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Fernet-Branca: la scoperta del liquore alle erbe in un’avventura lunga tre sorsi

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Se è vero che quando si ha voglia di bere un amaro artigianale o un digestivo a fine pasto le possibilità a disposizione sono molteplici, è altrettanto vero che per molti sorseggiare un amaro alle erbe rimane la scelta vincente: certo tutto dipende dal distillato in questione, ma se si ha a che fare con Fernet-Branca il successo è assicurato.

Nato da un’intuizione vincente, quella che nel 1845 portò Bernardino Branca a combinare nel suo laboratorio 27 tra erbe, spezie, fiori e radici, il liquore alle erbe delle distillerie Branca conferma, e se possibile migliora, col tempo una per una tutte le sue caratteristiche, ma soprattutto quella versatilità che gli consente, dopo 178 anni, di rimanere estremamente attuale e di trovare continuamente nuovi abbinamenti con sapori, a volte anche inaspettati, da esaltare e da cui trarre a sua volta nuovi spunti.

Proprio grazie a questa sua caratteristica cardine, di riuscire a fondersi con aromi mantenendo comunque intatto il suo inconfondibile carattere, oggi il Fernet-Branca è noto tanto per essere consumato puro a fine pasto quanto per il suo utilizzo in cocktails e long drinks di successo in grado di ispirare i barman più fantasiosi e di soddisfare al tempo stesso i palati più esigenti.

Sebbene nel mondo si contino molteplici e differenti utilizzi di questo liquore, la stessa azienda produttrice suggerisce un metodo di degustazione specifico, l’unico in grado di far comprendere il reale valore del Fernet e, soprattutto, di consentire quel viaggio sensoriale che promette. Per assaporare e interpretare ogni sua sfumatura e nota aromatica, infatti, sembrano essere necessari tre sorsi:

1. Il primo è quello della rivelazione, il momento in cui il famoso distillato di casa Branca svela le sue qualità con decisione, ma tiene allo stesso tempo viva la curiosità per il segreto che sarà possibile scoprire solo in seguito. In questo primo momento sarà possibile abituarsi alle note amare date da Colombo e Mirra e al carattere deciso della Genziana;

2. Il secondo incarna l’inizio vero e proprio del viaggio alla scoperta delle misteriose spezie ed erbe che compongono la struttura gustativa dell’amaro Fernet-Branca. Il palato riuscirà qui a percepire i sapori speziati che contraddistinguono la Zedoaria, della famiglia dello zenzero, e il sapore pieno della Camomilla;

3. L’ultimo sorso, infine, è quello che consente di comprendere la ricchezza complessiva dell’amaro e che, in qualche modo, pone termine a questo viaggio che lascia, accanto al piacere dell’avventura compiuta, la maturità dell’esperienza accumulata. In questa fase conclusiva le note dolci e delicate delle piante e dei fiori sovrastano il gusto amaro e prendono posto in modo tale da permettere al palato di recepire correttamente ciò che i sorsi successivi saranno in grado di trasmettere ancora.

Una ricetta misteriosa e complessa, quella del liquore alle erbe Fernet-Branca, che per essere compresa e apprezzata necessita prima di essere scardinata e poi ricomposta in ogni singola nota aromatica che ha da offrire: ed è proprio questo che i tre sorsi ci accompagnano a fare, in un viaggio in grado di solleticare tutti i nostri sensi.

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