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A Carpi l’unica scuola nell’Unione europea con caldaia a idrogeno

caldaia a idrogeno

Il primato ecosostenibile di Carpi: qui c’è l’unica scuola con caldaia a idrogeno. Nessuno in Europa ha un impianto del genere, costato 350mila euro

Energia smart da primato nelle scuole modenesi. È stato inaugurato a Carpi l’impianto di riscaldamento a idrogeno della palestra dell’istituto Meucci. È “il primo in Europa nel suo genere”, assicura la Provincia, che ha inserito l’impianto nel bando energia che si è aggiudicato Coopservice di Reggio Emilia. Al centro c’è proprio la realizzazione di un sistema di generazione del calore costituito da una caldaia alimentata a gas idrogeno prodotto in loco, tramite impianto fotovoltaico posto sulla copertura della palestra, che alimenta una serie di elettrolizzatori a celle elettrolitiche modulari. Per quanto riguarda l’immagazzinamento dell’idrogeno, è previsto un sistema di stoccaggio che consentirà di utilizzare l’energia prodotta anche nel periodo invernale e che, sottolineano i tecnici modenesi, è stato “realizzato con una tecnologia più sicura e controllata di quella utilizzata per gli impanti a gas metano, nonché ampiamente sperimentata in altri settori”. L’intero impianto da 350.000 euro, mitigato da una apposita struttura e siepi, così da potersi integrare con l’ambiente circostante, è stato interamente realizzato dai tecnici della Provincia con la consulenza dell’Agenzia per l’energia di Modena (Aess): permetterà di ridurre in un anno le emissioni di CO2 in atmosfera di 717 tonnellate, equivalenti a quanto assorbito da 145 ettari di bosco ossia la superficie di 25 campi da calcio. L’energia elettrica necessaria per scindere la molecola di acqua in idrogeno e ossigeno è prodotta da fonti rinnovabili, quindi senza l’impiego, nell’intero processo produttivo, di energie fossili.

LE FASI DI ESERCIZIO DELLA CALDAIA

La prima fase di esercizio della caldaia prevede una miscela con la massima percentuale di idrogeno ad oggi consentita dalle normative, che ne prevede l’uso del 20% miscelato con gas metano, ma l’impianto realizzato ha già tutte le predisposizioni per il funzionamento 100% con idrogeno, così come la caldaia istallata. All’inaugurazione erano presenti, tra gli altri, la vicepresidente della Regione Irene Priolo, il sindaco Alberto Bellelli, il responsabile nazionale dello sviluppo sostenibile del Gse (Gestore servizi energetici) Luca Barberis e la nuova dirigente dell’ufficio scolastico provinciale Veronica Tomaselli, oltre a numerose istituzioni civili e religiose. Per il presidente della Provincia, Gian Domenico Tomei, “questo impianto è addirittura più innovativo di quanto proposto oggi dalla Commissione europea nella strategia per l’idrogeno, e rappresenta una reale e concreta risposta alla transizione energetica. Va poi ricordato che tutto questo è stato pensato, progettato e realizzato in meno di tre anni”. Rimarca Tomei: “È dal 2019 che in Provincia parliamo di idrogeno. Siamo stati a Bruxelles, a Parigi, ci siamo informati e formati per capire come potessimo andare ‘oltre la teoria’ e ce l’abbiamo fatta, rendendo concreto quello che fino a pochi anni fa sembrava un sogno”. Secondo Priolo, “progetti pionieristici come quello attuato a Carpi rappresentano la nuova frontiera del processo di transizione ecosostenibile che non può prescindere dall’idrogeno verde, riconosciuto anche dall’Europa tra i vettori energetici fondamentali per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e per ridurre le emissioni. Si tratta di una sfida strategica anche alla luce di costi energetici che mettono in difficoltà il mondo della produzione”.

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