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In Duomo a Milano l’ultimo saluto a Berlusconi: la diretta del funerale di stato

silvio berlusconi

Alle 15 i funerali di Stato per Silvio Berlusconi al Duomo di Milano: segui la diretta. La cerimonia è celebrata dall’arcivescovo di Milano Mario Delpini alla presenza di Mattarella e Meloni

È il giorno dei funerali di Stato di Silvio Berlusconi. Per la giornata è stato dichiarato il lutto nazionale e la presidenza del Consiglio ha stabilito che saranno esposte a mezz’asta la bandiera italiana e quella dell’Unione europea sugli edifici pubblici e sulle sedi diplomatiche e consolari all’estero. Anche le Camere, dei deputati e dei senatori, fermeranno i lavori per una settimana.

L’INIZIO DELLA CERIMONIA E LE AUTORITA’ PRESENTI

La cerimonia, spiega la Dire (www.dire.it), inizierà alle 15 e sarà celebrata dall’arcivescovo di Milano Mario Delpini alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e della Premier Giorgia Meloni. Presenti anche i vertici politici e istituzionali del Paese e del mondo. Hanno confermato la loro presenza alle esequie la segretaria del PD Elly Schlein, Matteo Renzi, Carlo Calenda, Paolo Gentiloni in rappresentanza della Commissione europea.

Tutte le reti Mediaset trasmettono l’evento in simulcast: la cerimonia sarà in diretta su Canale 5, Rete 4 e Italia 1Rai 1 sarà in diretta con Milano dalle 14 alle 17. Enrico Mentana trasmetterà la consueta ‘maratona’ Speciale TgLa7 dalle 15.

PIU’ DI DIECIMILA PER L’ULTIMO SALUTO A BERLUSCONI

Per ricordare Berlusconi deceduto lunedì all’ospedale San Raffaele, dove era ricoverato da un paio di giorniun piano di sicurezza per gestire le entrate e le uscite di emergenza, e due maxischermi in piazza Duomo per permettere anche a chi non potrà entrare di seguire la cerimonia. Il Duomo, infatti, all’interno, dovrebbe ospitare circa 2mila persone, ma sono attese quasi 10mila fuori per dare l’ultimo saluto a Berlusconi. Le Autorità arriveranno all’aeroporto di Linate e da lì saranno trasferite in Duomo con un minivan e sono attese tra le 14.30 e le 15.

MARIA DE FILIPPI VESTITA DI BIANCO: ECCO IL MOTIVO

Sono in corso al Duomo di Milano i funerali di Stato di Silvio Berlusconi. Oltre 9.000 persone sono accorse in piazza per l’ultimo saluto all’ex presidente del Consiglio, scomparso lo scorso 12 giugno. Alla cerimonia sono presenti diversi personaggi pubblici, da cariche dello Stato, come Giorgia Meloni, Ignazio La Russa e Sergio Mattarella, a volti dello spettacolo. Tra questi anche Maria De Filippi. La conduttrice ha attirato fin da subito l’attenzione per il suo outfit, composto da un sobrio pantalone e una camicia total white. Ma perché vestirsi di bianco ad un funerale?

Stando a quanto spiegato dalla giornalista del Tg5 Elena Guarnieri, “Silvio Berlusconi diceva sempre ‘vestitevi di chiaro e se potete i capelli biondi, perché il nero non fa passare la luce’. Avete visto Maria De Filippi vestita di bianco? Credo che l’abbia fatto pensando a lui“.

Sebbene in Italia sia tradizione presentarsi in abito scuro ad un funerale, in alcuni Paesi come la Cina è il bianco il colore del lutto.

LE PAROLE DELL’ARCIVESCOVO

Quando un uomo è un uomo politico, allora cerca di vincere. Ha sostenitori e oppositori. C’è chi lo esalta e chi non può sopportarlo. Un uomo politico è sempre un uomo di parte. Quando un uomo è un personaggio, allora è sempre in scena. Ha ammiratori e detrattori. Ha chi lo applaude e chi lo detesta. Silvio Berlusconi è stato certo un uomo politico, è stato certo un uomo d’affari, è stato certo un personaggio alla ribalta della notorietà”. Così l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, nella sua omelia pronunciata oggi per le esequie di Silvio Berlusconi, in Duomo a Milano. “In questo momento di congedo e di preghiera, che cosa possiamo dire di Silvio Berlusconi? È stato un uomo: un desiderio di vita, un desiderio di amore, un desiderio di gioia. E ora celebriamo il mistero del compimento. Ecco che cosa posso dire di Silvio Berlusconi. È un uomo e ora incontra Dio”.

Delpini ha descritto così l’uomo d’affari Berlusconi: “quando un uomo è un uomo d’affari, allora cerca di fare affari. Ha quindi clienti e concorrenti. Ha momenti di successo e momenti di insuccesso. Si arrischia in imprese spericolate. Guarda ai numeri a non ai criteri. Deve fare affari. Non può fidarsi troppo degli altri e sa che gli altri non si fidano troppo di lui. È un uomo d’affari e deve fare affari”.

La vita di Berlusconi è stata “vivere e resistere e non lasciarsi abbattere dalle sconfitte e credere che c’è sempre una speranza di vittoria, di riscatto, di vita. Vivere e non sottrarsi alle sfide, ai contrasti, agli insulti, alle critiche, e continuare a sorridere, a sfidare, a contrastare, a ridere degli insulti”, ha continuato Delpini. Per l’Arcivescovo di Milano Berlusconi nel desiderare “di essere amato”, ha temuto che “l’amore possa essere solo una concessione, una accondiscendenza, una passione tempestosa e precaria. Amare e desiderare di essere amato per sempre e provare le delusioni dell’amore e sperare che ci possa essere una via per un amore più alto, più forte, più grande”. L’uomo che ha espresso “un desiderio di amore, che trova in Dio il suo giudizio e il suo compimento”, sarà stato “contento delle imprese che danno soddisfazione”. Sarà stato “contento delle cose buone, dei momenti belli, degli applausi della gente, degli elogi dei sostenitori”, “delle cose minime che fanno sorridere, del gesto simpatico, del risultato gratificante”, anche se lo stesso Berlusconi ha sperimentato che “la gioia è precaria” e si sarà sentito “smarrito di fronte all’irrimediabile esaurirsi della gioia”.

I CORI DEI TIFOSI DEL MILAN

“Un presidente, c’è solo un presidente”. Sono circa 500, a intonare il coro declinato ancora al presente. In Piazza Duomo a Milano sventolano centinaia di bandiere del Milan. Dentro si sta celebrando il funerale di Silvio Berlusconi. Ieri ad Arcore i tifosi della curva rossonera si erano mossi in un corteo silenzioso, concluso con la deposizione di alcune rose di fronte al cancello di Villa San Martino. Sono tanti i rappresentanti del mondo del calcio a Milano per dare l’ultimo saluto a Berlusconi. C’è il presidente dell’Inter Steven Zhang e l’amministratore del club nerazzurro Giuseppe Marotta. Con loro anche il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis e il presidente della Lazio Claudio Lotito. E poi l’ex allenatore del Milan “stellare” Arrigo Sacchi, l’ex direttore generale rossonero Ariedo Braida e Franco Baresi: “Oggi è il giorno del silenzio”, dice a bassa voce. In Duomo anche anche una delegazione di giocatori del Monza.

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