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“A Sua immagine” su Rai 1 ospita Arturo Mariani

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Nel sabato pomeriggio di Rai 1 il programma “A Sua immagine” ospita Arturo Mariani, fondatore e capitano della “Roma Calcio Amputati”

Arturo Mariani è un calciatore, un motivatore, uno scrittore, ma soprattutto un ragazzo pieno di vita che non ha mai smesso di sognare in grande. Nato con una gamba, Arturo viene da una famiglia che lo ha amato dal primo istante così com’è. A sostenerlo una fede luminosa, serena, vissuta sull’esempio dei suoi genitori, Gianna e Stefano, e della amatissima nonna paterna, Nella Zulian Mariani.

Sabato 22 aprile, alle 16 su Rai1, Mariani sarà ospite di Lorena Bianchetti nel nuovo appuntamento di “A Sua immagine”, per raccontare il suo lungo processo di accettazione e la scoperta di sé stesso che lo ha portato intorno ai 18 anni, dopo alcune esperienze a Lourdes e con la Caritas, a rinunciare alla protesi e a buttarsi a capofitto in un sogno all’apparenza impossibile: diventare un calciatore professionista. Ci riuscirà davvero. Giocherà un mondiale. Fonderà la Roma Calcio Amputati, di cui è anche capitano e, a gennaio 2023, aprirà a Guidonia una scuola calcio inclusiva, aperta a tutti i tipi di disabilità.

Un’isola felice in cui scoprire i valori più profondi e autentici dello sport che è sempre un mezzo per unire, mai il fine. Una storia che sfida ogni barriera mentale con la forza disarmante della pace interiore e del sorriso.

A seguire “Le Ragioni della Speranza” con don Marco Pozza, cappellano del carcere Due Palazzi di Padova. Una storia davvero singolare racconta che nel IV secolo dopo Cristo tre padri Cappadoci vennero in Trentino per testimoniare la Buona notizia del Vangelo e furono trucidati. Troviamo loro tracce nel Duomo di San Vigilio a Trento, a Sanzeno nella Val di Non e nel santuario di San Romedio. Il mondo, a quel tempo, era alla rovescia: la Turchia risplendeva di cristianesimo e noi eravamo terra pagana. I tre martiri della Cappadocia Sisinio, Martirio e Alessandro avevano un fuoco dentro, lo stesso che aveva fatto ardere il cuore dei discepoli sulla via di Emmaus: avevano incontrato Gesù da poco Risorto.

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