Site icon Corriere Nazionale

Psoriasi: risankizumab migliora qualità di vita e salute mentale

ittiosi congenita

Psoriasi: in una nuova analisi l’efficacia di risankizumab è correlata a migliore qualità della vita e benessere psicologico

Nei pazienti affetti da psoriasi, i risultati rilevanti ottenuti da risankizumab in termini di efficacia e sicurezza sono associati a un miglioramento della qualità della vita correlata alla salute e al benessere psicologico, sia in studi registrativi, analisi ad hoc che dati di pratica clinica reale. È quanto emerge da un’analisi della letteratura pubblicata sulla rivista Clinical, Cosmetic and Investigational Dermatology.

La psoriasi è una malattia infiammatoria che colpisce prevalentemente la pelle, ma comprende anche un elenco significativo di comorbilità come un aumento del rischio di mortalità, malattie cardiovascolari, diabete, iperlipidemia o diabete. A questo si aggiunge la natura cronica della condizione e la sensazione di fallimento terapeutico che spesso provoca nei pazienti un senso di disperazione e frustrazione, con un aumento del rischio di suicidio rispetto alla popolazione generale.

Pertanto, oltre all’effetto fisico, la psoriasi ha un notevole impatto anche a livello psicosociale, per via delle limitazioni nell’interazione sociale e dei cambiamenti comportamentali nella vita quotidiana. Con l’avvento dei farmaci biologici il paradigma del trattamento è cambiato radicalmente, prendendo in considerazione gli obiettivi terapeutici PASI 90-100, e quindi il miglioramento della qualità della vita correlata alla salute (HRQoL), la somma di salute fisica, benessere e partecipazione che definisce l’effetto funzionale di una malattia o del suo trattamento e come viene percepito dal paziente.

Numerose molecole hanno dimostrato la loro efficacia e sicurezza, tuttavia sono ancora pochi gli studi che hanno valutato e confrontato il miglioramento di altri patient reported outcomes (PRO) secondari come la qualità della vita del paziente, hanno premesso gli autori. È stato osservato che bassi livelli di PASI assoluto sono correlati a miglioramenti della qualità della vita legati alla salute del paziente e che anche una minima malattia residua si riflette negativamente sulla vita dei malati.

Obiettivo del presente studio era analizzare la letteratura sull’impatto del trattamento con risankizumab, un anticorpo monoclonale umanizzato che blocca specificamente il subunità p19 dell’interleuchina 23, sulla qualità della vita dei pazienti e sul loro benessere psicologico.

Miglioramento consistente della qualità di vita del paziente
Negli studi analizzati (registrativi, analisi ad hoc e di pratica clinica reale) risankizumab ha dimostrato di migliorare in misura molto significativa la qualità della vita dei pazienti rispetto ad altri farmaci, soprattutto nei soggetti naïve alla terapia biologica. Dopo 16 settimane il 66,2% dei pazienti ha raggiunto un punteggio DLQI di 0/1 rispetto al 44,7% con ustekinumab, miglioramento che nei trial IMMvent e LIMMitless aumentava rispettivamente al 77% e al 78% alle settimane 57 e 172. Miglioramenti simili sono stati riscontrati durante la valutazione di altri scale relative alla qualità della vita, come EQ-5D-5L (general health utility) o HADS (Hospital Anxiety and Depression Scale).

Inoltre, i PRO specifici per la psoriasi, come un punteggio PSS (Psoriasis Symptoms Scale) pari a 0, che indica l’assenza di sintomi, sono stati ottenuti dal 30,3% dei pazienti trattati con risankizumab rispetto al 15,1% con ustekinumab e all’1% con il placebo.

I pazienti randomizzati a risankizumab hanno mostrato miglioramenti significativi nelle scale SF-36, HADS, PtGA (Patient’s Global Assessment) e EQ-5D-5L (<0,002). Il beneficio del trattamento è stato anche valutato dal punto di vista del paziente sulla base del questionario PBI (Patient benefit index) sui bisogni terapeutici e un altro sul beneficio ottenuto dal trattamento.

Nella pratica clinica reale sono stati osservati risultati simili. In uno studio osservazionale e retrospettivo, con risankizumab il punteggio medio DLQI di 13,64 all’inizio del trattamento è risultato inferiore a 1 alla settimana 16, in correlazione con miglioramenti nelle risposte PASI, BSA e nella scala analogica visiva del prurito.

Riguardo alla produttività del lavoro, negli studi il total work productivity impairment (TWPI) incrementale rispetto a risankizumab era del 3,4%/settimana per ustekinumab/adalimumab e del 17,1%/settimana per il placebo.

Analisi combinata di efficacia e qualità di vita
Per ottenere una visione globale della situazione del paziente, a causa delle implicazioni sistemiche e psicologiche della psoriasi è necessario analizzare in modo combinato diversi PRO, sia specifici della malattia che generali, mettendoli in relazione con i dati di efficacia, hanno osservato i ricercatori.

Il confronto tra PASI assoluto <1 e punteggio DLQI di 0/1 nei pazienti trattati con risankizumab rispetto a quelli sottoposti a ustekinumab ha mostrato differenze aggiustate del 22,1% alla settimana 16 e del 30,3% alla settimana 52. Allo stesso modo lo studio LiMMItless ha evidenziato che oltre la metà dei pazienti (56,9%) ha raggiunto con risankizumab sia una risposta PASI 90 che un punteggio DLQI di 0/1 dopo 16 settimane di trattamento, e che questa percentuale è aumentata al 70% alla settimana 172.

Riguardo alla dose di risankizumab, il tasso di risposta DLQI 0/1 è risultato molto buono sia con 75 mg che con 150 mg, in entrambi i casi molto più elevato del placebo (rispettivamente 62,1% e 58,2% contro 5,2%). Quando il gruppo placebo è stato nuovamente randomizzato a ricevere risankizumab 75 mg e 150 mg, i tassi DLQI 0/1 sono aumentati dalla settimana 16 alla settimana 52, passando rispettivamente al 66,7% e all’81,5%.

«In conclusione risankizumab ha dimostrato non solo di disporre di dati molto rilevanti su efficacia e sicurezza, ma tutto ciò si associa a un miglioramento della qualità della vita correlata alla salute e al benessere psicologico misurati su scale generiche e specifiche della qualità della vita, sia in studi cardine, analisi ad hoc e dati nella pratica clinica reale» hanno scritto gli autori.

Referenze

Gracia-Cazaña T et al. Risankizumab for the Treatment of Moderate to Severe Psoriasis: Impact on Health-Related Quality of Life and Psychological Wellbeing. Clin Cosmet Investig Dermatol. 2023 Jan 25;16:221-229. 

Leggi

Exit mobile version