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Tumore al seno ER+/HER2-: Fda approva elacestrant

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Tumore al seno: l’Fda ha dato il via libera a elacestrant, un nuovo degradatore selettivo del recettore degli estrogeni (SERD)

La Food and drug administraton (Fda) ha appena dato il suo via libera a elacestrant, un nuovo degradatore selettivo del recettore degli estrogeni (SERD), per il trattamento di donne in post-menopausa o uomini adulti con carcinoma mammario avanzato o metastatico, positivo per il recettore degli estrogeni e negativo per il recettore HER2 (ER+/HER2-), con mutazioni di ESR1, in progressione dopo almeno una linea di terapia endocrina.

Il farmaco è sviluppato da Stemline Therapeutics (“Stemline”), una società interamente controllata dal Gruppo Menarini, con sede a New York e focalizzata sull’introduzione di trattamenti innovativi per i pazienti oncologici, e sarà commercializzato negli Stati Uniti con il marchio Orserdu.

«L’approvazione di elacestrant da parte dell’Fda rappresenta l’approvazione della prima terapia in assoluto per i pazienti affetti da carcinoma mammario ER+/HER2- avanzato o metastatico con mutazioni di ESR1 e siamo molto orgogliosi di offrire una terapia mirata che risponde a questa enorme esigenza non soddisfatta», ha commentato Elcin Barker Ergun, Chief Executive Officer del Gruppo Menarini. «Siamo grati ai pazienti, ai ricercatori e agli amministratori che hanno partecipato agli studi clinici che hanno portato a questa straordinaria innovazione».

Con elacestrant riduzione significativa del rischio di progressione o morte
Elacestrant è stato approvato dall’agenzia con la procedura di Priority Review e Fast Track (che permettono entrambe una revisione accelerata del dossier registrativo) sulla base dei risultati dello studio di fase 3 EMERALD, nel quale il trattamento con elacestrant si è associato a una sopravvivenza libera da progressione (PFS) significativamente superiore rispetto alla terapia endocrina strandard con un singolo agente (fulvestrant, letrozolo, anastrozolo, exemestane), sia nell’intera popolazione dello studio sia nel sottogruppo di pazienti con tumori ESR1-mutati.

Nel gruppo di pazienti i cui tumori presentavano mutazioni di ESR1, elacestrant ha ridotto il rischio di progressione o morte del 45% (HR 0,55; IC al 95% 0,39-0,77) rispetto alla terapia endocrina standard. Nel dicembre scorso, al San Antonio Breast Cancer Symposium (SABCS) è stata presentata un’analisi post-hoc dei risultati di PFS in base alla durata del trattamento precedente con inibitori di CDK4/6 (o inibitori delle cicline). L’analisi ha evidenziato che nel gruppo di pazienti con tumori ESR1-mutati trattati in precedenza con un inibitore di CDK4/6 per almeno 12 mesi, la PFS mediana è risultata di 8,6 mesi nel braccio assegnato a elacestrant rispetto a 1,9 mesi nel braccio assegnato alla terapia endocrina standard.

I dati sulla sicurezza del farmaco sono risultati coerenti con quelli delle altre terapie endocrine. La maggior parte degli eventi avversi osservati nello studio, tra cui nausea e dolori muscolo-scheletrici, è stata di grado 1 o 2. Inoltre, non è stato osservato alcun segnale di tossicità ematologica e in entrambi i bracci non sono stati segnalati casi di bradicardia sinusale.

Bisogno medico non soddisfatto
«Il carcinoma mammario ER+/HER2- avanzato o metastatico già trattato con una terapia endocrina rimane un’area caratterizzata da un bisogno medico non soddisfatto. L’ultima terapia endocrina approvata risale a circa 20 anni fa e servono nuove opzioni endocrine efficaci per questa popolazione di pazienti», ha dichiarato il Principal Investigator dello studio EMERALD, Aditya Bardia, Direttore della Ricerca sul Cancro al Seno del Mass General Cancer Center e Professore Associato presso il Dipartimento di Medicina della Harvard Medical School di Boston. «Le mutazioni di ESR1 sono un noto driver di resistenza alla terapia endocrina standard e finora sono state difficili da trattare. L’approvazione di elacestrant è benvenuta, perché offre una nuova opzione per i pazienti con carcinoma mammario ER+/HER2- metastatico. Questa terapia ha come bersaglio le mutazioni di ESR1 nel carcinoma mammario metastatico e offre alle pazienti la comodità dell’assunzione orale una volta al giorno».

«Ogni anno a 300.000 americani viene diagnosticato un tumore al seno e il tumore al seno metastatico causa la stragrande maggioranza dei decessi dovuti alla malattia: più di 43.000 ogni anno. Abbiamo urgente bisogno di nuove e migliori opzioni terapeutiche per prolungare e migliorare la vita delle persone affette da tumore al seno metastatico», ha dichiarato Sonya Negley, Direttore Esecutivo di Metavivor. «Siamo entusiasti dell’approvazione di elacestrant, una nuova terapia endocrina orale, per i pazienti con tumori portatori di mutazioni di ESR1, presenti in una percentuale che nei tumori al seno ER+/HER2- avanzati o metastatici arriva al 40%. Consigliamo ai pazienti di sottoporsi al test per le mutazioni di ESR1 al momento della progressione e prima dell’avvio di un trattamento per la malattia metastatica, in modo che i clinici possano identificare le opzioni terapeutiche più adatte al loro caso».

Lo studio EMERALD (NCT03778931)
EMERALD (NCT03778931) è uno studio multicentrico internazionale di fase 3, randomizzato, in aperto, con controllo attivo, in cui si è valutato elacestrant in monoterapia contro l’ormonoterapia standard come trattamento di seconda o terza linea in 478 pazienti con carcinoma mammario avanzato/metastatico ER+/HER2-. Nello studio sono stati arruolati uomini e donne in post-menopausa provenienti da 17 Paesi diversi, progrediti o ricaduti dopo una o due linee di ormonoterapia per la malattia avanzata, una delle quali in combinazione con un inibitore di CDK4/6. Inoltre, i partecipanti non dovevano essere stati sottoposti a più di una linea di chemioterapia per la malattia avanzata.

I partecipanti sono stati assegnati secondo un rapporto 1:1 al trattamento con elacestrant 400 mg/die o una monoterapia endocrina standard (fulvestrant, anastrozolo, letrozolo o exemestane, a scelta dello sperimentatore).
Gli endpoint primari del trial erano la PFS nella popolazione complessiva e la PFS nei pazienti con tumori ESR1-mutati.

Elacestrant al vaglio anche dell’Ema e protagonista di altri studi
La domanda di approvazione di elacestrant per la stessa indicazione appena autorizzata dall’Fda è stata sottoposta anche all’esame della European Medicines Agency (Ema), che sta attualmente vagliando il dossier registrativo.

Il farmaco è comunque in fase di sperimentazione anche in altri trial clinici su pazienti con tumore della mammella metastatico, da solo o in combinazione con altre terapie: gli studi ELEVATE (NCT05563220), ELECTRA (NCT05386108), ELONA (NCT05618613) ed ELCIN (NCT05596409). Inoltre, ne è prevista una valutazione anche come trattamento per il tumore della mammella in stadio iniziale.

Comunicato Fda

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