farmaci anti-TNF comprendeva almeno 30 pazienti.
L’efficacia del trattamento è stata determinata utilizzando i criteri di risposta JIA-ACR, mentre la sicurezza è stata valutata calcolando l’incidenza di eventi avversi gravi (SAE) per 100 anni-paziente (100PY).

Risultati principali
Delle 87 pubblicazioni incluse nella sintesi qualitativa della letteratura, 19 descrivevano 13 studi clinici. La maggior parte dei pazienti proveniva dall’Europa (n = 48), da aree multiregionali del globo (n = 17) e dal Nord America (n = 11). La durata del trattamento variava da 12 a 224 settimane, con estensioni in aperto fino a 8 anni. I TNF valutati in questi studi includevano etanercept, golimumab, adalimumab e infliximab.

Nella coorte di pazienti trattati con golimumab, il raggiungimento di JIA-ACR30/50/70/90 alla settimana 16 è stato osservato rispettivamente nell’89%, 79%, 66% e 36% dei pazienti. Per i pazienti che hanno ricevuto etanercept, il raggiungimento di JIA-ACR30/50/70/90 alla settimana 12 è stato riportato rispettivamente nel 73-94%, 53-78%, 36-59% e 28% dei pazienti. I pazienti della coorte adalimumab (in monoterapia o in concomitanza con metotrexato) che hanno ottenuto queste percentuali di risposta variavano rispettivamente dal 71 al 94%, dal 68 al 90%, dal 55 al 61% e dal 39 al 42% alla settimana 12. I pazienti trattati con infliximab (3 mg/kg in combinazione con metotrexato) hanno raggiunto tassi di risposta JIA-ACR30/50/70 rispettivamente del 64%, 50% e 22% alla settimana 14. Per questo farmaco non è stata riportata la JIA-ACR90.

Per quanto riguarda i dati sulla sicurezza, l’incidenza di SAE in tutti i timepoint considerati variava da 0 a 13,7 SAE/100PY per i pazienti trattati con adalimumab, da 10,4 a 24,3 SAE/100PY nella coorte di pazienti trattati con golimumab e da 0 a 20,0 SAE/100PY per quelli trattati con etanercept. Non è stato possibile stimare l’incidenza di SAE per infliximab.

Riassumendo
Nel commentare i risultati, i ricercatori hanno ammesso tra i limiti del lavoro l’eterogeneità degli studi identificati per la metanalisi, che ha impedito un confronto diretto delle evidenze. Inoltre, gli sperimentatori non hanno potuto confrontare la gravità della malattia al basale tra i pazienti. Infine, anche se la limitazione dell’eleggibilità degli studi con almeno 30 pazienti trattati con un TNF era stata pensata per aumentare la solidità dell’analisi, non si può escludere che ciò possa aver escluso dalla valutazione dati potenzialmente utili.

Ciò detto, “…le evidenze pubblicate suggeriscono che adalimumab, etanercept, golimumab e infliximab sono trattamenti efficaci e ben tollerati per la JIA – scrivono i ricercatori nelle conclusioni del lavoro -. Questa rassegna sistematica della letteratura – aggiungono – potrebbe servire come base per l’implementazione di una nuova meta-analisi dedicata all’efficacia e alla sicurezza dei TNF nella JIA, nonché per un’altra rassegna sistematica di letteratura dedicata agli outcome funzionali e alla qualità della vita, che potrebbe rivelarsi utile per fornire indicazioni più precise in merito all’impiego ottimale dei farmaci anti-TNF nella JIA”.

Bibliografia
Horneff G, Minden K, Rolland C, Daly ACH, Borlenghi C, Ruperto N. Efficacy and safety of TNF inhibitors in the treatment of juvenile idiopathic arthritis: a systematic literature review. Pediatr Rheumatol Online J. 2023;21(1):20. Published 2023 Feb 24. doi:10.1186/s12969-023-00798-8
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