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Liquido nero nella Barcaccia a Roma: nuovo blitz degli ambientalisti

ambientalisti barcaccia

Ambientalisti di ‘Non paghiamo il fossile’ gettano liquido nero nella Barcaccia a Roma. Il ministro Sangiuliano: “Gravissimo, ora basta”

Questa mattina a Roma, intorno alle 11.30, tre persone hanno versato del liquido a base di carbone vegetale nelle vasche della fontana della Barcaccia, a piazza di Spagna, creando un effetto di ‘acqua nera’ che ha incuriosito romani e turisti e fatto scattare l’immediato intervento della Polizia locale, che dopo circa venti minuti ha allontanato i ragazzi. A mettere in atto l’azione di protesta sono stati i ragazzi della campagna ‘Non paghiamo il fossile’, di cui fa parte anche Ultima Generazione, con l’obiettivo di “denunciare la gravità della situazione climatica corrente e l’inaccettabilità dell’inazione della politica per contenerne i danni”.

Nel corso della mattinata, un’altra azione dello stesso collettivo è andata in scena ad Ancona: alle 10.30, cinque cittadini e cittadine hanno ricoperto con un telo la fontana del Calamo, chiamata comunemente Fontana delle Tredici Cannelle perché costituita da tredici bocche da cui rifornire di acqua persone e animali. Sul posto sono arrivate le forze dell’ordine, che hanno preso le generalità dei manifestanti.

“Se vedere quest’acqua nera vi sconvolge è perché, come noi, riconoscete quanto sia prezioso quello che stiamo perdendo. Tutti i rapporti ufficiali, anche quelli di fonte governativa, denunciano che le politiche dei governi sono insufficienti per contenere il surriscaldamento globale entro 1,5°C e ci stanno invece conducendo dritti verso un catastrofico aumento di almeno 2.5°C”, spiegano i ragazzi di ‘Non paghiamo il fossile’. Questo significa, proseguono, “che gli eventi estremi renderanno inabitabili le nostre terre. Significa che desertificazione e siccità aumenteranno vertiginosamente, causando migrazioni incontrollate. Significa che collasseranno tutti i nostri equilibri, economici e sociali. C’è un solo modo per frenare questa corsa verso il suicidio collettivo: interrompere le emissioni legate ai combustibili fossili. Con questa azione vogliamo chiedere al Governo di smettere di investire in sussidi dannosi per l’ambiente. Con questa azione vi invitiamo a non rassegnarvi a questa condanna a morte”.

“L’ennesimo, gravissimo, episodio di questa mattina che ha colpito uno dei monumenti simbolo di Roma, la Fontana della Barcaccia di Piazza di Spagna, è la goccia che fa traboccare il vaso. È ora di dire basta: siamo davanti ad una sistematica azione di vandalismo del nostro patrimonio artistico e culturale che non c’entra assolutamente nulla con la tutela dell’ambiente”, ha detto il Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, dopo quanto accaduto alla Barcaccia in Piazza di Spagna.

“Chi danneggia i nostri beni culturali non può passarla liscia e va punito severamente. Anche per questo stiamo studiando una norma che faccia pagare ai responsabili di questi danni gli interventi necessari per il ripristino dei luoghi, spesso costosi perché richiedono specialisti e attrezzature adeguate. Gli studiosi parlano di paesaggio antropizzato per indicare il fatto che nella nozione di paesaggio rientrano anche le creazioni artistiche prodotte in secoli di storia. La Barcaccia è sotto la competenza della Sovrintendenza capitolina, i nostri esperti sono a disposizione per valutare la consistenza dei danni, soprattutto se essi siano permanenti o meno”, ha concluso Sangiuliano come riferisce la Dire (www.dire.it).

GUALTIERI ALLA BARCACCIA: RIPULIRE E VALUTARE DANNI

“Stiamo valutando i danni, ci siamo messi subito al lavoro per svuotare la fontana e ripulirla. Speriamo che non ci siano danni, sembra vernice di carbone vegetale e speriamo si possa ripulire”. Lo ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, durante un sopralluogo alla fontana della Barcaccia in piazza di Spagna colpita stamattina da un’azione ambientalista. Per Gualtieri “questi sono atti sbagliati, non bisogna colpire il nostro patrimonio storico-artistico. Noi siamo una città fortemente impegnata sul piano ambientale e vogliamo raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica: condividiamo i temi della sensibilizzazione dei cittadini sul rischio dei mutamenti climatici, ma questo non è il metodo giusto per farlo. Non è danneggiando o rischiando di danneggiare il nostro patrimonio che si aiuta l’ambiente”.

Secondo il primo cittadino “è giusto ascoltare i giovani, ma è giusto che i giovani – anche se in questo caso parliamo di ultra 35enni – non facciano questi atti, che sono del tutto inutili. Anche ambientalmente, ripulire non è un fatto positivo: a Firenze hanno dovuto usare 5mila litri d’acqua, ora vedremo qui cosa servirà”.

I tre autori di questo gesto, ha fatto sapere Gualtieri, “sono stati fermati immediatamente”. Far pagare di tasca loro la pulizia e gli eventuali danni? “Vedremo, ora siamo al lavoro, ma è certo che si valuterà e queste persone sicuramente dovranno rispondere in base alla legge di quello che hanno fatto, un atto illegale, dannoso e sbagliatissimo: bisogna essere severi, sono anche entrati nella fontana. Quello che è stato fatto è stupido e dannoso”.

“Noi siamo disponibili ad ascoltare tutti quelli che vogliono contrastare i mutamenti climatici, siamo in prima linea ma non è con questo metodo che si ottengono i risultati. Incontriamoci, discutiamo e parliamo di come rafforzare l’impegno per la decarbonizzazione e contro l’uso dei combustibili fossili: facciamolo ma non così, perché così è sbagliato”, ha concluso il sindaco di Roma.

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