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“Stormborn” e il documentario su Chioggia nella serata di Rai 5

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In prima serata su Rai 5 il secondo episodio della serie “Stormborn” e a seguire il documentario “Chioggia, Laguna e Rock ‘n’ Roll”

Nel secondo episodio della serie “Stormborn”, in onda domenica 11 dicembre alle 21.15 in prima visione su Rai 5, le terre del nord fioriscono grazie all’avvento della bella stagione che, seppur breve, porterà la luce in questi paesaggi innevati. I clan di volpi artiche lottano per allevare i loro cuccioli sulle coste vulcaniche dell’Islanda. Nelle isole Shetland, un cucciolo di lontra deve imparare a cavarsela da solo, mentre una pulcinella di mare è alla ricerca di un compagno. In montagna, nel frattempo, i piccoli di renna muovono i primi passi. Con l’avanzare della stagione, i branchi d’orche si dirigono sulle coste dell’oceano per cacciare le foche, mentre i piccoli di urie dovranno lanciarsi in mare ancora privi di esperienza.

A seguire, nella parte sud della Laguna di Venezia, c’è una città che le somiglia molto, ma che in realtà non potrebbe essere più diversa e, pur essendo nata prima della Serenissima, ha sempre intrattenuto rapporti complicati con la più nota “sorella”. E’ Chioggia, protagonista del documentario “Chioggia, Laguna e Rock ‘n’ Roll” di Luigi Maria Perotti, in onda domenica 11 dicembre alle 22.10 in prima visione su Rai 5.

Mentre turismo e globalizzazione hanno spopolato Venezia per trasformarla nel sogno da cartolina perfetto, in questa parte di laguna continua a vivere una comunità pulsante, fatta di gente libera, che affronta la vita in una maniera che potrebbe essere definita “rock ‘n’ roll”.

I personaggi incontrati dal doc hanno uno spirito particolare, proprio come Goldoni li ha descritti nella sua nota opera, “Le baruffe chioggiotte”, che Goethe definì addirittura un capolavoro assoluto.
Chioggia è un’isola divisa in due. Da una parte c’è quella che assomiglia a Venezia e dall’altra c’è Sottomarina, che con la sua spiaggia immensa assomiglia molto alla riviera romagnola, piena di alberghi e stabilimenti balneari. Mentre gli abitanti del borgo chioggiotto continuano a lavorare con la pesca come i nonni, ed i nonni dei loro nonni, a Sottomarina, prima che il turismo balneare cambiasse radicalmente questa parte della città, la maggior parte degli abitanti era dedita alla coltivazione del radicchio. Pescatori e contadini, pur detestandosi come solo gli italiani riescono a fare sotto i loro campanili, per secoli hanno dunque vissuto in simbiosi.
Ciò che li accomuna è il fatto che da sempre, il soprannome è molto più importante di quello con cui si è nati, tanto che negli anni hanno deciso di inserirli anche nei documenti ufficiali.

Chioggia è anche la città natale dei Fratelli Ballarin. Portiere e terzino del Grande Torino. La più forte squadra del mondo, quando il calcio era uno sport molto diverso da quello praticato oggi. Dopo aver ritrovato quasi per caso un baule con i loro ricordi, i nipoti di Aldo e Dino hanno allestito un museo dedicato al calcio che fu.

Ma la laguna sud non è soltanto Chioggia. Ad una sola fermata di vaporetto c’è Pellestrina, un’isola lunga 11 km e larga poche centinaia di metri, che divide la laguna dal mare adriatico.

Qui abitano poco più di 4 mila residenti che a dispetto dalla vicinanza con Venezia, riescono a vivere ancora in un ambiente familiare. Ma c’è spazio anche per la “velocità”: in tutta la laguna sud, la colonna sonora delle giornate è scandita dal rombo dei motori dei barchini, che schizzano sull’acqua in ogni direzione. A guidarli spesso ci sono dei ragazzini, che spingono al massimo motori da 40 cavalli sfrecciando da tutte le parti, solo per il gusto di farlo.

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