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Gene Gnocchi al Teatro Comunale di Ferrara con “Il movimento del Nulla”

gene gnocchi

In scena al Comunale di Ferrara l’8 dicembre con il suo nuovissimo spettacolo, Gene Gnocchi prende spunto dalla politica di oggi e dà vita a uno show politicamente scorretto

Lavorare meno, lavorare voi è uno degli slogan del partito che, anche dopo le Politiche, non ha smesso la sua campagna elettorale. Giovedì 8 dicembre Gene Gnocchi porta al Teatro Comunale di Ferrara il suo nuovissimo spettacolo, Il movimento del Nulla. Sarà una vera e propria convention, un monologo del comico e commentatore televisivo, dai contorni assolutamente politici e facilmente intuibili fin dal titolo. «Il Nulla. Non manterremo le promesse, ma noi ve lo diciamo prima».

Inizio alle ore 21.30. Ingresso 5 euro. Biglietti in vendita in biglietteria (Corso Martiri della Libertà 21), online su www.teatrocomunaleferrara.it e su Vivaticket.

Lanciato sui social nei mesi estivi, Gene Gnocchi porta ora a Ferrara il suo surreale Partito. Come la migliore tradizione italiana insegna, il movimento nasce dalla televisione per diventare qualcosa di reale. “La politica – dice il comico – si è imposta su tutto: il proprietario delle televisioni private è diventato premier, sono scesi in campo Grillo e Zelensky, perché io non posso candidarmi alla carica di presidente? Voglio i Ferragnez ministri del Lavoro, alla Cultura vedo bene i Me contro Te”.

Il nuovo partito promette tutto per arrivare al niente. Si presenta come la “Leopolda dei poveri” e si prefigge di spazzare via tutto ciò che la pandemia e la crisi energetica non hanno eliminato fino ad arrivare ad azzerare quanto fatto fino ad ora, fare tabula rasa per lasciare un foglio bianco alle nuove generazioni.

È la parodia della politica di oggi, uno show politicamente scorretto che si trasforma in un vero movimento; infatti, il biglietto di ingresso darà diritto al ricevimento della tessera del partito e sarà possibile acquistare i gadget elettorali. Naturalmente non mancherà l’inno ufficiale, ma ogni sera sarà il pubblico a sceglierlo attraverso una votazione ufficiale. Le adesioni sono già numerose, per l’evento che si prefigge come epocale per la storia politica del nostro paese.

Gene Gnocchi, al tempo Genio Ghiozzi, nasce a Fidenza il 1° marzo 1955 e si laurea in Giurisprudenza all’Università di Parma. Si divide tra la carriera di comico, cabarettista, conduttore televisivo, cantante e scrittore. Esordisce allo Zelig di Milano nei primi anni ottanta per raggiungere la notorietà all’inizio degli anni novanta, con Mai dire gol, Quelli che il calcio e Striscia la notizia. Dal 2017 al 2020 ha firmato la copertina di DiMartedì su La7, sue le incursioni nel programma Quarta Repubblica condotto da Nicola Porro. Ha pubblicato, tra gli altri, Una lieve imprecisione (1990), Stati di famiglia (1993), Il signor Leprotti è sensibile (1995), Il mondo senza un filo di grasso (1997), Sai che la Ventura dal vivo è quasi il doppio? (2002), L’invenzione del balcone (2011) e Cosa fare a Faenza quando sei morto (2015), Il petauro dello zucchero. Dizionario essenziale per non diventare come quello là (2017) e Il gusto puffo (2021).

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