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Stefano Valori in libreria con “Da qui all’Eternità”

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Fuori il volume “Da qui all’Eternità. Un viaggio per immagini in un mondo sospeso”, la prima pubblicazione fotografico letteraria di Stefano Valori

Stefano Valori, nato a Fucecchio nel 1970 e tuttora residente nella cittadina del Valdarno inferiore, è un tecnico dell’elettricità un po’ eclettico: uomo di ottima competenza e professionalità, lavora dal 1992 in E-Distribuzione, la società del Gruppo Enel che gestisce la rete elettrica di media e bassa tensione, ma ha da sempre una grande passione per i viaggi e per la fotografia.

Da queste sue attitudini che, come rivela lui stesso, sono intimamente legate perché “l’amore per la fotografia è un effetto collaterale di quello primordiale per i viaggi”, Stefano ha tratto dapprima un hobby e poi una vera e propria opera d’arte che profuma di eternità: è ufficialmente uscito, infatti, il volume “Da qui all’Eternità”, sottotitolo “Un viaggio per immagini in un mondo sospeso”, la prima pubblicazione fotografico letteraria di Valori pubblicato in proprio con la start-up di editoria digitale con Borè srl.

“Da qui all’Eternità” è un viaggio fotografico nei cimiteri monumentali più suggestivi e mistici d’Italia, da San Miniato al Monte a Firenze a Staglieno a Genova, dal Bonaria di Cagliari al San Michele di Venezia passando per Verano e Acattolico di Roma e tornare agli Allori di Firenze, con tappe all’Ebraico di Livorno, all’Americano di Impruneta, e agli Inglesi di Firenze. Si tratta di un minuzioso ed ispirato lavoro fotografico, ma anche di una ricerca culturale e artistica, nata dal desiderio e dalla vivace curiosità dell’autore di ritrovare in questi luoghi tutte le età di una persona.

Per questo motivo il libro, oltre ad essere una raccolta fotografica, peraltro ricca di scatti davvero affascinanti in grado di fermare il tempo e la mente di chi ne sfoglia le pagine, è cadenzato da testi con riflessioni sull’esistenza, considerazioni sulla morte, poesie, citazioni e cantici che prendono per mano il lettore in una sorta di viaggio alla scoperta dei cimiteri e dell’archetipo concettuale che ivi si cela.

“L’idea – racconta Stefano Valori – nasce da un’affermazione del grande fotografo Franco Fontana il quale, durante una conversazione cui ebbe il piacere di partecipare, ebbe a dire che i cimiteri monumentali sono posti intrisi di sensualità, passione e tensione erotica, dove l’eros è quella forza vitale che muove il pensiero e la filosofia. Una frase che potrebbe sembrare paradossale, ma che in realtà la mia stessa esperienza diretta ha poi rivelato essere un meraviglioso ossimoro perché questi luoghi, che possono essere considerati musei a cielo aperto in realtà spesso poco conosciuti, conservano l’origine della vita e della morte, il mistero ultimo dell’essere umano come in una sorta di ponte sospeso tra terra e cielo. Il mio libro vuole condividere l’emozione che i cimiteri monumentali sanno trasmettere ed essere anche un invito a scoprire angoli affascinanti, ma spesso poco considerati, delle nostre città”.

Valori ha voluto dedicare il volume alle tante e troppe persone, alcune anche illustri, che non hanno avuto una sepoltura degna: “voglio dedicare il libro proprio a loro – scrive l’autore – ai diseredati, ai miserabili, agli sfortunati, a coloro che hanno avuto una vita piena di miserie e di stenti, di solitudine e di incomprensione, emarginati da vivi e da morti, ai “buoni ladroni”, agli ultimi che saranno i primi, ricordando a tutti, senza farsi troppe illusioni, che polvere siamo e polvere torneremo”.

Il volume, 152 pagine di foto e testi e già disponibile alla libreria Rinascita di Empoli e al Foyer del Cinema Teatro Pacini di Fucecchio, può essere ordinato in tutte le librerie del territorio o sui principali store online. E-Distribuzione, la società per cui Valori lavora in qualità di tecnico specialista di Rete nell’Unità Territoriale di Firenze area Empoli, si complimenta per la cura e la qualità di un volume davvero di alto livello, fatto con la stessa attenzione e professionalità che Stefano mette sul lavoro. Un’opera che esce proprio nei giorni in cui il Gruppo Enel celebra i suoi 60 anni (6 dicembre 1962 – 6 dicembre 2022) e che potrà essere presentata anche in iniziative aziendali attinenti alla sostenibilità, alla cultura, alla street art e al welfare.

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