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Dotdotdot progetta installazioni digitali per l’Orto botanico di Padova

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Lo studio Dotdotdot progetta cinque installazioni digitali interattive per scoprire l’Orto botanico dell’Università di Padova

Lo studio Dotdotdot – nato a Milano nel 2004 e tra i primi in Italia a operare nell’ambito dell’Interaction Design – ha progettato per l’Orto botanico dell’Università di Padova cinque installazioni digitali e interattive, per approfondire la storia dell’istituzione padovana – la prima nel suo genere rimasta attiva nella sua sede originaria,istituita nel 1545 per la coltivazione delle piante medicinali, oggi Patrimonio UNESCO – e avvicinare il pubblico alla botanica raccontando temi complessi con un approccio semplice e coinvolgente.

L’Orto rinascimentale e il Giardino della biodiversità si arricchiscono infatti del Museo botanico, un nuovo nucleo espositivo che presenta per la prima volta al pubblico una significativa selezione del patrimonio storico dell’Università di Padova, finora destinato principalmente a ricerca e didattica e non visibile al grande pubblico.

Curiosità, argomenti scientifici, aneddoti, personaggi e vicende storiche legate all’Orto botanico e al mondo delle piante vengono indagati e raccontati attraverso ambienti immersivi e installazioni multimediali, dove il pubblico è invitato a interagire per mettere alla prova le sue conoscenze di botanica. Si tratta di collezioni botaniche risalenti prevalentemente all’Ottocento e al primo Novecento, tra cui spicca l’erbario storico – uno straordinario archivio della biodiversità vegetale con circa 800.000 esemplari tra piante, alghe, funghi e licheni essiccati – e che conta anche 16.000 provette con semi di specie alimentari, medicinali e ornamentali, le tavole didattiche ottocentesche, modelli di funghi e sezioni di legni.

La narrazione è arricchita da una serie di illustrazioni appositamente realizzate da Dotdotdot, insieme a momenti di gioco e sfide.

Il nostro intervento per l’Orto botanico di Padova mira a valorizzare lo straordinario patrimonio di conoscenze che questa Istituzione custodisce da secoli, offrendone una rinnovata lettura grazie all’approccio multimediale”, afferma Laura Dellamotta, General Manager dello studio Dotdotdot, “avvicinando così un pubblico trasversale ai contenuti in modo innovativo, ampliando così l’immaginazione e coinvolgendo anche i più giovani in maniera interattiva”.

Attraverso le cinque installazioni dislocate in sale diverse del Museo botanico, il visitatore può calarsi ad esempio nella quotidianità e nel lavoro di uno speziale del Rinascimento mentre crea farmaci e preparati all’interno di una vera farmacia di fine Settecento con la sua strumentazione, le preparazioni e i farmaci che attraversano almeno tre secoli di storia della farmaceutica e della medicina. Oppure può ingaggiare divertenti competizioni per imparare a riconoscere le piante e a classificarle, o per approfondirne le proprietà benefiche e curative, ma anche i potenziali pericoli legati ad esempio al consumo di specie velenose.

Una postazione permette inoltre di scoprire i modi che i semi utilizzano per viaggiare e raggiungere nuovi terreni fertili in cui mettere radici. La storia dell’Orto botanico, a cui è dedicata un’intera installazione, viene invece ripercorsa attraverso una mappa interattiva dei luoghi e con i personaggi illustri che hanno avuto contatti, scambi e collegamenti di varia natura con l’Istituzione padovana.

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