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Femministe contestano la ministra Roccella al Salone del Libro

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Al Salone del Libro un gruppo di attivisti di Extinction Rebel e di Non una di meno ha contestato il ministro Roccella che doveva presentare il suo libro. È intervenuta la Digos

Momenti di tensione al Salone Internazionale del Libro di Torino: come racconta sulle sue pagine social lo scrittore Nicola Lagioia, direttore del Salone, è andata in scena una contestazione alla ministra per la Famiglia Eugenia Maria Roccella da parte di alcuni attivisti, in parte di Extinction rebel e in parte del collettivo femminista Non Una di Meno. Roccella era alla manifestazione letteraria per presentare il suo libro “Una famiglia radicale” nello spazio dedicato alla Regione Piemonte.

Dopo la contestazione è intervenuta la Digos che ha identificato e denunciato una ventina di attivisti.

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GLI ATTIVISTI: “NOI CONTRO UNA MINISTRA CHE SI RAMMARICA DEL DIRITTO ALL’ABORTO”

Su Facebook, gli attivisti di Extinction rebel scrivono: “Mentre in Emilia Romagna si contano ancora i morti e i dispersi, i ministri del governo italiano, da giorni, presiedono gli spazi di uno degli eventi culturali più importanti d’Italia. Oggi era il turno della Roccella, ministra che ha più volte dichiarato che ‘purtroppo l’aborto è un diritto delle donne’”‘. E questo accade qui, nella regione in cui un medico su due si rivela obiettore di coscienza”.

Anche il collettivo Non una di meno scrive su Facebook, pubblicando le foto della contestazione. “Siamo al salone del libro nel padiglione della Regione Piemonte per contestare la ministra Roccella che dichiara che “purtroppo ” l’aborto è un diritto delle donne.. La ministra è la perfetta invitata della Regione che stanzia 2 milioni di euro- si legge nel post- a favore delle associazioni antiabortiste mentre giorno dopo giorno procede allo smantellamento della sanità pubblica e del welfare universale”.

LAGIOIA CHIAMATO A INTERVENIRE SUL PALCO

“Davanti allo stand della Regione è allora cominciata una contestazione alla ministra. Sono stato chiamato a intervenire sul palco. Me lo hanno chiesto alcuni funzionari della Regione- scrive Lagioia-. Quello che ho detto è molto semplice. Ho detto che in democrazia le contestazioni sono legittime purché non violente. E ho poi invitato chi contestava a dialogare con il ministro, muovendole in modo anche duro critiche a cui avrebbe potuto rispondere. Il gioco democratico tra cittadini e potere è fatto anche di dure critiche. Mi sembrava che i contestatori non accettassero questo tipo di invito (anche qui: chi contesta, purché in modo non violento, decide come contestare)”.

LA DENUNCIA DI LAGIOIA: “SONO STATO INSULTATO DALLA DEPUTATA MONTARULI”

“A quel punto, colpo di scena: una deputata di Fratelli d’Italia, Augusta Montaruli (dunque stiamo parlando di istituzioni), la quale evidentemente pretendeva che dicessi quello che voleva lei, ha cominciato ad aggredirmi verbalmente con una furia e una violenza verbale abbastanza sconcertanti: Vergogna! Vergogna!- si legge ancora nel post dello scrittore-. A quel punto, pieno di imbarazzo per lei, sono sceso da un palco dove tra un po’ dovevo evitare che la deputata mi si scagliasse addosso. Leggo dai giornali on line di essere stato attaccato anche dalla ministra, oltre che dalla deputata di Fratelli d’Italia”.

ROCCELLA: “LAGIOIA CACCIATO? FA FANTASY SU REALTÀ”

“Capisco che Lagioia sia uno scrittore, ma costruire una narrazione fantasy sulla realtà mi sembra un po’ eccessivo”. Così la ministra Eugenia Roccella commenta le parole del direttore del Salone del Libro di Torino, Nicola Lagioia, il quale ha affermato di essere stato ‘quasi cacciato’ dal palco dove avrebbe dovuto tenersi la presentazione del libro della ministra, ‘Una famiglia radicale’.

“Di fronte a un’aggressione subita e al mio invito al dialogo rivolto ai contestatori- dice Roccella- il direttore del Salone non solo non trova il modo di dire che è poco democratico impedire agli altri di parlare, ma addirittura attacca coloro ai quali è stato impedito di esprimersi. No comment”.

SANGIULIANO: “GRAVE ATTO INTOLLERANZA, SOLIDARIETÀ A ROCCELLA”

“È inaccettabile e gravissimo quanto avvenuto oggi al Salone del Libro di Torino nei confronti del Ministro Eugenia Roccella. Non permettere ad un autore, chiunque esso sia, di poter presentare liberamente il suo libro ed esprimere il proprio pensiero perché bloccato da un gruppo di violenti, è un atto antidemocratico e illiberale, nonché un precedente pericoloso per il libero dibattito delle idee. Non è silenziando chi la pensa in maniera diversa dalla nostra che si possono affermare le proprie idee. Al Ministro Roccella va tutta la mia vicinanza e solidarietà, nella speranza che questi atti di intolleranza non si ripetano più”. Lo dichiara il Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, apprendendo dell’impossibilità della Ministra Roccella di concludere la presentazione del suo volume al Salone del libro di Torino.

MOLLICONE (FDI): “DA FEMMINISTE CORTOCIRCUITO POLITICAMENTE CORRETTO”

“Solidarietà al ministro Roccella. Ancora una volta questi movimenti manifestano il corto circuito del politicamente corretto difendendo la mercificazione dell’utero. È inaccettabile, rappresenta un atto contro la democrazia e il diritto alla manifestazione del pensiero”. Così dichiara il Presidente della VII Commissione Cultura e deputato di Fratelli d’Italia, Federico Mollicone.

APPENDINO (M5S): “GRAVE ATTACCO A LAGIOIA, MONTARULI CHIEDA SCUSI”

“La protesta non violenta è sempre legittima. Giustamente Nicola Lagioia è intervenuto per garantire alla ministra Roccella il suo diritto di parola, ma vedere una parlamentare come Augusta Montaruli inveire violentemente contro il Direttore del Salone del Libro di Torino è grave e inaccettabile. Chieda scusa”. Lo scrive su Twitter Chiara Appendino, Deputata del Movimento 5 Stelle.

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