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Pubblicato il volume “L’Inail per la riabilitazione”

Inail Lazio

“L’Inail per la riabilitazione”: il ruolo dell’Istituto dagli anni ’60 ad oggi in un volume che racconta le attività, l’organizzazione e l’evoluzione del Centro Protesi di Vigorso di Budrio

“L’Inail per la riabilitazione” è la pubblicazione, curata dalla Direzione centrale assistenza protesica e riabilitazione Inail, che, nell’affrontare il tema della riabilitazione, espone le attività realizzate e l’approccio metodologico perseguito dall’Istituto nell’erogazione dei trattamenti protesico-riabilitativi. La riabilitazione, a seguito di traumi e incidenti sul lavoro, costituisce un percorso multidisciplinare che coinvolge diverse figure professionali per rispondere alle complesse esigenze della persona considerata nella sua globalità. A Budrio, il Centro Protesi è ispirato da una filosofia, che, caratterizzata dalla centralità della persona, porta il personale coinvolto a prendersi cura del lavoratore infortunato sia da un punto di vista funzionale che psicosociale per il raggiungimento del massimo grado di autonomia. A tale scopo, al Centro opera un apposito team composto da medico, infermiere, tecnico ortopedico, fisioterapista, assistente sociale, psicologo e altre figure specialistiche, con il compito di elaborare per ogni paziente un progetto individuale, nel rispetto delle abilità e delle risorse possedute dal singolo individuo.

La pubblicazione descrive la storia e l’evoluzione del Centro Protesi. Il 1943 è l’anno in cui l’Inail acquista dall’opera Pia Ricovero Ospedale di Budrio Villa Zanardi, che inizialmente mantiene il nome e la funzione di Convalescenziario, fino all’inaugurazione nel 1961 dell’officina ortopedica, sotto la direzione del Professor Johannes Schmidl. Nel 1966, con il gruppo di ricerca da lui coordinato, Schmidl riceve il riconoscimento “Bell Grave Memorial” per lo sviluppo della prima protesi mioelettrica, denominata “Inail-CECA”. La descrizione storica del Centro e delle sue attività si accompagna ad un’interessante rassegna fotografica dalle prime protesi realizzate negli anni ’60 e ’70.

Il paziente è al centro del proprio percorso riabilitativo. Il modello operativo del Centro Protesi si costruisce su un approccio bio-psico-sociale che unisce il trattamento protesico-riabilitativo al sostegno psicologico e sociale, in vista del completo reinserimento della persona nel suo ambiente. Il paziente diventa l’attore principale del proprio percorso riabilitativo. Attualmente, il Centro dispone di 90 posti letto ed accoglie infortunati sul lavoro e tecnopatici assistiti dall’Inail, cittadini di tutto il territorio nazionale assistiti dal Servizio Sanitario Nazionale, persone con disabilità provenienti anche dall’estero.

Il Centro Protesi realizza protesi e ausili per lo sport. Lo sport costituisce un utile strumento per il recupero di una vita di relazione autonoma e per una concreta integrazione delle persone con disabilità nel tessuto sociale. Grazie alla sperimentazione di nuovi materiali e tecnologie il Centro è in grado di realizzare protesi utilizzabili in qualsiasi disciplina sportiva, come avvenuto per la creazione di dispositivi protesici creati per diversi atleti della nazionale paralimpica.

La ricerca e la sperimentazione sono il motore dell’innovazione nei processi di realizzazione delle protesi. La ricerca e la sperimentazione consentono di migliorare non solo la funzionalità del presidio ortopedico ma anche il comfort, l’adattabilità e la cosmesi, in modo da garantire al paziente un utilizzo più adeguato al grado di autonomia che si desidera raggiungere. Il Centro ha costruito negli anni fruttuose collaborazioni con il mondo dell’Università e della ricerca per la realizzazione di studi e progetti. Tra queste: sul piano nazionale, quelle con l’Università Campus BioMedico di Roma; l’IIT – Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia di Genova; il Politecnico di Milano e il CNR; sul piano internazionale, quelle con la Northwestern University Feinberg School of Medicine e il Minneapolis Veterans Administration.

Decentramento territoriale nell’erogazione dei servizi. Con l’obiettivo di avvicinare il servizio ai propri infortunati, migliorandone l’accessibilità, sono state aperte le filiali di Roma e di Lamezia Terme e i punti di assistenza, collocate presso alcune strutture territoriali Inail a Torino, Milano, Venezia, Bari, Napoli, Palermo con previsione di nuove aperture a Cagliari e Ancona.

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