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Funerali di Benedetto XVI: la piazza vuole Ratzinger Santo subito

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“Benedetto XVI Santo subito”. La richiesta della folla di fedeli ai funerali a piazza San Pietro. Cori, striscioni e cartelli per chiedere la canonizzazione di Joseph Ratzinger

Benedetto XVI Santo subito. È questa la richiesta, arrivata a più riprese, dei tantissimi fedeli che hanno partecipato ai funerali del Papa emerito a piazza San Pietro.

Nel corso delle esequie, presiedute da Papa Francesco, il coro “Santo subito” è stato scandito da gran parte dei circa 50mila fedeli presenti. Ma l’invocazione, spiega la Dire (www.dire.it), è stata espressa anche per mezzo di alcuni striscioni e cartelli portati in piazza San Pietro, sebbene poco prima dell’inizio della funzione solenne dall’altoparlante sia stato chiesto di non esporre cartelli o sventolare bandiere.

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Wojtyla è stato il santo della speranza, Ratzinger della fede e Francesco della carità. Fede, speranza e carità portano a Dio”, spiega all’agenzia Dire una delle fedeli che espone il cartello ‘Santo subito’ e chiede la canonizzazione di Joseph Ratzingermorto il 31 dicembre all’età di 95 anni.

LA TUMULAZIONE DOPO LA CERIMONIA FUNEBRE

Si è conclusa con la tumulazione nelle Grotte Vaticane la giornata che segna l’addio a Benedetto XVI. In mattinata, sul sagrato della Basilica di San Pietro si sono tenuti i funerali del Papa emerito, che sono stati presieduti da Papa Francesco davanti a una piazza piena di oltre 50mila persone tra fedeli, cardinali, sacerdoti, capi di Stato e di Governo e giornalisti accreditati da tutto il mondo. “Benedetto, fedele amico dello Sposo, che la tua gioia sia perfetta nell’udire definitivamente e per sempre la sua voce!“, ha detto Papa Francesco nella conclusione della sua omelia.

La breve cerimonia si è svolta in forma privata e con la sola presenza di alcuni porporati e delle persone più vicine al Papa emerito, tra cui il suo segretario particolare, Georg Gaenswein i funerali di Benedetto XVI a piazza San Pietro. Come annunciato nei giorni scorsi, Joseph Ratzinger è stato tumulato nella tomba che fu prima di Papa Roncalli e poi di Papa Giovanni Paolo II.

Nella bara del Papa emerito erano state inserite le medaglie e le monete coniate durante il pontificato, i pallii, ovvero le vesti da lui indossate nelle funzioni liturgiche nel corso della sua carriera ecclesiastica da arcivescovo metropolita di Monaco e di Roma, e poi il rogito, ovvero il testo che descrive in breve il pontificato di Papa Ratzinger, in un cilindro di metallo. Durante il rito conclusivo, al feretro sono stati apposti i sigilli vaticani e alcune fasce.

La bara di legno di cipresso è stata dunque adagiata in una cassa di zinco e poi in una di noce. Solo a quel punto è stata adagiata nella tomba ricavata nel pavimento all’interno di una nicchia con l’immagine della Madonna. Infine, la tomba è stata chiusa con una lastra di marmo ed è stato stilato l’atto notarile.

L’ULTIMO SALUTO DI PAPA FRANCESCO A RATZINGER

Una volta terminata la liturgia dei funerali di Benedetto XVI, il feretro del Papa emerito è stato riportato a spalla all’interno della Basilica di San Pietro, mentre le campane suonavano a morto e i fedeli applaudivano. Le spoglie di Joseph Ratzinger saranno ora tumulate nella cripta e riposeranno all’interno della tomba che ospitò anche il corpo di Giovanni Paolo II.

Prima del suo rientro in chiesa, Papa Francesco ha voluto personalmente dare un ultimo saluto a Ratzinger: il Pontefice si è alzato dalla sedia da cui ha celebrato la messa funebre e ha omaggiato il feretro con una mano appoggiata sulla bara, il capo chino e un segno della croce. Quindi ha lasciato il sagrato sulla sedia a rotelle.

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