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L’ANVM invita i Comuni del Lazio a ricordare le Vittime delle Marocchinate

Arrivano le prime adesioni alla Giornata Nazionale in memoria delle Vittime delle Marocchinate che si celebrerà il prossimo 18 maggio

L’ANVM invita i Comuni del Lazio a ricordare le Vittime delle Marocchinate. Il Presidente Ciotti: “Rispettare la legge regionale per il mese di maggio”

L’Associazione Nazionale Vittime delle marocchinate, invita le amministrazioni comunali del Lazio a ricordare le donne e gli uomini che subirono violenze sessuali da parte dei militari del Corpo di Spedizione Francese in Italia nel 1944. Lo prevede una legge regionale approvata nel 2021.

“Il consiglio regionale del Lazio, con la legge 14 del 2021, articolo 10, ha istituito il mese in memoria delle vittime delle marocchinate – dichiara Emiliano Ciotti, presidente nazionale dell’ANVM – l’obiettivo è quello di promuovere il ricordo e la conoscenza dei tragici episodi di violenza sessuale e fisica nei confronti delle popolazioni civili, verificatisi da maggio a luglio 1944, in particolare nelle Province di Frosinone, Latina, Roma e Viterbo, a danno di decine di migliaia di donne, uomini e bambini, di cui si macchiarono gli appartenenti al CEF, il Corpo di Spedizione Francese in Italia.

Per questo invitiamo i Comuni ad organizzare celebrazioni in ricordo delle vittime – conclude Ciotti – da parte nostra lo faremo giovedì 18 maggio 2023, con la terza edizione della Giornata Nazionale in Memoria delle Vittime delle marocchinate. Siamo a disposizione di Sindaci, Assessori e consiglieri comunali per collaborare. Ci possono contattare alla mail info@marocchinate.org.”

Molti sono i Comuni che furono flagellati dal fenomeno degli stupri di guerra compiuti dai magrebini inquadrati nell’esercito d’oltralpe. Infatti, le violenze da parte dei coloniali francesi contro i civili italiani iniziarono ottanta anni fa con lo sbarco in Sicilia nel luglio 1943, proseguirono in Campania; nelle province laziali di Frosinone, Latina, Roma e Viterbo; in Toscana nel senese e nel grossetano e nell’isola d’Elba, per terminare alle porte di Firenze nel luglio 1944.

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