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Asma severo eosinofilico: nuovi dati sulla sicurezza di benralizumab

La risposta ai broncodilatatori (BDR) non si associa né al controllo né ai sintomi dell'asma nei pazienti con asma scarsamente controllato secondo uno studio

Metanalisi italiana di studi registrativi sull’impiego di benralizumab per il trattamento dell’asma severo eosinofilico confermano la sicurezza a lungo termine

Nel corso del Congresso ERS sono stati presentati i dati di una metanalisi italiana di studi registrativi sull’impiego di benralizumab, anticorpo monoclonale diretto contro il recettore  alfa di IL-5, coordinata dalla prof.ssa Paola Rogliani dell’Università Tor Vergata di Roma,  I risultati di questa metanalisi hanno confermato la sicurezza d’impiego di questo farmaco nei pazienti con asma severo, indipendentemente dal regime di somministrazione del farmaco.

Ecco una breve disamina dei risultati presentati al Congresso.

Razionale e obiettivi della metanalisi
Come già noto in letteratura, gli eosinofili sono un tipo di globuli bianchi che fanno parte del nostro sistema immunitario e innescano infiammazione e iperreattività delle vie aeree. IL-5 induce la differenziazione finale delle cellule B attivate in cellule che producono anticorpi e migliora la proliferazione e la differenziazione dei precursori degli eosinofili in eosinofili maturi.

Livelli elevati di eosinofili, osservati in circa la metà dei pazienti con asma grave, influenzano la infiammazione delle vie aeree e l’iperreattività delle stesse, con conseguente aumento della gravità e dei sintomi dell’asma, diminuzione della funzione polmonare e aumento del rischio di esacerbazioni.

Proprio in ragione delle considerazioni fatte sopra, gli eosinofili sono stati assunti come bersaglio farmacologico di numerosi farmaci biologici per il trattamento di questa condizione. Tra questi abbiamo il benralizumab, un anticorpo monoclonale diretto contro il recettore alfa di IL-5, noto per avere capacità di deplezione degli eosinofili.

Pur in presenza di numerose evidenze di efficacia nell’asma severo, il permanere di alcuni dubbi sulle conseguenze a lungo termine della deplezione degli eosinofili ha sollecitato i ricercatori a condurre una nuova metanalisi degli studi registrativi sull’impiego di benralizumab nell’asma, al fine di delineare i trend temporali del profilo di safety del farmaco nell’asma severo.

Disegno della metanalisi e risultati principali
La valutazione del profilo di safety si è focalizzata, in modo particolare, sull’insorgenza di infezioni/infestazioni, sull’insorgenza di neoplasie nonché sulla mortalità osservata durante il trattamento con l’anticorpo monoclonale.
A tal scopo, sono stati presi in considerazione i dati relativi a 3.856 pazienti affetti da asma severo eosinofilica provenienti da alcuni studi registrativi sull’impiego di benralizumab in questa condizione clinica  SOLANA, ANDHI, ZONDA, GRECO, GREGALE, SIROCCO, CALIMA, BORA, e MELTEMI).

Tutti i pazienti inclusi in questi studi erano stati esposti a trattamento con benralizumab fino a 5 anni.

Passando ai risultati, è emerso che la frequenza cumulativa di infezioni/infestazioni individuata nei pazienti trattati con benralizumab è risultata significativamente più bassa rispetto a quanto osservato nel gruppo placebo (p<0,05).

Non sono emerse, invece, differenze significative tra benralizumab e placebo per quanto riguarda la frequenza cumulativa di neoplasie e la mortalità.

Riassumendo
In conclusione, I risultati di questa metanalisi dissipano i dubbi insorti sulla safety a lungo termine dei farmaci biologici legati al mantenimento dell’effetto di deplezione degli eosinofili in questi pazienti.
L’esposizione a lungo termine al benralizumab appare associata ad un profilo di safety favorevole, indipendentemente dal regime di somministrazione del farmaco.

Infine, per quanto riguarda la riduzione delle infezioni/infestazioni osservata nei pazienti trattati con il farmaco biologico, i ricercatori hanno ipotizzato che quanto osservato potrebbe essere legato ad una minore dipendenza dei pazienti trattati con benralizumab dagli steroidi orali.

Bibliografia
Calzetta L et al. Temporal trend of benralizumab safety profile in severe asthma: a cumulative metaanalysis. Poster session; ERS 2022

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