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Digitalizzazione: nasce 3-I Spa, software house di Inps, Inail e Istat

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Nasce 3-I Spa, la nuova software house di Inps, Inail e Istat per la digitalizzazione della PA. Completata nei tempi la milestone del Pnrr

Supportare l’attuazione delle strategie di trasformazione digitale degli enti e delle pubbliche amministrazioni centrali, mettendo a fattor comune le competenze e i servizi informatici e ottimizzando gli investimenti per assicurare livelli sempre più elevati di sicurezza e cybersecurity nell’erogazione dei servizi pubblici digitali. È questa la missione di 3-I Spa, la nuova software house italiana, a capitale e partecipazione interamente pubblici, che avrà il compito di sviluppare, manutenere e gestire le soluzioni software e i servizi informatici di Inps, Inail, Istat, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e altre pubbliche amministrazioni centrali.

Il capitale è interamente partecipato dai tre istituti. Il progetto è il risultato della collaborazione tra il Ministero del Lavoro, il Dipartimento per la trasformazione digitale, il Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri e Inps, Inail e Istat. La creazione della NewCo, il cui capitale è interamente partecipato dai tre istituti, è stata approvata con il decreto legge n. 36 del 30 aprile 2022 e rappresenta una milestone prevista dalla missione “M1C1-Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA” del Piano nazionale di ripresa e resilienza. L’obiettivo è sostenere lo sviluppo e la gestione delle applicazioni ICT che supportano i processi delle amministrazioni centrali e consolidare le competenze tecnologiche che oggi sono frammentate tra diversi attori istituzionali.

Butti: “Grazie alle economie di scala ottimizzati investimenti e processi amministrativi”. “Oggi portiamo a compimento, nei tempi previsti, un importante obiettivo del Pnrr – spiega Alessio Butti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione tecnologica – Con l’istituzione di 3-I creiamo un polo di riferimento per le pubbliche amministrazioni centrali, oltre che un centro di eccellenza nel panorama dei fornitori dei servizi digitali per gli enti e tutto il settore pubblico. Grazie alle economie di scala consentirà un’ottimizzazione degli investimenti e dei processi amministrativi, e allo stesso tempo permetterà una governance pubblica diretta, efficace e stabile dei sistemi e delle strategie ICT al servizio delle PA centrali, in linea con il principio di sovranità digitale italiana ed europea”.

Zangrillo: “È una sfida non solo tecnologica, ma anche culturale e organizzativa”. Per il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, “quella della digitalizzazione è la sfida principale che abbiamo di fronte nel processo di innovazione della PA, non solo da un punto di vista tecnologico ma anche culturale e organizzativo. Una sfida che richiede profondi cambiamenti delle strutture e una non meno radicale riprogettazione delle procedure, dei prodotti e dei servizi che la collettività si attende da un’amministrazione pubblica moderna ed efficiente. La creazione della società 3-I rappresenta un tassello di questo processo, che tiene insieme in modo virtuoso le diverse istituzioni coinvolte. Il mio auspicio è che migliori la gestione dei servizi informatici, contribuendo alla transizione digitale della PA, intesa come volano di efficienza, nell’ottica di una migliore allocazione delle risorse e di procedimenti sostenibili e più efficaci per cittadini e imprese”.

Calderone: “Favorirà l’avvicinamento del mercato del lavoro alle reali esigenze dell’economia”. “La società dell’informazione in cui siamo immersi ci ha insegnato che la gestione congiunta e trasversale del dato è fondamentale – sottolinea il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone – Con questo progetto si apre alla possibilità di processare più strategicamente, per le rispettive competenze, le informazioni che la pubblica amministrazione già conosce attraverso le attività di Inps, Inail e Istat. Un connubio dalle ampie potenzialità se si guarda alla nascita della società 3-I come a uno strumento in grado di favorire l’avvicinamento del mercato del lavoro alle reali esigenze dell’economia”.

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