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Abbott vince il Prix Galien Italia 2022 per FreeStyle Libre 3

Nei pazienti anziani con diabete, il mantenimento della stabilità dei livelli di emoglobina glicata in precisi intervalli target è associato a una minore probabilità di sviluppare complicanze microvascolari e macrovascolari, secondo i risultati di uno studio pubblicato sulla rivista BMJ Open Diabetes Research and Care. Il diabete aumenta il rischio di complicanze micro/macrovascolari e della mortalità. Le prime generano costi elevati relativi alle cure, stimati tra un terzo e la metà dei costi medici diretti, e la tendenza della loro incidenza sembra essere in aumento. Diversi studi hanno illustrato la relazione complessa tra il controllo glicemico e il danno d'organo, in particolare nel diabete di tipo 2. La riduzione dei livelli medi di emoglobina glicata (HbA1c) diminuisce il rischio di complicanze microvascolari, ma questo parametro potrebbe non influenzare in modo coerente il rischio di malattie cardiovascolari o di mortalità. Ulteriori informazioni sui rischi possono essere fornite dall’analisi della variabilità dell’HbA1c nel tempo, che è risultata essere un fattore di rischio significativo per complicanze e mortalità microvascolari e macrovascolari. La sua variazione in due visite successive è un fattore di rischio indipendente rispetto ai livelli medi per lo sviluppo di queste complicanze, così come di complicanze a breve termine come l'ipoglicemia. Un parametro che va oltre i livelli medi di HbA1c La definizione e il raggiungimento di intervalli target personalizzati di emoglobina glicata rappresenta un potenziale percorso per limitare la variabilità glicemica e per ridurre i rischi a breve e lungo termine, in particolare per i soggetti anziani. Andando oltre le misure della HbA1c media e della sua variabilità, è stata resa operativa una misura della sua stabilità nel tempo, definita come il tempo trascorso in un intervallo glicemico target (time in range, TIR). Questo parametro cattura la variabilità della HbA1c utilizzando intervalli target personalizzati con limiti superiore e inferiore. Viene espressa come la percentuale di volte in cui i livelli di HbA1c di un paziente rientrano in intervalli univoci ed è stato dimostrato che un TIR più elevato è associato a un minor rischio di malattia cardiovascolare e di mortalità. «In questo studio abbiamo valutato l'associazione della HbA1c e del time in range con lo sviluppo e la progressione delle complicanze e micro/macrovascolari del diabete in un ampio campione nazionale di soggetti anziani diabetici» hanno premesso gli autori. Uno studio su un campione molto ampio di diabetici I dati a livello nazionale sono stati ottenuti dai database del Veterans Affairs e di Medicare tra il 2004 e il 2016. Nell’analisi sono stati inclusi quasi 400mila pazienti di almeno 65 anni di età, ognuno dei quali disponeva di 4 anni di dati sufficienti a stabilirne i valori di HbA1c e TIR, composti da un periodo iniziale di 1 anno per determinare la presenza di complicanze del diabete e per stimare l'aspettativa di vita, e da un periodo di riferimento di ulteriori 3 anni per stabilire gli intervalli target di emoglobina glicata e del TIR. Le complicanze e le comorbidità sono state aggiornate annualmente utilizzando le informazioni cliniche dell'anno precedente per stabilire l'intervallo target di HbA1c e il TIR dell'anno successivo. Tutti i pazienti hanno avuto almeno 12 mesi di follow-up prima della conclusione del periodo di studio. Un potenziale marker di rischio di complicanze maggiori e di mortalità Nei modelli che controllavano le caratteristiche del paziente e i livelli medi di HbA1c è emerso che un minore time in range è associato a rischi più elevati di sviluppare nuove complicanze microvascolari e macrovascolari e della loro progressione verso condizioni più gravi. «I nostri studi precedenti hanno mostrato che un TIR inferiore è associato anche a un aumento del rischio di mortalità e ictus/infarto del miocardio» hanno osservato i ricercatori. «Questi risultati suggeriscono che il time in range è un potenziale marker di rischio di complicanze maggiori e di mortalità tra gli anziani con diabete». Nel loro insieme, questi studi evidenziano che la stabilità della HbA1c all'interno di intervalli target personalizzati può trasmettere informazioni importanti e indipendenti sul rischio, che vanno oltre i soli livelli medi di emoglobina glicata. Cosa aggiunge questo studio Le persone che hanno trascorso la minor quantità di tempo con valori di HbA1c all'interno del TIR presentavano rischi più elevati di complicanze microvascolari e macrovascolari, sia nei modelli non aggiustati che in quelli aggiustati. Tra i soggetti con complicanze preesistenti, un TIR inferiore è stato associato alla progressione o allo sviluppo di complicanze più gravi (nefropatia, malattie cardiovascolari e malattie vascolari periferiche). La valutazione del time in range è risultata essere un predittore indipendente delle complicanze del diabete. Bibliografia Mohr Dc et al. Association of hemoglobin A1c time in range with risk for diabetes complications. BMJ Open Diabetes Research and Care 2022. Leggi

Abbott ha ricevuto il Prix Galien Italia 2022 per il sistema di monitoraggio in continuo del glucosio di nuova generazione FreeStyle Libre 3

Abbott ha ricevuto il Prix Galien Italia 2022 per il sistema di monitoraggio in continuo del glucosio di nuova generazione FreeStyle Libre 3. Questo sistema con il sensore più piccolo è dotato della più recente e innovativa tecnologia con sensori ed è specificatamente progettato pensando alle persone con diabete con esigenze di gestione più complesse. Il Prix Galien è considerato il “Nobel” per l’innovazione nella ricerca biofarmaceutica e riconosce l’eccellenza nella ricerca e nell’innovazione medica e scientifica.

“Vincere il Prix Galien Italia rappresenta un importante riconoscimento al nostro impegno nel progettare una tecnologia accurata e accessibile, che sta cambiando davvero la vita di milioni di persone con diabete” dichiara Luigi Russo, General Manager di Abbott Diabetes Care Italy. “Questo riconoscimento ci motiva ancora di più a continuare ad innovare e offrire cure più personalizzate e precise, creare un canale di comunicazione condiviso tra le persone con diabete e il medico e consentire un maggior autocontrollo della propria salute.”

Secondo il Board scientifico indipendente che ha assegnato il premio: “FreeStyle Libre 3 è un sistema innovativo di monitoraggio in continuo del glucosio per adulti e bambini con diabete mellito che, per le sue caratteristiche tecnologiche, può avere un impatto sociale potenzialmente molto significativo, considerando la rilevanza della popolazione di riferimento e la complessità della gestione di questa patologia. Il sistema ha una maggiore accuratezza di misurazione, rispetto ad altri sistemi analoghi, non necessita di calibrazione e garantisce la massima discrezione del monitoraggio, rendendo così i pazienti più attivi nei confronti della propria patologia, premessa fondamentale per il miglioramento degli esiti di salute.”

Un crescente numero di evidenze hanno dimostrato l’efficacia del sistema FreeStyle Libre nel ridurre gli eventi acuti correlati al diabete e le ospedalizzazioni nelle persone con diabete di tipo 1 e di tipo 2 in terapia insulinica multiiniettiva. Inoltre, un recente studio appena pubblicato sul Journal of Diabetes Technology & Therapeutics ha dimostrato che il sistema FreeStyle Libre può aiutare a ridurre le gravi complicanze del diabete anche nelle persone con diabete tipo 2 in terapia insulinica una volta al giorno (insulina basale), con una riduzione del 67% delle ospedalizzazioni, del 75% dei ricoveri per chetoacidosi diabetica e del 44% dei ricoveri per ipoglicemia grave.

FreeStyle Libre 3
FreeStyle Libre 3 è l’ultimo nato del portfolio FreeStyle Libre. Con il lancio di Freestyle Libre 3 di questa estate in Italia, Abbott ha ampliato il ventaglio delle soluzioni disponibili per il monitoraggio del glucosio con sensori nelle persone con diabete tipo 1 e tipo 2. FreeStyle Libre 3 è pensato in particolare per coloro che hanno esigenze di gestione del diabete più complesse e che richiedono un dispositivo CGM in tempo reale, come ad esempio le persone con diabete tipo 1.

La tecnologia FreeStyle Libre 3 fornisce letture in continuo del glucosio, inviate automaticamente minuto-per-minuto via Bluetooth agli smartphone, grazie al sensore piccolo, sottile e discreto (più sottile di due monete da 5 centesimi sovrapposte). Il sensore è semplice da applicare sulla parte posteriore del braccio, fino a un massimo di 14 giorni, grazie a un apposito applicatore, eliminando la necessità di dolorose punture sui polpastrelli. FreeStyle Libre 3, inoltre, è un sistema di monitoraggio in continuo del glucosio con un livello di accuratezza clinica (MARD) inferiore all’8%.

Oltre al sensore, il sistema include l’app FreeStyle Libre 3,3 concepita per consentire agli utenti di ricevere e visualizzare in tempo reale i dati del glucosio, lo storico della glicemia e le frecce di tendenza. Gli utilizzatori possono anche impostare allarmi opzionali e notifiche che avvisano nel momento in cui si oltrepassano i livelli di glucosio impostati. L’app si integra con l’ecosistema digitale FreeStyle Libre, come LibreView[v] e LibreLinkUp, che permette agli utilizzatori di condividere i dati del glucosio con il proprio medico e i caregiver.

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