Tetra, l’artista che meglio interpreta la sofferenza nelle sue canzoni, si racconta nel nuovo singolo “fralespine” disponibile online
La cantautrice e rapper romana, dopo essersi trasferita a Milano ed essersi già inserita nella scena alternativa milanese, si racconta nel nuovo singolo “fralespine”, coprodotto da Doctor Keos & Tradez.
Il singolo, in italiano, parla di uno stato d’animo piuttosto che di uno stato fisico vero e proprio, ma è questo stato d’animo che richiama nell’artista la stessa sofferenza provocata dall’oggetto fisico: le spine. Infatti nel videoclip ufficiale del brano vi sono alcune scene in cui l’artista è fisicamente avvolta dalle spine, con cui si ferirà, e dal sangue che ne uscirà scriverà il testo della canzone sul suo quaderno musicale.
Ovviamente queste scene rapresentano una metafora per rapresentare come la sofferenza interiore porta direttamente l’artista a scrivere i suoi brani.
Vi sono inoltre altre scene in cui la cantante richiama la fiaba della “Bella addormentata nel bosco”, che fa parte dei film Classici Disney, tratta da “Rosaspina” dei fratelli Grimm.
Tutto ciò viene descritto musicalmente dalle sonorità “emo rap” con delle note super innovative del genere ”hyperpop” ecco perché il progetto risulta nel complesso così particolare e affascinante, inoltre il brano è il decimo singolo che la cantante pubblica su Spotify .
Fra i precedenti successi ricordiamo Vomito il primo EP di 6 canzoni prodotto e registrato interamente da Young Radical, amico della cantante, sound attraente, testi imprevedibili a cavallo tra l’italiano e l’inglese e una sana provocazione di fondo, costituiscono alcuni degli ingredienti essenziali che conferiscono al progetto un’estrema credibilità.
L’intero lavoro discografico è costruito attorno a specifiche sonorità che fanno riferimento ad uno scenario emo rap e pop punk, affondando le proprie radici in diverse tipologie di ascolti: dal rap, al roots raggae, al pop e rock alternative oltreoceano.
”Tetra’, nome d’arte di Giulia De Bellis, rappresenta la parte più profonda dell’artista ed è per questo che i suoi testi sono molto autoreferenziali.