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Figli coppie gay: i sindaci sfidano il Governo Meloni

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I sindaci di sette grandi città prendono posizione sul tema dei figli delle coppie gay: “La legge non è più rinviabile, no alle discriminazioni”. Il 12 maggio saranno tutti insieme a Torino

Una scelta di campo netta: contrastare le discriminazioni e garantire pienamente i diritti dei figli delle coppie omogenitoriali. I sindaci di sette grandi città d’Italia – Roma, Milano, Napoli, Torino, Firenze, Bologna, e Bari- non hanno intenzione di seguire la linea del governo sulla faccenda dei figli di due mamme. In una nota, in cui chiedono un incontro urgente al premier Giorgia Meloni e al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, annunciano che continueranno a riconoscere i matrimoni gay e a trascrivere i certificati di nascita costituiti all’estero con due mamme, ad esclusione di quelli riconducibili a una gestazione per altri che è vietata dalla legge.

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“IL RICONOSCIMENTO DEI FIGLI DELLE COPPIE GAY NON PUÒ PIÙ ATTENDERE”

A prendere posizione, in una nota congiunta, sono i sindaci di Roma Roberto Gualtieri, di Milano Beppe Sala, di Napoli Gaetano Manfredi, di Torino Stefano Lorusso, di Bologna Matteo Lepore, di Firenze Dario Nardella, di Bari Antonio Decaro. Che scrivono: “L’esperienza quotidiana delle amministrazioni locali dimostra che esistono domande di tutela alle quali non si riesce a dare adeguata risposta. La vita famigliare delle persone LGBT+ risulta, nell’assetto normativo attuale, non ancora compiutamente riconosciuta, generando disparità di trattamento nel quadro dell’Unione Europea. Per questo consideriamo fondamentale contrastare ogni discriminazione e garantire pienamente i diritti dei figli delle coppie omogenitoriali, e sentiamo forte la necessità di azioni comuni che vogliamo condividere con i Sindaci di ogni orientamento politico”. E ancora: “I principi costituzionali di uguaglianza e di tutela della dignità della persona devono guidare il Legislatore verso alcuni passi non più rinviabili quali: il riconoscimento anagrafico dei figli e delle figlie delle coppie omogenitoriali; il matrimonio egualitario con il conseguente accesso alle adozioni così come previsto per le coppie eterosessuali”.

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“CHIEDIAMO INCONTRO URGENTE A MELONI E PIANTEDOSI”

“Siamo pronti a discutere di questo con il Parlamento e con il Governo. Chiediamo quindi un incontro urgente con la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Nell’attesa di una legge, noi Sindaci ribadiamo la volontà di agire collettivamente nell’esclusivo interesse dei minori, procedendo alla trascrizione integrale dei certificati di nascita costituiti all’estero con due mamme, non riconducibili a una gestazione per altri, chiaramente esclusa dalla legge. Sulle trascrizioni riteniamo, infatti, che l’indirizzo della giurisprudenza sia già molto chiaro in Italia e in Europa”, aggiungono. “Nelle prossime ore il Sindaco di Milano Beppe Sala sarà Bruxelles dove rappresenterà le nostre posizioni. Saremo a Torino il 12 maggio per ribadire le nostre posizioni comuni”, concludono.

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