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Caro affitti, la protesta degli studenti si allarga: bufera su Valditara

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Si allarga la protesta degli studenti universitari contro il caro affitti: scontro tra il ministro Valditara e i sindaci di centrosinistra

Con le tende davanti all’ingresso del Rettorato dell’Università di Bologna “per denunciare l’emergenza affitti che viviamo noi studenti universitari”. Insieme ai loro ‘colleghi’ che stanno facendo lo stesso in altre città, sotto le Due torri il collettivo ‘Cambiare rotta’ si mobilita “per un reddito studentesco e verso lo sciopero generale del 26 maggio”. E annuncia per oggi stesso un “pranzo sociale contro il carovita” alle 13 e una assemblea pubblica sulla questione casa alle 18. “In questi giorni assistiamo a diverse dimostrazioni di come la situazione delle case per noi studenti sia diventata ormai insostenibile. Da anni questa situazione non fa che aggravarsi, con un aumento della speculazione edilizia e dei proprietari soprattutto nelle città universitarie”, ma le residenze pubbliche universitarie “sono state smantellate negli anni a favore di studentati privati o di lusso” e “i criteri di merito per accedere a forme ormai minime di welfare come le borse di studio non solo sono insufficienti e filtrati dai ricatti del merito, ma anche a dei compensi non adeguati alla recente inflazione”, denuncia ‘Cambiare rotta’ in una nota.

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E allora, con le ‘tendate’ in diversi Atenei, si attaccano la “liberalizzazione del mercato degli affitti con la legge che ha lasciato alla speculazione privata un diritto di tutti come la casa, fino alle continue politiche, anche con il Pnrr, che consistono nel favorire il profitto di chi specula versando soldi direttamente nelle tasche dei proprietari di casa. La sinistra, quanto la sua fasulla controparte, è la prima responsabile di questa condizione”. E l’attuale governo “si fa alfiere dell’attacco alle fasce popolari a partire dai decreti sulla precarizzazione del lavoro (siglati con i sindacati confederali) fino alla cancellazione del reddito di cittadinanza”. Gli studenti chiedono un “reddito studentesco che permetta a tutti di accedere ad un percorso di studi universitario, e che deve essere finanziato con tutti quei privati che speculano su di noi e sulle nostre Università”.

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Di pari passo devono andare “un piano pubblico di investimenti per l’ampliamento delle strutture residenziali esistenti e per la costruzione di nuovi studentati che rimangano in mano pubblica” e la “reintroduzione dell’equo canone per calmierare il mercato degli affitti privati, con istituzione di una specificità mirata alla condizione studentesca”. Per Sinistra italiana, dice il coordinamento del partito in Emilia-Romagna “è indubbiamente un bene che del problema abitativo si inizi a parlare con sempre più frequenza, ora che il tema sta esplodendo sotto il fuoco incrociato inflazione-speculazione. È sempre più urgente e necessario l’intervento del pubblico per investimenti sull’edilizia popolare e sociale. Siamo già in ritardo ma forse muovendosi alla svelta si riesce a migliorare la situazione”.

A Bologna “troppe persone sono costrette ad affrontare costi insostenibili per un affitto sul mercato privato”, a Rimini “la difficoltà di reperire case in affitto passa anche dalla sua natura turistica”. E dunque “pensiamo che sia il momento per aprire un confronto politico serrato che porti alla costruzione di un percorso, anche locale, volto a trovare soluzioni concrete, immediate e a breve e lungo termine”. Sinistra italiana sollecita investimenti su edifici e alberghi dismessi da destinare all’edilizia pubblica e sociale e un tetto agli affitti brevi, canoni calmierati “gestiti dagli enti pubblici preposti” e “nuove soluzioni di coabitazione”.

Valditara contro i sindaci di centrosinistra

Il caro-affitti infiamma la giornata politica. Ad accendere la miccia è il ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara, che ai microfoni di SkyTg24 dice:  “Io credo che il problema del caro affitti è grave ma tocca le città governate dal centrosinistra. Evidenzio come nelle città dove ci sono gli accampamenti degli studenti non sono state attivate dalle giunte comunali politiche a favore dei giovani e degli studenti per offrire loro un panorama abitativo decoroso“.

Pronta la risposta del sindaco di Bologna, Matteo Lepore. Il Governo Meloni “è indietro sul diritto allo studio” e sul problema casa. Per questo il ministro Giuseppe Valditara “sarebbe meglio che invece di dichiarare si mettesse a lavorare”. Così il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, replica con asprezza alle dichiarazioni del ministro dell’Istruzione, secondo cui il problema del caro affitti è “grave, ma tocca le città governate dal centrosinistra”. Frasi che Lepore proprio non digerisce. “Per essere il ministro del Merito è abbastanza disinformato- attacca il sindaco di Bologna- il diritto allo studio è una competenza dello Stato e delle Regioni, quindi sarebbe meglio che il ministro invece di dichiarare si mettesse a lavorare. Perchè è già ministro da un po’ e gli studenti italiani hanno bisogno di un Governo che risponda alle loro esigenze”.

“Chi oggi pone la questione del diritto allo studio e della soluzione abitativa nelle città, pone una questione giusta- condivide la protesta Lepore- come politica dobbiamo rispondere con azioni concrete, sia di breve sia di lungo periodo. Bologna lo fa col proprio piano per l’abitare. Sarebbe bene che il Governo, invece di irridere chi protesta o scaricare sempre sui sindaci di centrosinistra, si assumesse le proprie responsabilità”.

Secondo il primo cittadino di Bologna, infatti, “da questo punto di vista il Governo è molto indietro. C’è bisogno di risorse sul diritto allo studio e serve un piano casa nazionale. Se oggi si vuole dare sollievo ai redditi delle famiglie, agli studenti e a chi vuole lavorare nelle città bisogna partire dalla casa, perchè è il costo che grava di più sulle famiglie”. Secondo Lepore “gli alloggi per studenti si trovano, ma hanno costi molto alti. Occorre quindi che il Governo metta in campo un piano nazionale. A Bologna abbiamo un piano da 200 milioni per l’abitare in città. Ma stiamo accogliendo studenti da tutta Italia e non credo che Bologna possa risolvere i problemi del Paese. Occorre che sia il Governo a farlo”, insiste il sindaco.

NARDELLA: “NON C’È LIMITE ALLA VERGOGNA”

“Valditara scarica sulle città di centrosinistra le colpe del caro affitto che grava sugli studenti. Come se dipendesse dai sindaci! Ma il ministro dov’era mentre il suo governo votava a dicembre l’azzeramento del fondo nazionale affitti? Non c’è limite alla vergogna”. È quanto scrive su Twitter il sindaco di Firenze, Dario Nardella, che così commenta le dichiarazioni di queste ore del ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara sul caro affitti.

GUALTIERI: FAREMO STUDENTATI, VERGONA CHE UNIVERSITARI SPENDANO CERTE CIFRE

“È una vergogna per Roma che gli studenti universitari debbano spendere cifre incredibili per avere delle mezze stanze. Li voglio incontrare. Questo è un Paese con pochi studentati ma nel Pnrr ci sono risorse e noi vogliamo realizzarli a Roma. C’è un mercato degli affitti drogato anche per l’assenza di una legge che limiti i B&B. Prevediamo anche un’agenzia degli affitti e abbiamo già iniziato a comprare case popolari“. Cosi il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, nel corso della trasmissione Omnibus in onda questa mattina su La7.

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