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Crisanti cerca casa vicino al Pantheon: “Ma voglio spendere poco”

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Il senatore Crisanti cerca casa al Pantheon: “Ma voglio spendere pochissimo”. Il virologo, eletto con il Partito democratico, dorme ancora in hotel

“Quando sono a Roma” per andare in Senato “dormo ancora in hotel e infatti ora sto cercando una casa. Faccio un appello: cerco un appartamento in zona Pantheon, in pieno centro, di due stanze, bagno, 50 o 60 metri quadri a un prezzo basso. Quanto voglio spendere? Pochissimo, intorno ai 1.000 euro”. Questa la richiesta del virologo e senatore Pd Andrea Crisanti che, ospite di Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, oggi ha raccontato delle sue peripezie per trovare una casa per i giorni della settimana in cui si trova a Roma.

Con quelle cifre però è difficile trovare un appartamento in uno delle zone più belle della Capitale. I conduttori della trasmissione Giorgio Lauro e Geppi Cucciari chiedono al senatore: “Ha in mente delle soluzioni alternative?” E Crisanti ammette che l’impresa si preannuncia tutt’altro che facile: “Infatti so di colleghi che vanno in un convento di monache, sempre in quella zona, e pagano circa 60 euro. Quasi tutto il Pd sta da loro, ci vanno molti politici”, svela il senatore dem.

CRISANTI: “ALLE PRIMARIE PD VOTO ELLY SCHLEIN”

Nel corso dell’intervista, Crisanti svela anche che alle primarie del Pd “voto per Elly Schlein, lei porta un vento di novità nel partito, spariglia le dinamiche delle correnti ed è sensibile ai temi sociali. Bonaccini? Ottimo candidato pure lui”. E sul dibattito a proposito del cambio di nome del suo partito, il senatore dichiara: “Rimarrà Pd, per me Partito Democratico va bene, al massimo ci possiamo chiamare Nuovo Partito Democratico“.

CRISANTI: “ESCLUDERE MADAME DA SANREMO”

Infine, Crisanti rimette il camice di medico per commentare le polemiche su Madame, indagata per non essersi vaccinata contro il Covid, con Amadeus che ha confermato la sua partecipazione a Sanremo: È un fatto grave e secondo me Madame dovrebbe essere esclusa dal Festival Sanremo come lo fu il tennista Djokovic dagli Australian Open. È una questione di civiltà e di esempio”.

Per il senatore, “è un problema di menzogne. Non so se mentire si configuri come un reato ma si configura come un’azione che non è eticamente accettabile, perché tutti ci siamo vaccinati per il bene comune. Mentire mi sembra troppo”, conclude Crisanti alla Dire (www.dire.it).

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