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Napoli: madre e figlia partoriscono a 24 ore di distanza

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A Napoli madre e figlia partoriscono a 24 ore di distanza nello stesso ospedale: Mara ha 35 anni, la figlia Paola 20 e hanno dato alla luce i piccoli Futura e Giovanni

Mara e Paola condividono la stanza di degenza dell’ospedale Cardarelli di Napoli nel reparto di Ostetricia e Ginecologia e hanno dato alla luce a poco più di di 24 ore di distanza due bellissimi bambini: Futura e Giovanni. La particolarità di questo doppio parto, però, è che Mara e Paola sono madre e figlia e hanno partorito in modo spontaneo.

Oggi Mara ha 35 anni, quando nel 2022 nacque la figlia Paola ne aveva 15, e insieme “hanno scelto l’ospedale napoletano per gli elevati standard di sicurezza che garantisce alle partorienti ed ai bambini”, si legge in una nota diffusa dall’ospedale. Futura e Giovanni pesano rispettivamente 3,8 e 3,4 chilogrammi e sono in ottima salute, così come le loro madri: già nei prossimi giorni potrebbero essere dimesse.

“Il punto nascita del Cardarelli – comunica la struttura ospedaliera – viene sempre più scelto da molte mamme per le elevate competenze nella gestione dei parti difficili e per i modi con cui le donne vengono accompagnate al parto. Si tratta di una struttura che si avvale della Terapia Intensiva Neonatale per la gestione dei prematuri e dei bimbi che hanno bisogno di assistenza qualificata già dalle prime ore di vita”.

“Le signore Mara e Paola – racconta Claudio Santangelo, primario dell’ostetricia e ginecologia del Cardarelli – stanno bene, così come i loro meravigliosi bambini. Come reparto, abbiamo come priorità tutelare la salute e il benessere delle donne e dei nuovi nati. Lo facciamo lavorando di continuo sui percorsi di sicurezza e intervenendo sull’accoglienza e il supporto alle neo-mamme“.

Il Cardarelli nel 2022 ha registrato circa 740 parti, segnalandosi per un lieve aumento rispetto all’anno precedente. L’accompagnamento al parto naturale avviene utilizzando la tecnica del parto in acqua, la cromoterapia, l’aromaterapia e, da poco, la tecnica del Rebozo.

“Faccio i migliori auguri alle neomamme – il commento alla Dire (www.dire.it) di Antonio D’Amore, direttore generale del Cardarelli – e ringrazio le ostetriche, gli infermieri, gli Oss e i medici per il lavoro che fanno nell’accompagnamento delle donne al parto. La nostra Azienda si caratterizza per la gestione di gravidanze ad elevato rischio ed a maggiore complessità; anche in questo ambito il nostro ospedale è un punto di riferimento importante, rappresentando una risorsa di primo piano nella gestione delle emergenze. Il nostro obiettivo deve essere promuovere una corretta diagnosi e gestione dei parti potenzialmente a rischio, così da limitare la necessità di intervenire in emergenza”.

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